Due giovani ballerini di talento, Mia Davis e Brandon Mars, che frequentano la stessa accademia di danza, la Harmony Dance Academy, situata a New York City. Sin dal primo incontro, i due si scontrano costantemente, in competizione per il ruolo princ...
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La mattina seguente all'annuncio del saggio di danza e dei provini, il mio risveglio fu accompagnato da un senso di tensione e ansia. Nonostante l'entusiasmo di Jessica per il provino del ruolo principale, sapevo che non ero ancora pronta per affrontare una sfida così impegnativa.
Ma ci avrei messo tutta me stessa.
Avrei messo tutta la mia cazzo di forza.
Durante la colazione con Jess e gli altri ragazzi, la discussione verteva principalmente sui provini e sulle aspettative degli studenti. Mentre tutti erano eccitati all'idea di partecipare, io sentivo il peso della mia incertezza
Quel peso che cresceva sempre di più.
Dopo la lezione nella sala prove, mentre ci apprestavamo a uscire, sentii qualcuno chiamare il mio nome. Mi voltai e vidi Brandon avvicinarsi con un'espressione dura sul viso, priva di qualsiasi traccia di scuse o rimorso.
«Mia,» disse Brandon con voce fredda, «dobbiamo chiarire alcune cose.»
Il mio cuore si strinse mentre mi preparavo ad affrontare un'altra discussione spiacevole con lui. «Che cosa vuoi, Brandon?» Chiesi con voce ferma, cercando di nascondere il turbamento che sentivo dentro di me.
Brandon si fermò di fronte a me, gli occhi scintillanti di rabbia repressa. «Non posso credere che tu abbia accettato di fare il provino per il ruolo principale. Pensavo che avessi un minimo di rispetto per la danza e per chi ha veramente talento.»
Le sue parole mi colpirono come un pugno nello stomaco, ma cercai di mantenere la calma nonostante la mia crescente frustrazione. «Non sta a te giudicare il mio talento, Brandon. E non sono qui per soddisfare le tue aspettative.»
Brandon scosse la testa con disprezzo. «Sei così presuntuosa. Non hai idea di cosa significhi davvero ballare. Non sei niente in confronto a me.»
Le sue parole mi ferirono più di quanto volessi ammettere, ma cercai di non farmi sopraffare dall'ira. «Forse hai ragione, Brandon. Ma non permetterò a te o a nessun altro di farmi sentire inferiore.»
Senza dire altro, Brandon si voltò e se ne andò, lasciandomi sola con i miei pensieri tumultuosi. Nonostante il mio desiderio di evitare conflitti, sapevo che il nostro odio reciproco era destinato a crescere ancora di più.
Quella sera, mentre mi preparavo per la notte, riflettevo sulle parole di Brandon e sulla profondità del nostro conflitto. Era evidente che non c'era spazio per la riconciliazione tra di noi, almeno non per il momento.
Con un senso di determinazione rinnovata, mi promisi di non permettere a Brandon o alla sua ostilità di ostacolare il mio percorso nella danza. Dovevo concentrarmi sui miei obiettivi e sulla mia passione, lasciando da parte le distrazioni e le rivalità.
Con quel pensiero fisso nella mente, mi addormentai, pronta ad affrontare qualsiasi sfida il futuro avesse in serbo per me.
