Geloso, io? (Parte 3)

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Geloso, lui? E di che?
Di un rapporto disfunzionale e co-dipendente? Scusate, e come altro dovrebbe definirlo?
Sono due termini che calzano a pennello e nessuno lo convincerà del contrario.
Ebbene sì, sta ampliando il suo vocabolario dopo che Nina gli ha detto che le se "stanno ad atrofizzare i neuroni, con la levatura culturale dei discorsi che si possono fare con te, Manu."
Pure mamma e Dante e perfino Virginia lo guardano quasi come se gli avessero conferito la candidatura al Nobel per la letteratura. Bah, contenti loro.

Comunque non sta esagerando, eh, né per quanto riguarda quei due né per quanto riguarda Nina.
Sta riportando proprio le testuali parole di lei che, lì per lì, non ha preso bene. Poi c'ha poi riflettuto su con l'aiuto di qualche birretta e un po' d'erba... e ci sta, la critica della sua donna. L'essere grezzi e laurearsi con centodieci e lode nell'università della strada ha il suo fascino per farle cadere ai suoi piedi, ma non è abbastanza perché poi restino. Com'è anche già successo con Alice, no?

Nina cerca soltanto di spronarlo a migliorarsi, come sempre. Le sue frecciatine non sono mai cattiverie gratuite. Lui fa una sfuriata, s'offende, ma poi si mette in discussione e ci lavora su.
Ecco come dovrebbero comportarsi due persone adulte in una relazione sana: aiutarsi vicendevolmente a colmare le proprie mancanze. Così sta scritto pomposamente in parecchi libri e Manuel è d'accordo su tutta la linea.
Basta scopate per svuotare le palle. Basta azioni impulsive: gli hanno già fatto quasi perdere coloro a cui tiene diverse volte!

Simone mica c'arriva, eh. A guardare la sua pagella uno penserebbe che abbia una bella testa, che l'intelligenza certo non gli manchi e invece... E invece se lo fa mettere nel culo — e manco metaforicamente, purtroppo — dal primo caso umano che si sente solo e abbandonato e che c'ha voglia di scoprire se tra farsela con un uomo o con una donna c'è poi così tanta differenza. E non c'è gusto se non si sguazza nel disagio, se non si rischia di farsi trascinare a fondo e di finire al gabbio.
Il suo l'ha fatto, ha tirato fuori il Napoli del cazzo dai suoi fetidi giri, e l'altro come ha ricambiato?
Rendendolo il suo lacchè, uno che mette il muso e borbotta senza sosta se per un pomeriggio preferisce la compagnia del nuovo Mbappé de' noiartri.

E c'ha pure la faccia tosta di metter bocca su ciò che successe tra lui e Nina. Sostiene che dovrebbe trovarsi qualcuno che lo apprezzi, non che cerchi continuamente di farlo sentire in difetto e appioppargli responsabilità senza un minimo di gratitudine.
Da che pulpito, davvero.
Sostiene di non potersene star zitto quando lo vede così insoddisfatto. Ma dove?

Vuole semplicemente vendicarsi degli avvertimenti ricevuti, chiaro.
È solo che lui, a Simone, ci tiene. Perciò lo mette in guardia. Non ci gode a vederlo star male, ma è soddisfatto nel notare che si sta creando un po' di distanza tra il suo migliore amico e l'avanzo di galera.
Giusto qualche minuto fa giurerebbe di averlo scorto in lontananza alle loro spalle, mentre si passavano lo spinello. Che abbia preferito tornarsene a letto invece di imporre loro la sua presenza è una piccola vittoria, giusto?
Già.

Geloso, lui?
Di sti due che blaterano dell'accettarsi così come si è, che vivono alla giornata senza tentare di costruire qualcosa?
Ma anche no.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14 ⏰

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