🎀🧸 Capitolo 12

47 5 0
                                    

(🌷(Noah)🌷)
La giornata finì in modo orribile.
Jonathan mi aveva colpito parecchio, usando il mio stomaco come sacco da box.
Adesso mi trovavo davanti al mio armadietto, e presto Sophia venne da me, stringendo a se una bambola.

Adesso mi trovavo davanti al mio armadietto, e presto Sophia venne da me, stringendo a se una bambola

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(Dio ragazzi che ricordi. 🥲)

Sophia mi sorrise, ma non era un sorriso imbarazzato, ne pentito, ma maligno e divertito da tutta questa situazione.
Voglio solo scomparire in questo momento.
"Eheheh. Jonny ti ha ridotto male eh ? Ahahahah ! Te lo meriti bastardino." Sorrise Sophia.
Strinsi gli occhi, guardandola con odio.
"Cosa vuoi Sophia ? Tuo fratello mi ha già fatto il culo per qualche strano motivo e non ho bisogno di una ragazzina egoista e viziata come te a prendermi in giro." Dissi, trovando non so dove il coraggio.
Sophia strinse a se quella bambola, e presto mi colpì sul volto, con essa.
Fattelo dire... essere colpito in viso dalla testa di quella bambola di plastica, fa davvero male.
"Come osi maledetto bastardo che non sei altro !
Come osi, come osi, come osi !" Urlò furioso continuando a colpirmi.
Sophia mi aveva rotto il labbro, ed ero sicuro di avere un occhio nero.
Dopo pochi minuti si fermò, osservandomi con il respiro pesante.
"È tutta colpa tua..." Sussurrò Sophia lasciando scorrere le lacrime.
Non capì.
Perché dice che è colpa mia ?
Sophia mi guardò con occhi furiosi.
"MAMMA E PAPÀ CI HANNO ABBANDONATI A CAUSA TUA !" Urlò furiosa, osservandomi con occhi velenosi.
Mamma e papà ?
Ma... i miei genitori sono morti a meno che-
Fermai il flusso dei miei pensieri, realizzando a chi si riferisse Sophia.
Erano i figli dei miei rapitori.
Erano i figli di quei mostri.
Erano i figli di coloro che mi avevano ucciso...
La guardai in preda al panico.
"Ci hai separati da loro... Vogliamo vendetta, e la avremo... Noah Gordon." Disse dandomi le spalle, andandosene via.
Rimasi lì in silenzio, terrorizzato.

("𝐓𝐞 𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐯𝐨 𝐍𝐨𝐚𝐡... 𝐃𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞")

Disse la voce del mio riflesso nella mia testa, come se fosse la mia coscienza.
("No noi non scapperemo ! Chiederemo aiuto hai ragazzi. Chiameranno la polizia e tutto questo finirà, ancora prima che inizi davvero.") Gli dissi fiducioso.

("𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨 𝐬𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐍𝐨𝐚𝐡. 𝐌𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐚 𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨.")

Sospirai, sapendo che il mio riflesso aveva ragione.
Mento sempre a me stesso.
Non so più perché ancora lo faccio.
Sospirando ancora, uscì da scuola, trovando Heat, Byron, Ethan e Ryan con le loro ragazze, intorno a Viví.
Mi avvicinai a loro.
"Ragazzi io-"
"Forza forza Noah, Hunter ci deve dare una notizia. Dice che è una cosa grossa." Disse Heat, e tutti noi salimmo in macchina.

("𝐍𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐨𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐛𝐛𝐫𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐢𝐯𝐢𝐝𝐨...")

("Sono preoccupati per la notizia che ci darà Hunter. E onestamente lo sono anch'io...") Pensai timoroso, sperando che non fosse successo niente di grave.
Tornati a casa, ci sedemmo sul divano, e trovai accanto a Hunter una misteriosa donna, che sicuramente è la sua ragazza.

Tornati a casa, ci sedemmo sul divano, e trovai accanto a Hunter una misteriosa donna, che sicuramente è la sua ragazza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Che cosa ci devi dire Hunter ?" Chiese Nathan preoccupato.
Hunter e la donna misteriosa si tennero per mano.
"Abbiamo una notizia da darvi." Sorrise la donna.
La sia voce era così bella, dolce e dominante, piena di saggezza.
Mi faceva sentire bene, molto bene.
"Samantha ed io... diventermo genitori." Disse emozionato Hunter.
Ci fu silenzio, ma durò davvero pochi secondi, prima che tutti i ragazzi si alzassero felici, esultando, come se fossero allo stadio, felici di diventare zii.
Anch'io ero felice, ma temevo di non piacere alla fidanzata di Hunter, quindi rimasi in disparte.
"Sono così felice per voi !" Sorrise Felix.
"Era ora Hunter eh ?" Rise Nathan, dando una pacca sulla spalla a Hunter, che sorrideva e rideva tutto il tempo.
Nel frattempo Samantha, mi stava osservando con un caldo sorriso.

(🌷(Samantha)🌷)
Mentre i ragazzi parlavano tra di loro, io mi avvicinai al più piccolino.
Sembrava aver paura di interagire con me.
Comprensibile dato che non ci conosciamo affatto.
Mi misi a sedere accanto a lui.
"Ciao piccolino. Mi chiamo Samantha e come hai capito, sono la fidanzata di tuo fratello Hunter. E tu ? Chi sei ?" Sorrisi, sapendo perfettamente chi fosse questo cucciolino.
"Mi chiamo Noah. Scusa se non sono venuto a congratularmi ma... temevo di non piacerti." Disse, tenendo sempre la testa bassa.
Strinsi gli occhi.
"Tesoro, perché non alzi la testa ?" Gli chiesi preoccupata.
I ragazzi nel frattempo erano andati in cucina a bere felici.
Hunter voleva sicuramente lasciarmi interagire un pò con Noah, e ha fatto bene.
Noah lentamente alzò lo sguardo, mostrandomi un occhio nero, ma non così grave, ed il labbro strappato.
"Ma cosa..." Dissi, e prima di urlare ad Hunter di venire qui, Noah mi strinse la mano.
"No. Per favore... non chiamarli. Stanno festeggiando. Non voglio interrompere il festeggiamento." Disse Noah.
Sospirai annuendo, e gli presi la mano.
"Vieni. In bagno si trova un kit di pronto soccorso." Gli dissi sorridendo.
Con cura medicai le ferite di Noah, per poi portarlo in camera.
Era chiaramente stanco, e cantandogli una canzone, si addormentò.
"Buonanotte tesoro." Gli sussurrai, lasciando la sua stanza.

🎀🧸 Fratelli 🌼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora