parte 8

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pov: Duccio (ore prima)
scendo dalla macchina ed entro in casa.
non capisco più niente. troppe emozioni tutte insieme.
non ho voglia di parlare con qualcuno, quando sto così la cosa migliore che posso fare è mettermi a scrivere o disegnare (da solo) perché per me quella è vera terapia.
accendo spotify e parte "become the Warm jets" di current joys. io inizio a disegnare. mi perdo nel mio mondo, vedo solo le figure che sto creando. non so cosa siano, ormai sono in processo creativo ed è esso a controllare me, non il contrario. resto immerso nei miei pensieri per ore, da sempre io vedo il vuoto come uno spazio da riempire, ed è per questo che faccio arte. passa almeno qualche ora anche se non so quanto e vengo risvegliato da quella specie di trance nella quale mi trovavo mentre facevo arte da una chiamata di Andrea.
mi preoccupo, in questi giorni tutte le volte che mi ha parlato è stato perche stava male. rispondo all'istante schizzando in piedi.
A: "Duccio hai da fare?"
dalla voce riconosco che è ubriaco
D: "andre dove sei? ti devo venire a prendere?"
A: "sono al parco, non è che puoi venire? mi sento dannatamente solo"
D: "arrivo"
non sono completamente sicuro di quale parco lui intenda ma penso che si riferisca a quello sotto casa sua
mi metto in macchina e in tempo due minuti arrivo davanti a quel parco, lo vedo disteso sul prato con una sigaretta in mano.
scendo dalla macchina e vado da lui.
lui scoppia a piangere
D: "posso sapere che è successo?"
A: "I miei sono tornati senza dirmi nulla, abbiamo litigato e mi hanno fatto ricordare quanto io non sarò mai il figlio perfetto"
vorrei uccidere i suoi genitori.
D: "andre sei il figlio che tutti vorrebbero, l'amico che tutti desiderano. sei il ragazzo che tutti sognano"
sono sicuro che se andrea fosse sobrio avrebbe capito che mi piace con questa affermazione ma grazie a dio non lo è
Andrea rimane in silenzio
D: "dai su andiamo a casa così mi racconti cosa è successo"
lui non si riesce ad alzare e io lo devo aiutare anche se pesa molto più di me e quindi sono quasi inutile. lo carico in macchina e torniamo silenziosamente a casa.
ci stendiamo sul mio letto e lui mi inzia a raccontare.
A: "li ho trovati seduti al mio tavolo mangiavano il mio cibo quello che io ho pagato con i sogni che loro hanno sempre screditato, mi hanno salutato freddamente e poi fin da subito hanno iniziato a criticarmi. prima mi hanno detto che il ventottesimo.posto a Sanremo è stata una vera vergogna e che il mio sogno evidentemente non si avvererà mai, poi mi hanno detto che dovrei essere come mio fratello. sposare una bella donna e avere un lavoro stabile. 5 mesi fa non mi avrebbe fatto ne caldo ne freddo ma ora che che non li vedevo da tanto mi ero quasi illuso xhe io e loro avremmo potuto avere un rapporto anche solo minimamente normale. ma mi sbagliavo. ciò che più di tutto mi ha distrutto è stato il paragone con mio fratello. faccio tour sold out per tutta Italia e non sono ancora abbastanza. non avrò un lavoro stabile, non sposerò una donna non sarò mai quello che vogliono loro. adesso che so di essere gay è tutto ancora peggio. non posso nemmeno illudermi che un giorno potrò mai renderli fieri"
quando finisce di parlare sto piangendo anch'io. non si davvero come aiutarlo. lo abbraccio
D: "andre mi dispiace tanto ma ciò che pensano loro non è rilevante. tutta Italia sa il tuo nome, questo è ciò che sognavamo quando il sabato sera invece che uscire eravamo seduti a terra in uno studio polveroso a farci il culo. questo è il tuo sogno. loro non hanno importanza-"
A: "ed è qui che ti sbagli, per quanto io tutto questo lo faccio per me stesso e per coronare il mio sogno a volte vorrei che la mia famiglia vedesse ciò che faccio e che mi desse una pacca sulla spalla non un pugno in faccia"
non so se lo capirò mai, vorrei poter prendere il suo dolore. lui continua a parlare
A: "e ora che so che amo gli uomini so che nemmeno nella mia vita privata oltre che quella lavorativa non li accontenterò mai. è per questo se ora sono ubriaco marcio, e nonostante questo non riesco a non pensarci"
piangiamo entrambi e seduti uno davanti all'altro ci abbracciamo. mi sento al sicuro e spero che per lui sia la stessa cosa.

pov: andrea
piccolo mi stringe forte e mi sento come se ogni problema per qualche secondo mi abbandonasse. restiamo in quella posizione per un po e poi ci stacchiamo. mi sembra di star vivendo la scena a rallentatore, per un singolo secondo mentre entrambi indietreggiamo per un secondo i nostri visi sono vicinissimi, quasi si toccano io lo guardo negli occhi per un istante e lui distoglie lo sguardo e guarda le mie labbra, se soli avessi il coraggio potrei avvicinarmi a lui e baciarlo, basterebbero pochissimi centimetri ma il terrore che lui possa non provare le stesse cose che provo io è troppo e quindi mi limito a continuare ad indietreggiare. ho le farfalle nello stomaco, I miei problemi sono svaniti ma immagino di essere più rosso dei suoi capelli.
restiamo ancora un po a parlare e poi andiamo a letto. mi addormento in pochi secondi, la giornata di oggi è stata veramente faticosa.

pov: Duccio
non posso essermi immaginato quel momento di tensione, giuro che sembrava quasi che mi volesse baciare. decidiamo di andare a dormire, lui si addormenta subito ma io non riesco a dormire, continuo a pensare a ciò che era successo poco prima. arrivano le 2 di notte e proprio non riesco a dormire, decido di prendere il telefono e aprire tik tok ma il mio volume è al massimo, Andrea si sveglia
A: "Duccio dio bono sono le due di notte dormi"
D: "non riesco"
A: "c'è qualcosa che non va?"
D: " no va tutto bene"
segue un momento di silenzio
A: "se vuoi puoi abbracciarmi se ti fa sentire più a tuo agio"
grazie a dio siamo al buio e non può vedere la mi faccia, sti letteralmente impazzendo.
D: "gr-grazie"
dormiamo nella stessa posizione dell'ultima volta, e io sono davvero felice. inizio a pensare che forse gli piaccio davvero.

angoli autrice
scusate se non ho pubblicato per 2 giorni ops
HO PRESO I BIGKIETTI PER L'8 A LIVORNOOOK
come sempre ditemi che ne pensate del capitolo, alla prossima <33

triste nuovola//faster x piccolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora