𝚞𝚗𝚘

315 22 18
                                    




❛ 𝙼𝚊𝚢𓂃 . ˎˊ˗


Progetto di vita.

Tredici lettere, sei sillabe, tre parole che si combinano per formare il mantra che caratterizza la vita scolastica di ogni diciottenne frequentante l'ultimo anno di liceo.

Qual era il mio?

Se fino a due anni prima, il mio progetto di vita era quello di scappare alla svelta e il più lontano possibile da questo posto, ora, invece, era l'esatto opposto. Cioè rimanere qui. Per sempre.

A fare cosa?

Beh, avevo tante opzioni.

Avrei potuto iniziare a lavorare a tempo pieno nella caffetteria di mia madre.

Rimanere a vendere ricambi per moto, auto e barche nel negozio di Hank. Ero piuttosto brava, a dirla tutta. Sapevo distinguere un filtro dell'aria da uno del motore e spiegare nel dettaglio come si effettuasse il cambio dell'olio nella maggior parte dei veicoli a due e quattro ruote. Hank mi stava istruendo anche sul versante nautico.

Oppure prendere in eredità l'attività di mio padre, che era di famiglia da ben tre generazioni, e portare a spasso i turisti che si addentravano nella remota contea di Clallam, nello stato di Washington, per un solo motivo: avvistare le balene.

Non a caso il luogo sperduto in cui ero nata e cresciuta si chiamava Whales View.

Semplice e intuitivo, no?

C'erano le balene e anche la vista, che non era affatto male, almeno per chi non ha istinti suicidi. In quel caso, quelle distese sconfinate di mare e natura incontaminata da cui eravamo circondati avrebbero solo aumentato il desiderio di porre fine alla propria vita.

Ed ecco il motivo per cui il progetto di vita di ogni adolescente che aveva avuto la sfortuna di nascere in quelle coordinate geografiche era quello di scappare.

Whales View vantava la bellezza di duemila anime maggiorenni, la metà delle quali contava gli ultimi giorni che gli erano rimasti con più precisione di un contagocce, mentre l'altra metà ancora si malediceva per non essere riuscita a scappare, finendo invece a figliare a profusione al solo scopo di non sentirsi un completo fallimento.

Era proprio grazie a quella metà fertile, feconda e prolifera, se il liceo di Whales View ancora apriva le sue porte ogni mattina per accogliere i suoi studenti.

Per farvi capire: la nostra vicina di casa Port Angeles, rispetto a Whales View, era avanguardia pura, una cittadina futuristica dotata delle più moderne tecnologie e dei migliori comfort, non a caso una delle mete più ambite per le gite scolastiche delle elementari.

Qui da noi, i bambini venivano sin da subito educati ad aprire gli occhi e confrontarsi con la realtà dei fatti: fuori Whales View c'è un mondo... Scappate, sciocchi!

Per non parlare di Seattle, a duecento miglia di distanza da noi... Inclassificabile. Più o meno Marte per la Terra.

Quell'anno, poi, si festeggiava un nuovo record in città. Erano ben sette anni che la scuola non aveva una nuova iscrizione. Erano, quindi, sette anni che nessuno si trasferiva a Whales View.

L'ultima anima che aveva tentato l'impresa, la Signora Thompson, non usciva di casa da quasi tre anni.

Nessuno, infatti, sapeva molto di lei e soprattutto nessuno aveva idea di cosa combinasse tutto il giorno rinchiusa in casa. Alcuni ipotizzavano che la depressione la stesse consumando, altri che gestisse comodamente da casa un traffico di prodotti illegali con il Canada, importando di nascosto carne, pollame e prodotti caseari freschi. Il sindaco in persona le faceva visita a cadenza mensile per accertarsi di non dover modificare il numero di abitanti scritto sul cartello di benvenuto, sottraendo uno al totale.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 15 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝘛𝘩𝘰𝘴𝘦 𝘦𝘺𝘦𝘴 𝘣𝘦𝘵𝘸𝘦𝘦𝘯 𝘶𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora