CAPITOLO 3: JACOPO

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Finita la serata tutti tornano nel parcheggio a prendere i loro mezzi, Manuel era un po' brillo, ma totalmente in grado di guidare - così saluta i suoi compagni e va via.

Non prende la strada di casa però, non si stava dando pace al pensiero che quella sera Simone fosse in compagnia di qualche ragazza e non lì con loro, doveva assolutamente scoprire dove fosse.
Ma come?

Non fa tanti pensieri, segue semplicemente il suo istinto, e inizia a percorrere una strada che partiva dal centro di Roma ma non sapeva esattamente dove lo stesse portando.

Si sentiva legato da un filo che arrivava direttamente al cuore di Simone, stava provando delle emozioni che nella sua vita non aveva mai provato, e sentiva parecchia paura adesso, Manuel non conosceva le sensazioni che si sentono da innamorati, ma era quasi sicuro che quello che provava con Simone non era semplice amicizia, perché con Matteo tutto questo non gli accadeva.

Le mani gli sudavano al solo pensiero di poter beccare Simone camminare per strada, si sentiva ansioso, non aveva paura che gli piacesse un ragazzo - era bisessuale quindi non era stupito - ma aveva paura del modo in cui si sentiva solo sentire pronunciare il suo nome.

Con Simone perdeva completamente la corazza, iniziava ad essere un Manuel che nemmeno lui stesso conosceva, era davvero in crisi.

Vaga per circa 20 minuti in cerca di Simone, ma nessuna traccia, si erano fatte le 5 nel frattempo e tra 2 ore doveva alzarsi per andare a scuola, era decisamente arrivato il momento di tornare a casa e sprofondare nel letto.

Nella strada di casa la sua attenzione viene catturata da due figure in penombra, una non la riconosceva minimamente, ma l'altra era inconfondibile, era Simone.

Il cuore gli esce fuori dal petto.

Che fare adesso?

Segue l'istinto, e si avvicina senza farsi notare troppo perché non poteva assolutamente rischiare di essere beccato da Simone, che figura ci avrebbe fatto.

Guardando attentamente la scena davanti a se - nota che è in compagnia di una ragazza e si stanno tenendo per mano, il che significava che Simone era impegnato .. e spiegava il perché non avesse calcolato tutte quelle ragazze fuori scuola.

Manuel si sentiva effettivamente più sollevato ma aveva perso ogni speranza con Simone, guarda ancora un'ultima volta la scena, alza le spalle in segno di arresa e mette in moto.

Decide di tornare a casa e chiudere semplicemente Simone in una piccola scatola dentro al cuore, tanto si aspettava che sarebbe finita così. La felicità non era adatta a lui. Non gli apparteneva.

***

Sono le 9:00 del mattino, e Manuel arriva in classe completamente assonnato dopo essersi coricato alle 6 per colpa di Simone e della sua ragazza, il minimo era entrare in seconda ora.

"ben arrivato, ti vedo assonnato"-esclama Simone

Seh per colpa tua testa di cazzo, avrebbe voluto rispondere Manuel

ma si limita ad un semplice:

"eh si, ho fatto tardi con i ragazzi ieri" – nel frattempo si siede nel banco dietro a Simone

Simone si gira con la sedia verso di lui - "io ieri non potevo venire"-
"ma che me frega a me Simò"-
"mamma mia siamo belli antipatici stamattina"-

Simone si rigira quasi offeso dal modo in cui Manuel lo aveva trattato

Cazzo. Manuel si sentiva così scemo ad averlo trattato così, magari gli avrebbe anche spiegato la motivazione per la quale non era uscito la sera prima,anche se già ne era a conoscenza,ma sentirla dire gli avrebbe dato una scossa più forte.

"Simò" – chiama sottovoce
"eh" – risponde Simone
"scusa per come t'ho risposto prima" –
"stai tranquillo" –
"ci fumiamo na sigaretta dopo?" - nemmeno Manuel sa come ha avuto questa botta di coraggio
"me la offri tu, così ti fai perdonare"-
"accetto"

Arrivata la ricreazione, quei due escono dalla classe senza nemmeno aspettare gli altri e scendono in cortile a fumare la fatidica sigaretta offerta gentilmente dal maggiore.

"ciao Jaco"- si avvicina un ragazzo a Simone – "come è andata l'interrogazione?"
"na merda"-
"oddio Manuel scusami non ti ho presentato Jacopo, mio fratello gemello"-
"piacere Jacopo"-
"piacere mio,so Manuel"-
"scusate rega adesso ve lascio che ce sta la ragazza mia che m'aspetta"-
"ciao Jaco ci vediamo a casa"-

Simone aveva un fratello gemello? Due Simone erano troppo da sopportare per Manuel.

Ma era anche fidanzato e guardando bene in viso la ragazza insieme a lui sembrava proprio quella della notte prima, accanto a Simone che forse a questo punto era Jacopo.
Manuel è confuso.

"nun m'avevi detto de avecce un gemello"-
"non abbiamo nemmeno mai parlato, prima di oggi" –
"so difficili da sopportà due Simone"-
"Jacopo è la mia famiglia in realtà, insieme a mia nonna, mi ha aiutato tanto"-

Magari avessi io un fratello così,pensò Manuel

"però ve distinguete"-
"ma in realtà tutti ci dicono che è impossibile distinguerci"
"io te riconoscerei Simò"-

Lui Era Luce | Simone&Manuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora