4 maybe

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                                   DOTT. GIO
Mi ritrovai al centro del corridoio, circondato da adulti che gridavano di essere aiutati e da pianti disperati di bambini.

Mi guardai intorno e so di essere egoista ma l'unica cosa su cui riuscivo a concentrarmi era lei,  ancora nello sgabuzzino alle mie spalle mentre cercava di sistemarsi il più possibile per non essere notata, ma io la vedevo.
Vedevo i suoi capelli scompigliati più del  solito, le labbra gonfie ed arrossate e gli occhi quasi impauriti e vergognati per quello che era appena successo.

Ma io di quei momenti, impressi sulla mia pelle e nella mia mente, riuscivo solo a dire: " voglio che siano per sempre."

Mi ripresi dai miei pensieri quando mi accorsi che qualcuno premeva con insistenza sul mio braccio: " dottore la prego..." era la voce rotta di una donna che avevo già visto.
Occhi scuri e capelli mossi, biondi che ricadevano sulle spalle " dottore per favore, Elia..." al solo sentire di quel nome iniziai a corre verso una stanza ben precisa, la 173.
Ecco chi era quella donna era sua madre, era la madre di Elia, e lei era sua sorella.

Mi precipitai all'interno della camera e premetti il pulsante accanto al letto quando mi accorsi della situazione: Elia stava avendo una crisi.


ANGELICA
Non riuscivo a crederci.
Io e lui.
Insieme.

Ero ancora immersa nei miei pensieri quando alzai lo sguardo e mi accorsi che lui non c'era più.
Non era lì.
Non era lì a guardarmi.

Forse non era stato così importante, forse se ne era pentito, aveva capito di aver sbagliato.
Si era pentito di me.

"Angelica!",mia madre.
Quella voce era mia madre, quella voce spezzata dal dolore era mia madre.
Il mio primo pensiero andò a lui, Elia.

Corsi verso la stanza 173, vedendo una situazione che non volevo immaginare: mia madre piangeva mentre alcune infermiere le dicevano di allontanarsi perché non poteva restare lì, e lui era circondato da medici e lui, lui era qui.

Non riuscivo a pensare, a ragionare, non sapevo come agire, Dio quello era mio fratello, e lo stavo perdendo.

"Ci penso io" dissi mentre mi avvicinavo a mia madre per prenderla in un abbraccio, le mie colleghe mi lasciarono agire, conoscendo la situazione.

Mi scese qualche lacrima, e non riuscivo a credere che in quel momento fossi così egoista da riuscire a lasciare spazio nei miei pensieri per lui.

Portai mia madre fuori dalla stanza, e la condussi fuori nel portico esterno.
Mi sedetti su una panchina e la invitai a fare lo stesso, poi trovai la forza di parlare: "Mamma" non alzò nemmeno lo sguardo "Mamma, guardami. Lo sai che Elia è forte, ci è già passato, supererà anche questa, noi possiamo solo aspettare. Lo sai anche tu che il dottor Carrisi" - il solo pronunciar di quel nome mi fece venire le farfalle allo stomaco - "è molto bravo e sa come agire, non è solo."

Mia madre riuscì a parlare: " Angelica" - si fermò per asciugarsi una lacrima - "Elia non ce la farà."
Il mio cuore si fermò.
"C-Cosa" riuscii a malapena a pronunciare queste parole.
"Mi è stato comunicato qualche giorno fa, ecco io non volevo dirtelo per non farti preoccupare perché devi vivere la tua vita, ma lui non ce la farà se non è oggi sarà domani ma starà con noi ancora per poco, i-io mi dispiace..." mia madre non riuscì a proseguire a causa delle lacrime, così l'accolsi in un abbraccio.

Lui, mi stava lasciando, lui se ne stava andando.

Io, io non riuscivo a crederci, sarei rimasta sola.
Solo io.

Piansi, piansi abbracciata a mia madre fino alla fine, piansi per tutto ciò che stava accadendo e per tutto ciò che sarebbe accaduto.

Lui non poteva andarsene.



Allora eccoci qui.❤️
Intanto mi scuso per il ritardo ma ho avuto molti impegni e non è stato molto semplice scrivere questi due capitoli.
So che sono stata un po' cattiva, sia perché non ho chiuso la questione tra Brando e Viola, sia perché ho dato questo destino al piccolo Elia.
Anche se può sembrare che queste quasi siano due storie diverse si intrecceranno al più presto.
Spero vi sia piaciuta l'entrata di questi nuovi personaggi e vi prometto che aggiornerò al più presto.
See you soon...
💚🧸

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