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Abbie Pov

Allmight era in piedi di fronte ad una finestra aperta, un'entrata da megalomane.
Venne verso di noi per presentarsi e stringerci la mano, ma quando fu il mio turno balbettai da quanto ero emozionata.
Avevo sempre ammirato Allmight, già da quando abitavo in Italia e lo vedevo lavorare in America e ora l'avevo di fronte a me.

T:"Izuku di che stavate parlando?"
H:"di fare il culo al villain grosso"
T:"Afo?"
D:"si"
T':"no, a lui ci devo pensare io"
D:"non ricominciare"
T:"non ricomincio nulla! Nessuna di loro potrebbe sconfiggere afo"
D:"se lavorassimo tutti insieme..."
T:"ASSOLUTAMENTE NO!"

Sobbalzammo tutti a quell'urlo così improvviso.
Sembrava arrabbiato, ma nella sua voce si poteva sentire un pizzico di paura.
Non potevo credere che avesse paura di Afo, cosa era che lo spaventava cosi tanto?
Mentre ascoltavo Deku e Allmight discutere sentì una mano che mi tirava la manica della maglietta, Isabel cercava la mia attenzione.
La guardai e con la mano indicava la porta dell'ufficio.
Uscimmo tutte e quattro lasciando quei due al loro litigio.

A:"perché ci hai fatto uscire?"
Is:"Deku ha detto che Afo ha ferito gravemente lui e altri Hero, credo che Allmight voglia evitare che riaccada"
G:"lo pensato anche io, però, ormai siamo qui, andiamo a lavorare?"
H:"dovremmo spiegarci i nostri quirk no? E pensare ad un modo per collaborare senza intralciarci"

La porta dell'ufficio si aprì di botto, Deku uscì sbattendola, sembrava arrabbiato, anche se non era molto credibile.
Capimmo di doverlo seguire e così facemmo, ci portò in quello che doveva essere il suo ufficio, era pieno di gadget di Hero, moltissimi non li avevo neanche mai visti.
Ci fece sedere sui divani e prima che potessimo dire qualcosa...

D:"scusate per la scenata"
Is:"non serve, abbiamo capito perché Allmight l'abbia fatta"
G:"però, ormai siamo qui e vogliamo lavorare"
D:"vi lascio il mio ufficio, potete organizzarvi cone volete, c'è una lavagna se volete scrivere i quirk o quello che vi serve"
H:"grazie"
D:"di nulla"

Uscì dal suo ufficio, solo ora avevo notato quanto fosse stanco e stressato, con Allmight che ragionava così e il Giappone nei casini ci credevo anche.
Chissà da quant'è che non dormiva decentemente.
Genny si alzò dal divano per prendere la lavagna e un pennarello, ora toccava a noi metterci al lavoro.

G:"inizio io, è un problema?"
Is:"ci mancherebbe, hai preso tu la lavagna, fai pure"
G:"il mio quirk mi permette di controllare aria, fuoco, terra e acqua a mio piacimento, però non posso crearli"
H:"in che senso?"
G:"nel senso che ho bisogno di una fonte per riuscire a controllarle"
A:"quindi per controllare il fuoco devi avere una fiamma davanti? Funziona così?"
G:"esatto, l'unico che invece posso utilizzare è l'aria, perché ovviamente ne siamo circondati"
H:"ha senso, però c'è un punto debole?"
G:"posso usare ogni elemento per un massimo di cinque minuti"

Scrisse qualcosa sulla lavagna: se usava troppo il fuoco si ustionava, se avesse usato troppa acqua o terra si sarebbe disidratata, se avesse usato troppa aria le sarebbe salita la febbre.
Finito di scrivere il suo quirk passò il pennarello ad Isabel che prese il suo posto alla lavagna.

Is:"il mio quirk è Black, può fuoriuscire dalla mia schiena, mi permette di controllarlo pienamente, ma in base alle situazioni può fare di testa sua e ignorarmi"
A:"è un quirk bellissimo"
Is:"ha solo un punto debole, l'oscurità"
G:"oscurità?"
Is:"meno luce c'è, più lui sarà piccolo, al contrario se c'è molta luminosità può diventare anche il triplo di come l'avete visto oggi."

Come Genny anche lei scrisse tutte le informazioni del suo quirk sulla lavagna e appena finì passò il pennarello ad Helen.
Avevano entrambe quirk fighissimi rispetto al mio e avevo un po' paura che anche quello di Helen fosse migliore del mio.

H:"ehm...come potete vedere ho orecchie e coda da felino, più precisamente da ghepardo"
Is:"ghepardo?"
H:"ho tutte le qualità dei ghepardi, posso correre molto velocemente, ho il loro stesso udito e anche olfatto, posso trasformare le mani..."

Alzò quelle che erano diventate zampe da felino, tutte ci alzammo dal divano ma non per guardarle, ma per schiacciare i cuscinetti che rispetto a quelli di un gatto, i suoi erano enormi e morbidissimi!
Ci mettemmo due minuti buoni per smetterla e tornare ai nostri posti, lei non disse nulla, doveva essere abituata a questa reazione.

H:"oltre alle mani, posso trasformare anche le gambe, ma lo faccio di rado"
G:"perché?"
H:"perché la velocità che raggiungo non la controllo, ed è quello il mio punto debole"
A:"io ho una domanda"
H:"si faccio le fusa, ora tocca a te però"

Lasciò il pennarello a me, sapevo di aver un quirk forte, l'avevo allenato per anni, però non era figo quanto i loro e questa cosa mi metteva un po' in imbarazzo.
Presi fiato e cominciai a scrivere sulla lavagna.

A:"il mio quirk mi permette di creare qualsiasi tipo di pianta, purché la conosca, non posso creare piante a me sconosciute"
Is:"che forza!"
A:"ah...ehm, uso principalmente liane e piante paralizzanti per via della loro utilità, ma poi dipende dalla situazione"
G:"ma è fighissimo!"
A:"il mio punto debole com'è ovvio che sia è il fuoco e se utilizzo troppo il mio quirk mi disidrato"

Lasciai il pennarello appena finì di scrivere, non pensavo che li sarebbe piaciuto il mio quirk che rispetto ai loro era nulla in confronto.
Elise mi rimproverava spesso perché mi sottovalutavo e forse aveva ragione, ma lei era nata con un quirk che controllava l'elettricità e io ero un vivaio ambulante.
Tornai a sedermi sul divano con le altre, notai solo in quel momento che Isabel stava scrivendo qualcosa.

Is:"direi che siamo una squadra piuttosto equilibrata"
G:"già, però ho notato una cosa, tu e Helen non avete problemi se utilizzate troppo il quirk?"
Is:"più o meno, black comincia a disubbidire ma non mette in pericolo nessuno"
H:"io consumo molte energie, ma di solito ho una scorta di merendine energetiche nelle tasche della cintura"

Isabel continuò a scrivere, capì solo in quel momento che stava scrivendo delle strategie per utilizzare al meglio i nostri quirk senza intralciarci.
Non sapevo che quel giorno avevo conosciuto le tre ragazze che sarebbero diventate le mie migliori amiche.

Fine capitolo 4
Al prossimo capitolo~

Life In JapanWhere stories live. Discover now