Lui è ancora lì

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POV barty

"Dici che portarlo ai tre manici di scopa per pranzo è troppo banale?" Domando a Potter che non so per quale motivo sia ancora qua, almeno se deve occuparmi la stanza che si renda utile.

È da venti minuti immobile a guardare la porta da dove è uscito Reg "c'è qualcosa che non va" sussurra,

"vero? Forse è meglio portarlo a fare una passeggiata vicino al lago nero" lui mi denigra con una mano

"No, non quello... Reg era strano" mi stringo nelle spalle "molte volte ha bisogno di stare solo, tornerà quando starà meglio" questo non gli fa spostare gli occhi dalla porta "intanto che lo aspettiamo però sono sicuro sarebbe molto felice se mi aiutassi con questa cosa" dico con la speranza di ottenere la sua attenzione ma rimane immobile.

Sbuffo sdraiandomi e guardando il soffitto "sai caro, non tutti abbiamo la tua natura estroversa qualcuno di noi ha bisogno di isolarsi per un pochino per non impazzire" non mi sta ascoltando "Mi hai sentito o-?" Inizio a domandare passandogli una mano davanti alla faccia ma una voce che mi chiama all'esterno mi fa trasalire

"Barty" grida Evan comparendo alla porta, ha il fiatone ma mi fa cenno di seguirlo, manda uno sguardo preoccupato a James "forse è meglio se vieni anche tu" più confuso che in ansia lo seguo e anche James, stranamente, fa lo stesso. A quanto pare solo la mia voce gli era inudibile.

Ci fa svoltare per qualche corridoio fin quando non arriviamo davanti a una catasta di armature, "davvero interessante Ev, se mi hai chiamato solo per aiutarti a metterle a posto-" mi fermo quando vedo Remus accovacciato lì di fianco,

"eravate in giro assieme?" Domando d'istinto non riuscendo ancora del tutto a controllarmi ma il ragazzo alto sussulta "si sta svegliando"

James fa un passo avanti "si può sapere cosa sta succedendo oppure devo tentare di indovinare? Perchè non sono in vena di giocare agli indovinelli" una mano spunta da dietro alle armature e faccio un passo indietro

"esistono davvero i morti viventi?" Domando sconvolto, aspetta che lo dica a Reg, lui non ci credeva. A tirarsi sù però è Sirius che si passa una mano tra i capelli.

"Continuo a non capirci nulla" ammetto, la mia voce attira la sua attenzione e improvvisamente trovarsi davanti uno zombie non sarebbe stato così male.

Si alza di scatto perdendo un attimo l'equilibrio, Remus lo prende al volo ma questo non lo ferma "tu lavori con lui, vero?" Alzo un sopracciglio confuso "in realtà sono in una condizione economica molto stabile per cui se tutto va bene non dovrei lavorare per tutta la mia vita" questo lo fa ringhiare e avrei riso tantissimo se non fosse stato rivolto verso di me.

"Hai preso anche tu il marchio o lo aiutavi come esterno? So tutto ormai" corrugo la fronte perplesso "se sai tutto perchè non me lo racconti in modo che anch'io possa sapere qualcosa?"

Fa per lanciarsi verso di me ma Ev mi tira dietro di lui "cos'hai che non va?" Chiede sconvolto stringendomi il braccio con fare protettivo

"io? cos'ho io che non va? Chiedetelo al vostro amico che mi ha appena lanciato un incantesimo storditore" Vorrei avere il privilegio di chiedere chi, ma la nostra cerchia di amici è praticamente composta da tre persone e qua siamo in due.

Scuoto piano la testa ma a parlare è James, "Non lo farebbe mai"

Sirius si raddrizza "so quello che ho visto, e so anche quello che mi ha detto. Una bella e grande messa in scena, e sono pronto a scommetterci la vita che centriate anche voi" sputa indicandoci.

"Io sto seriamente cercando di venirti dietro ma non ci riesco" ammetto.

Non risponde a me ma si rivolge verso James "ci ha mentito, a quanto pare il fatto che io non abbia voluto il marchio è un segno di ribellione contro il signore oscuro, ha ordinato a Reg di scoprire i nostri punti deboli in modo da attaccarci" Guardo Remus e James che hanno entrambi una faccia sconvolta e ferita, ma io sono totalmente sgomento

Non dire niente - RosekillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora