4. Il Re dei Topi e...

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Alice chiuse gli occhi e trattenne il fiato. Attraversare il portale fu come sbattere contro una lastra di ghiaccio. Per un istante Alice ebbe la sensazione che il suo cuore si fosse ibernato.

Quando il freddo intenso passò, Alice aprì gli occhi, tornando a respirare. Kyle non la finì più di starnutire. La nebbia, rimasta dal loro passaggio, si dissolse all'istante nel calore del pomeriggio di quel nuovo mondo. Il portale alle loro spalle era scomparso.

«Wow. Kyle ma dove siamo? Questo posto è bellissimo.»

Alice restò a bocca aperta dinanzi a quell'inaspettato paesaggio. Si chinò per permettere a Kyle di saltare fuori dallo zaino.

«Mi sento tutto il pelo umido» disse starnutendo «ora vorrei solo acciambellarmi sulle ginocchia di una nonna, davanti ad un caminetto». Si stupì del suo stesso pensiero, ma in fondo era un gatto.

Davanti a loro un enorme cascata iridescente scendeva dal fianco di una montagna innevata. L'acqua aveva un colore bianco perlaceo e si riversava in un laghetto, dove galleggiavano placidi gomitoli e palline colorate. Tutt'attorno la ricca vegetazione era costellata di fiori dai colori sgargianti e alberi dalle foglie lucide e profumate.

«Sembra di stare in un giardino incantato, questo posto è incredibile.»

Alice alzò lo sguardo, facendosi ombra con una mano. Il cielo era terso, di un bel verde acqua, non c'erano nuvole, e nemmeno il sole.

«Non credo che siamo ancora a Broomsville.»

«Potremmo essere nel giardino del signor Parrish. Non lo falcia dalla Seconda Guerra Mondiale.»

Scesero il pendio erboso fino al laghetto sottostante. La cascata scrosciava in un dolce suono. Uno stormo di strani uccelli si sollevò da una fitta foresta di alberi, poco distante.

«Guarda!» Alice indicò una serie di impronte di gatto che si andavano verso la foresta.

«Che delizioso profumino», esclamò Kyle avvicinandosi al laghetto, «ma questo è latte!»

Alice si inginocchiò sulla sponda.

«Come fai a dirlo? Il latte non ha odore.»

«Invece io lo sento!» Kyle mosse il nasino su e giù «sa di marshmallow e biscotti alla nocciola.»

Alice lo guardò incredula.

«Dici sul serio?»

Dal latte del laghetto emersero alcuni biscotti deliziosi, con gocce di cioccolato. Alice ne prese uno e lo annusò. Era profumato e croccante, come appena sfornato.

«Cavolo che fame» disse mentre il suo stomaco brontolava.

Kyle saltò da una roccia ad un altra, respirando il dolce aroma a pieni polmoni. La coda bella ritta come quella di un soldatino. Si chinò per bere ma Alice questa volta fu più veloce di lui. Lo sollevò come un sacco di patate e lo costrinse a guardarla negli occhi.

«Non – bere – più – niente!»

Scandì le parole come un ordine davanti agli occhi spalancati di Kyle.

«Non puoi trattarmi così solo perché sono un gatto!»

Alice lo rimise a terra.

«Sì invece. Troviamo Red e andiamo a casa.»

«Ma dov'è il tuo spirito di avventura?»

«Seppellito sotto il mio buonsenso. Quello che tu non hai.»

Alice mise il biscotto nella tasca del grembiule, ancora indecisa se assaggiarlo o meno. Non voleva trasformarsi in un gatto o chissà cos'altro. Kyle trotterellò fino ad un albero di limoni e prese a farsi le unghie sul suo tronco.

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