§ Capitolo 11 §

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Rose
La situazione era sempre più complicata: ogni tanto vnivano degli auror ad interrogare me e i miei cugini, soprattutto me e Lily. Con Katie ancora non avevo risolto le cose, mentre Al e Scorp sembravano aver chiarito tutto. Per quanto riguardava la situazione Hugo-Lily era tutto apposto, ma come noi dovevano nascondersi. Il mio unico pensiero era che tra una settimana sarebbero iniziate le vacanze di Natale e Scorpius continuava a chiedermi di dirlo ai miei durante le vacanze, come avrebbero fatto Hugo e Lily, che come veri grifoni, lo avrebbero detto a tutti. Io, invece non avevo il coraggio di affrontare la mia famiglia e di rovinare il Natale a tutti, già ci si sarebbero messi Hugo e Lily. Mio padre sarebbe morto all'istante. << Signorina Weasley! Cosa stavo dicendo? >> mi chiese il professore di storia della magia. Non stavo ascoltando per niente e la mia media dei voti ci stava rimettendo. << Mi scusi, ero distratta >> dissi abbassando lo sguardo e iniziando a fissare il mio banco. All'improvviso il legno sembrava così interessante.... << Signorina Weasley, è la seconda volta che è distratta, esca per favore >> disse dispiaciuto. Io ero la miglior studentessa in tutti i corsi che frequentavo, persino in babbanologia, dove stavamo studiando "i cellulari nell'era tecnologica dei babbani". Tutti rimasero sorpresi quando sentirono che il professore mi invitò ad uscire dall'aula, e dopo essermene andata andai verso la sala grande con il libro di storia della magia, sperando di poter riuscire a concentrarmi. Iniziai a leggere:
La camera dei segreti è stata creata da Salazar Serpeverde, prima di laciare la scuola, perché, secondo lui, non doveva essere frequentata dai figli di babbani, i così detti, mezzosangue. In questa camera vi era rinchiuso un basilisco, un serpente gigante che, se fissato negli occhi, può uccidere. Per entrare in questa camera, si deve essere l'erede di Salazar Serpeverde, e quindi, si deve saper parlare il serventese, la lingua dei serpenti. L'ultimo erede è stato Tom Riddle, più comunemente noto come Lord Voldemort.

Mi distrassi non appena vidi entrare nella sala grande Scorpius, che fece finta di niente e andò al tavolo delle serpi. Lo continuavo a fissare. Com'era possibile amare qualcuno così tanto da star male? Com'era possibile passare dall'odio all'amore? Com'era possibile volere una persona così tanto, da essere gelosa di qualsiasi persona lo salutasse? L'unica sicura era che amavo Scorpius e nessuno me lo avrebbe portato via. << Rose! >> disse Greta sedendosi vicino a me. Che tempismo! << Ciao Greta, scusa ma non hai lezione? >> gli chiesi. Questa ragazza non la incontravo mai nelle aule, eppure eravamo tutte e due al sesto anno e io frequentavo tutti i corsi tranne divinazione. << Oh no, seguo solo due lezioni al giorno, non mi interessano queste stupide materie, da grande aprirò un giornale Gossip G oppure GG >> Non c'era lavoro più giusto per lei. Greta continuò a parlare, ma venni distratta dall'arrivo di Jessie Parkinson, che si sedette vicino a Scorpius. Lei iniziò ad abbracciarlo e a flirtare con lui, ma lui faceva finta di niente. Feci per uscire, ma quando mi vide si tolse di dosso la cozza e mi venne dietro. Appena uscii mi sentivo... strana, un misto tra arrabbiata, felice e triste. Prima di girare l'angolo Scorpius mi superò, ma dopo poco lo persi di vista. Girai il corridoio e salii le scale e decisi di andare a posare i libri in camera mia. Svoltai un altro corridoio, dove c'era il bagno di Mirtilla Malcontenta, dove non andava mai nessuno. Ci passai accanto, ma qualcuno mi trascinò dentro afferrandomi dal polso e mi ritrovai faccia a faccia con Scorpius. << Ciao >> gli dissi un po' scocciata. Il suo sorriso si chiuse in una sottospecie di broncio . Incrociò le braccia << E' per Jessie? Rose tu devi fidarti di me! >> Non gli risposi. Lo amavo anche per questo. Mi capiva al volo. << Rosie lei non è niente per me! E' come una sorellina, è la figlia della migliore amica di mio padre, come per te Lysander e Lorcan o Frank e Alice Paciock >> Non resistetti. Era dalla sera precedente che non lo vedevo. Gli misi le braccia intorno al collo e lo baciai. Lui mise le mani sui miei fianchi e mi avvicinò, ma si staccò subito e non capii il motivo. << Rosie sei strana da quando ti ho detto che vorrei che durante le vacanze parlassi con i tuoi... Che ti succede? >> Gli raccontai come mi sentivo. Lui era l'unico che mi capiva veramente. << Se ti amano come dicono, lo accatteranno, e se non lo accetteranno peggio per loro, si perderanno il lato migliore di me, quello che conosci solo tu >> mi disse abbracciandomi. Qualcuno entrò dalla porta e per poco non mi venne un infarto, ma per fortuna erano solo Hugo e Lily che come noi, cercavano un posto tutto per loro. << Ciao sorella, come va? >> mi chiese Hugo. << Apposto e voi? >> << Ce la caviamo, ma Greta sospetta qualcosa >> Brutto segno.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con l'altra coppia impossibile, mi defilai seguita a distanza da Scorpius, e me ne andai a pranzo. Mi sedetti con Mary e Zoe, mentre Katie era con Jenny era con Katie. Quando litigavamo, loro facevano i turni per stare un po' con una e un po' con l'altra. << Rose, perché non vi chiarite? >> mi chiese Zoe. Avrò risposto milioni di volte a questa domanda. << Lei è stata molto chiara: sono solo un peso per lei, quindi mi tolgo di mezzo >> dissi continuando a mangiare la mia pasta col tonno. Non mi piaceva parlare di Katie, poi con loro che potevano dirgli tutto in qualsiasi momento, non lo avrebbero mai fatto, ma potevano se avessero voluto.

<< Ragazze in piedi! >> urlò Jenny svegliandoci tutte. Mi stropicciai gli occhi e mi misi seduta sul letto, appoggiata alla spalliera. << Si? >> chiese Zoe, insonnolita. << Sulle porte di ogni camera di ogni dormitorio di ogni casa c'è una foto dove ci sono Scorp, Rose, Hugo e Lily al bagno di Mirtilla >> Mi alzai di scatto dal letto e afferrai dei vestiti. Mi misi dei jeans, una maglia a maniche corte verde con sopra una felpa nera e le mie solite converse. Uscii dal bagno e dalla mia camera. Entrai nel dormitorio accanto al mio, quello di Greta, dove c'era lei che contava le foto. Mi avvicinai e le tirai in aria. << Ehi Rose, che ti prende? >> Oh, questa volta avrei parlato e non mi sarei trattenuta. << Hai rotto le palle! Smettila di andare in giro per la scuola a fotografare la gente, fatti gli affari tuoi e goditi la vita! Stai rovinando la vita a un'intera famiglia! Basta fare foto a tutti, fattele da sola le foto e appenditele in camera se ne sei tanto ossessionata! Non sei una detective, non devi sapere tutto di tutti per forza, la gente può anche avere dei segreti! >> presi la sua macchina fotografica e la buttai per terra. Uscii dal dormitorio di Greta e trovai Lily in corridoio insieme a Katie e Dani, che finalmente si era riuscita a mettere con Lys, anche se Katie non approvava. << Lily, vai a chiamare Hugo, ti aspetto in sala comune, poi andiamo dalle serpi >>

Io, Lily, Hugo e Katie entrammo nella sala comune delle serpi. Vidi tutti che fissavano, ma oggi era una giornata no, per me e alla prima battutina non mi sarei trattenuta. << Oh Weasley, si è innamorata, che dirà il papà? >> disse George Kayle. Mi avvicinai a lui, presi la bacchetta dalla tasca e << Mangia lumache >> dissi. Nel frattempo vidi Al e Scorp uscire dalla porta che portava ai dormitori maschili e appena mi vide si diresse verso di me e mi prese per mano. Per un misero secondo avevo pensato veramente che mi avrebbe baciata davanti a tutti, ma mi portò fuori dalla sala comune, insieme agli altri. << Ragazzi, è un casino >> disse Lily << Secondo me se mettiamo Greta sotto impero... >> iniziò Katie << Nessuno ti ha chiesto un parere >> sbottai io. Katie non rispose. Fece per andarsene, ma la bloccai e la abbracciai come non avevo mai fatto prima. Lei fece lo stesso e finalmente riuscimmo a fare pace. Però c'era ancora un piccolo e insignificante problema da risolvere.

Andammo in sala grande, dove tutti ci fissavano. Ero imbarazzata. Avrei preferito che si formasse un buco nel terreno e che la terra mi inghiottisse, ma non fu così. Tenevo la mano di Scorpius, mentre Lily teneva la mano di mio fratello. << Ehm... odio essere fissato >> disse Hugo. << Ti capisco fratello >> Quella situazione era insopportabile e feci segno agli altri di seguirmi e insieme ci dirigemmo verso la capanna di Hagrid, che ci ascoltava sempre. Quando aprii la porta, si aspettò di vedere tutti meno che Scorpius. << Ciao Hagrid, possiamo... >> per poco non svenni quando vidi dietro di lui le facce sconvolte di mio padre e zio Harry. Poteva andare peggio?!

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