19. He was sunshine

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Liefde
q u a t t r o      m e s i    p r i m a    –    s e t t e      l u g l i o

"In un giardino di sogni, fiori appassiti,le lacrime come rugiada, i giorni smarriti

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"In un giardino di sogni, fiori appassiti,
le lacrime come rugiada, i giorni smarriti.

Il cuore era un cristallo, fragile e puro,
ora giace in frammenti, in un mondo oscuro.

Era un faro luminoso, nella notte buia,
guidava le emozioni, come una fiamma fluida.
Ora è un naufragio, un relitto dimenticato,
perso tra le onde, il cuore spezzato.

Un tempo era un cielo, dipinto di stelle,
ora solo nuvole, oscure e ribelle.
Era un fuoco ardente, in una notte gelida,
ora solo cenere, in una fossa arida.

Era un'orchestra, di melodie e suoni,
ora solo silenzio, senza più canzoni.
Un castello d'amore, con torri dorate,

ora solo rovine, di storie negate.
Era un libro antico, di pagine preziose,
ora sono strappi, di parole dolorose.

Un albero maestoso, di frutti abbondanti,
ora solo rami, senza foglie brillanti.
Il cuore era un diamante, in un mare di vetri,

ora è solo sabbia, che scivola tra i piedi.
Un sole splendente, che il giorno accendeva,

ora è una luna, che nella notte piangeva.

Un tempo era amore, che tutto guariva,
ora solo ferite, che mai più scompariva.

Così resta il cuore, in questo triste canto,
un eco lontano, di un amore infranto.

-poesia n°1: 'cuore spezzato', frammenti d'anime"

La vita sembra quasi una clessidra.

Ogni granello di sabbia che cade rappresenta un momento che non tornerà mai più, un secondo perso per sempre nel flusso inesorabile del tempo. Da quando ho compiuto diciannove anni, un mese fa, questa sensazione di inevitabilità e perdita è diventata opprimente. Due settimane da quel giorno che doveva essere di festa e che invece ha segnato l'inizio di un incubo, due settimane da quando la testa del duca Duiwel Lieflik è stata lanciata sulla mia torta di compleanno.

Ricordo ancora quella scena con una chiarezza dolorosa. La torta, una magnifica creazione a più livelli, decorata con glassa e zuccherini colorati, è stata irrimediabilmente rovinata dall'impatto brutale della testa insanguinata. Gli occhi vitrei di quell'oscura anima sembravano fissarmi, accusandomi di qualcosa che non riuscivo a comprendere. Il sangue che colava sulla torta, mescolandosi con la glassa colorata, era una macabra rappresentazione della fine della nostra innocenza.

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