Capitolo 14

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Chiara

La sera precedente, dopo un'altra e stancante giornata passata tra libri e shopping con Laila, ero rimasta a cena dai miei genitori, e dato che ero veramente sfinita decisi di rimanere a dormire a casa mia.

Avvisai Nolan che non sarei tornata, supponendo che lo avrebbe riferito anche ad Axel qualora si fosse insospettito della mia assenza.

Non aveva ancora detto nulla riguardo Drake e non avevo idea se si fossero scontrati nuovamente o meno.

Non cercai altre lettere o indizzi, dato che Axel aveva già abbastanza a cui pensare e sapevo non volesse mi immischiassi ulteriormente.

Tra l'altro, dato il suo coinvolgimento in questa faccenda e tutto ciò che ne derivava, il pensiero di provare a parlargli nuovamente degli incontri era stato totalmente archiviato dalla mia testa.

E andava bene così, al momento.

Se anche si fosse convinto, e ne dubitavo, non sarebbe stato sereno a prescindere e non avrebbe parlato con i medici, se Drake poteva essere ovunque in quel momento esatto.

Nonostante ciò, prima di dormire mi era venuta l'improvvisa voglia di iniziare Titans, una serie che avevo in mente di guardare da un po'.

Per quanto i film romantici fossero carini e tutto il resto, le serie con continui colpi di scena e che non ti lasciavano un attimo di respiro erano quelle che preferivo.

E a quanto pareva non ero l'unica a cui piacevano i Supereroi e Supercattivi.

Una volta entrata su netflix avevo notato che il primo episodio della serie era già stato iniziato, anche se io non la avevo mai vista prima. E sorrisi.

Ora invece, sono le otto del mattino e sono seduta sul sedile dell' autubus che ci porterà a San Jose, città che dista appena un'ora da San Francisco.

Rimarremo lì la notte per poter alzarci presto la mattina seguente a visitarla, e la buona sorte mi aveva permesso di essere in stanza con Laila.

Senza offesa alle restanti compagne, ma mi sentivo leggermente più sicura con questa forza della natura al mio fianco.

"Alloora..." a proposito di forza della natura, la ragazza in questione mi fece un sorrisetto che non prometteva niente di buono e improvvisamente mi diede una gomitata nella pancia.

"Cazzo, Laila!" imprecai mentalmente e mi massaggiai la zona colpita.

Non sembrava, ma la biondina aveva forza da vendere se lo voleva.

"Forza, raccontami tutto" si sistemò meglio sul suo sedile, posto vicino al finestrino.

Io avevo bisogno di trovarmi in uno spazio dal quale poter uscire facilmente nel caso servisse, e quale migliore del sedile sul corridoio?

"Tutto cosa?" la guardai dubbiosa e lei in riposta sollevò teatralmente gli occhi al cielo.

Potrebbe diventare un'ottima attrice, in futuro.

"Axel, il ragazzo con il quale dormi quasi tutte le notti" mi lanciò un' occhiata maliziosa e questa volta fui io ad alzare gli occhi al cielo.

Anche più di lei.

"Laila, buonanotte" e così mi misi gli auricolari e ignorai le imprecazioni e gli occhioni dolci della mia amica, alla quale non avrei saputo cosa dire.

Non ci stavo capendo niente.

***

"Porca miseriaccia, dovevano proprio darci una stanza al quarto piano?" ridacchiai sentendo l'ennesima lamentela da parte di Laila, che trasportava solamente lo zaino con il necessario per la notte ma sembrava stare per collassare.

Rovi Di Lacrime( ROV Serie's VOL.1)Where stories live. Discover now