7. I was an idiot

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Mi svegliai con le testa che pulsava. Non avevo idea dove fossi.
Era tutto buio.
Quando i miei occhi si abituarono al buio, mi accorsi di essere in una stanza. Cercai di muovermi ma avevo i polsi legati sopra la testa alla barra del letto, anche i piedi.
La paura mi avvolse. Volevo che fosse un incubo, ma la fune era molto stretta facendomi male.
No, non era un sogno. Qualcuno mi aveva rapita. La porta si aprì lentamente e la mia ansia salì.
Entrò una figura nera. Non potevo vederlo bene in faccia, visto il buio.
Si avvicinò e si sedette sul letto. Cercai di allontanarmi, ma con scarsi resultati. Il mio corpo tremava e presto avrei iniziato a uralre.
《Chi sei?》chiesi con tutto il coraggio che trovai. Avevo paura? Tanta.
Lui ridacchiò piano e accese la lampada sul comodino.
Chiusi gli occhi per la luce, ma appena li aprì vidi la persona di fronte a me. Mi mancò il respiro.
《Mark...》sussurrai.
Lui sorrise tristemente.
《Bambolina.》disse dolcemente.
《Mark... cosa? Perché lo hai fatto?》dissi muovendo le braccia.
《Sabato mi hai detto che saresti venuta a trovarmi.》disse con voce bassissima. Avevo detto io una cosa simile?
A quel punto sgranai gli occhi.
Quando eravamo ancora nel magazzino lui mi parlava in continuazione e io non lo ascoltavo per niente, semplicemente annuivo. Ero troppo concentrata a pensare al tradimento di Justin.
Justin...
Avrei voluto che mi aiutasse di nuovo. Ma non gli fregava niente di me. Avrei dovuto sin dall'inizio non fidarmi di lui.
《Avevi detto che saresti venua ieri. Invece non lo hai fatto.》abbassò la testa. Per un secondo pensai che si mettesse a piangere.
《Mark... io...》cercai di dire qualcosa ma si alzò di scatto dal letto.
《No. Va bene. Non fa niente.》
Si passò una mano fra i capelli, tirando le punte. Lo faceva quando era nervoso.
《Perché mi hai legata?》
《Io... non lo so.》sussurrò. Si girò verso di me e mi guardò con occhi lucidi. Sembrava ferito e abbandonato. Ma non potevo sciogliermi. Non dopo quello che mi aveva fatto. Non lo avrei perdonato.
《Tu non eri venuta e così ho pensato di portarti io.》gesticolò con le mani.
《E c'era bisogno di legarmi?》sbattei le gambe e le braccia. Sentivo la paura trasformarsi in rabbia.
《Dopo saresti scappata.》
Buttai la testa all'indietro. Avrei voluto urlare. Ma conoscevo quella casa. Quella stanza.
Era lontana dalla città. Nessuno mi avrebbe sentita. Abitava da solo da più di un anno.
《Mark, lasciami. Per favore.》alzai lo sguardo su di lui, ma era occupato a guardare il pavimento. Non mi ascoltò e andò verso la finestra per aprirla.
Fuori era buio.
Quanto ero rimasta lì?
Quella stanza era così come me la ricordavo, con solamente più polvere e puzza di alchool.
Arricciai il naso. Stavo per vomitare.
《Io non ti capisco.》si girò verso di me guardandomi con la coda dell'occhio. Indurì la mascella e strinse i pugni lungo i fianchi.
《Io ti amo. Una volta anche tu mi amavi. Perché ora no? Cosa... cosa ho fatto di male?》abbassò di nuovo la testa e potei sentire un singhiozzo.
Vidi nero dalla rabbia.
《Cosa hai fatto di male? Non vedi come cavolo mi tratti?! Come mi dimostri il tuo amore? Legandomi?》urlai sempre più forte, ma fu una pessima idea visto che camminò velocemente verso di me e si mise sopra il mio corpo.
《Tu... devi stare zitta. Io ti amo. Nel mio modo, ma ti amo.》strinse la mia mandibola, tanto da farmi gemere dal dolore.
《Se tu cambiassi il tuo modo di amarmi, forse adesso non ti odierei.》sputai con odio.
Lui aumento ancora di più la presa. Chiusi gli occhi.
《Ah si? E perché mai mi odi?》
《Mark smettila.》sussurrai.
Lui non tolse la mano e il dolore aumentava.
《Mi fai male.》aprì gli occhi pieni di lacrime. Appena li vide si addolcì e lasciò la mia mandibola.
《Scusami.》mormorò.
《Io non voglio farti del male. Ma tu mi costringi.》
Deglutii.
《Mark perché non provi a conoscere altre persone? Cerca di dimenticarmi.》dissi dolcemente.
Lui si irrigidì e mi guardò con occhi infuriati.
《Come puoi chiedermi una cosa simile? Non m'importa degli altri. Voglio solo te.》mi accarezzò la guancia, ma mi scansai.
《Smettila.》dissi a denti stretti.
《Di fare cosa?》corrugò la fronte.
《Non puoi obbligarmi a stare con te. Devi accettare il fatto che tra noi è finita e devi andare avanti.》
Di un tratto mi abbracciò nascondendo il viso nel mio incavo del collo.
《No no no. Io non posso vivere senza di te. Non voglio lasciarti.》
Cominciò a piangere e mi si strinse il cuore. Lui infondo mi amava, ma era pazzo. Troppo pazzo. Non potevo tornare da lui. Non volevo.
Era così solo e triste, mi faceva pena. Ma gli avevo già dato una seconda possibilità e l'aveva sprecata.
Dare a lui un'altra possibilità era stato come dargli una pallottola per la sua pistola, perché la prima volta mi aveva mancata.
Come sarei vissuta accanto a lui se ogni cosa che facevo o dicevo a lui non andava bene? Non sarei stata di certo il suo cagnolino. Aveva bisogno di un medico. Rimasi lì ferma, tanto più di così non potevo muovermi.
Lui continuava a singhiozzare e a bagnare la mia spalla.
《Dimmi che mi ami, per favore. Dimmelo.》disse fra un singhiozzo e l'altro.
《Mark, per favore.》cominciai a sentirmi male, per lui.
Lui soffrifa e io lo respingevo.
《Mi ami?》alzò la testa e mi guardo con occhi rossi pieni di lacrime.
Lo guardai per un po' non essendo capace di rispondergli. Non sapevo che dirgli. Non volevo dire di si, perché non lo amavo. Non volevo neanche dire di no, altrimenti si sarebbe infuriato molto.
Alla fine presi coraggio e scossi la testa. Nei suoi occhi potevo leggere di tutto: tristezza, rabbia, delusione, paura.
Le lacrime uscivano ancora mentre mi guardava come se mi stesse per uccidere.
《TU MI AMI!》urlò in una maniera fortissima, tanto da mettermi paura.
Chiusi gli occhi, lasciando le lacrime scorrere sulle guance.
《Sei una bugiarda, tu mi ami.》disse più piano.
《Mark..》sussurrai.
《Tu mi ami, ma ti vergogni a dirlo. Come i primi giorni della nostra relazione. Ti ricordi?》sorrise.
E subito mi vennero in mente i ricordi di noi due insieme... e felici.
Mi si spezzò il cuore. Non poteva farmi questo.
《Smettila..》lo guardai con disperazione. Ma lui era impassibile.
《Sta sera per punizione, non mangerai.》
Scese dal letto e si incamminò verso la porta. Rimasi scioccata, ibcapace di dire qualcosa.
Per quanto tempo mi avrebbe tenuta li? E poi per una cazzata non mi faceva più mangiare?
Non potevo crederci.
Uscì dalla stanza ed io rimasi li a guardarmi intorno. Mi avrebbe salvata qualcuno?

Love is Impossible || JB [REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora