" Due "

Boxe

Giovanni

- Susy vorrei che dicessi tu a Clara che per un mese sarò in America a prepararmi per l' incontro con Stuart.-
-Giovi devi smetterla di lasciare le palle bollenti a me. Siete o no una coppia?-
-Ho provato a contattarla stamattina, ma non risponde e non ho più tempo per sentirla, parto adesso praticamente.-
-Ma non avevi chiuso con la boxe?-
-Non del tutto. È complicato da spiegare.-
-E le tue auto?-
-Ho lasciato la situazione in mano a Carol, saprà cavarsela, è in gamba. Allora restiamo così, dille che mi faccio sentire alla prima occasione che riesco.-
Sbuffa.-Come vuoi.-

Io, Clara e di nuovo la boxe fra di noi, spero la prenda bene.
Mi aspetta un lungo viaggio e stavolta non sarò solo, Robby è con me.
-Fico amico. Ti giuro che non vedevo l'ora di starti vicino come ai vecchi tempi, ma stavolta andremo in America.-
-Ringrazia tua moglie, è una grande donna se dopo tutto il casino che hai fatto ti concede di vivere un tuo sogno, vuol dire che ti ama davvero.-
-Lo so. Sono davvero fortunato.-

CLARA

Incontro Davide l' ultmo giorno alla Hall dell' Hotel. L' imbarazzo da parte mia è evidente, fuori i giornalisti spiano le nostre mosse, tanto che lui mi chiede di spostarci verso l'ascensore.
-Così torni a Londra oggi?-
-Già.- esclamò rattristita.
-Mi ha fatto tanto piacere rivederti Clara, sai che ho sempre avuto un debole per te.-
Sorrido a quelle parole. -Sei proprio un bugiardo.-
-Sei libera di non crederci se vuoi.-

Restiamo un secondo in silenzio osservando la gente che sale e scende dall'ascensore.
-Beh, allora vado, mi sta aspettando un taxi all'ingresso.-
Mi avvicino alla sua guancia, Davide mi prende il viso fra le mani, i nostri respiri sono di nuovo così vicini.
Il bacio che ne segue è così leggero, le  lingue si toccano appena prima che mi stacchi e scivoli dalla sua presa. -Addio Davide.-
-Addio.-
Solo quando rialzo la testa mi accorgo di Susy.

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Clara

Siamo tutti seduti di fronte il maxi schermo l' incontro fra Giovi e Stuart sta per iniziare, in diretta.
-Spero non si facciano male.- esclamo preoccupata.

Fin dagli incontri del Garden in Italia non ho mai potuto sopportare di vedere Giovi pestare qualcuno.
Eccoli, sono appena saliti sul ring. Il suo allenatore gli massaggia le spalle per prepararlo un attimo dopo la telecamera inquadra gli occhi di Stuart, neri come il petrolio.
-Oddio.- strilla la mamma di Susy. -Non sembra tanto buono.-
La figlia le tira un' occhiataccia.

L' incontro ha inizio.

GIOVANNI

I primi tre round sono solo di riscaldamento, entrambi restiamo sulla guardia. Al quarto Stuart inizia l'azione tirandomi un gancio sullo sterno. Indietreggio, non sono riuscito a schivarlo.
Sento l'urlo di Roberto fra il pubblico.
-Suonagliele per bene amico!-
Incitato dalle sue parole, comincio a girare attorno al mio avversario, distraendolo con colpetti diretti sul viso.
Lui riesce a liberarsi dal mio gioco e mi pianta un destro sull' occhio.
Barcollo sul ring ma poi mi stabilizzo.
Dopo quattro minuti termina il round.

Cris dà un' occhiata al mio occhio quasi  chiuso.

Torniamo sul ring. Adesso sono seriamente incazzato. Nessuno mi toglierà il titolo.
Gli sto addosso tirandogli colpi diretti alla testa, Stuart non ha nemmeno il tempo per rendersene conto. Cade a terra, ma riesce a rialzarsi, mi tira un sinistro che evito con disinvoltura, gli ultimi colpi lo hanno proprio tramortito.

Al settimo ring sono esausto. La visuale annebbiata non gioca a mio favore, ma anche Stuart ha subito due tre colpi che lo hanno sfiancato .
Decido che è ora di farla finita quindi gli
pianto un destro allo stomaco e di rimando lui  fa un gioco sporco, colpendo di nuovo il mio occhio malmesso.
Il dolore pungente mi rinvigorisce, pianto un sinistro assestato che arriva al mio avversario dritto come una cannonata alla mandibola, Stuart si aggrappa alle corde ormai finito quindi ricade al suolo ko.