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Il post puntata era la parte più tesa della giornata

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Il post puntata era la parte più tesa della giornata.
Battibecchi qua, battibecchi di là, era un caos la casetta.

Corinne non amava stare in mezzo a quel casino così lasciò subito la stanza andando a riposarsi in camera.

Si distese sul letto con la pancia in all'aria e fece vagare la mente a episodi della puntata.

Non poteva lamentarsi, il compito era andato più che bene, in classifica era alta e poi, cosa più importante, aveva ballato difronte Sebastian.
LE AVEVA MANDATO UN BACIO.

Posso morire felice...

«Ma ora come funziona? devo comprare l'abito, le fedi e posso inviare gli inviti per il matrimonio?» chiede facendo ridere a crepapelle Alessia che nel frattempo sistemava il disordine rimasto in stanza.

«Non ti allargare troppo» si intromise Luca entrando silenziosamente nella camera delle ragazze.

«Ma ti rendi conto che ho ballato davanti Sebastian Melo Taveira, il sogno di tutta Italia» dice lei con fare sognante.

Luca sbuffa girando gli occhi, leggermente infastidito forse dalle parole della bionda.

Alessia nel frattempo aveva lasciato la stanza in punta di piedi, sapeva di essere di troppo in quella situazione.

«Che c'è sei geloso?» domandò ironica la bionda cambiando posizione, in modo da poter avere lo sguardo ben diretto sul ragazzo.

«Un po'» disse lui.
Corinne fu colta di sorpresa, non capì se fosse serio o se le stesse reggendo il gioco.

«Prossima volta chiedo se posso ballare davanti a te» se ne esce lei ancora dubbiosa sulla risposta di lui.

«Possiaml farlo quando vuoi, basta prendere una sala vuota» le spiega lui e lei sembra concentrata sul formulare qualche idea.

«Si potrebbe fare si»

«E ce la faresti a ballare difronte a me?»

«Ho ballato davanti a Sebastian, davanti a te sarà una passeggiata» risponde facendogli una linguaccia.

Il ragazzo recupera un cuscino dietro di lui e lo spiattella addosso alla ragazza che caccia un lamento fingendo un dolore.

Continuarono a prendersi a cuscinate finché qualcosa colpì l'attenzione di Luca: un quadernino rosso in cuoio chiuso da un giro di lastrino nero, sopra le iniziali C.S.

«Cos'è questo?» domandò afferrando l'oggetto tra le mani.

«Stai fermo» urlò lei togliendoglielp dalle mani con forza.
Cominciò a sentirsi tesa, aveva la paura negli occhi; il cuore le batteva forte e si ritrasse dalla figura di Luca.

Lui la guardò con sguardo confuso e allo stesso tempo stranito, non riusciva a capire nulla in quel momento.

Perché quel gesto?
Cosa nascondeva?

Il silenzio si fece pesante e l'aria era molto tesa.
Corinne stringeva tra le mani il quaderno sotto gli occhi attenti di Luca.

«Non sono pronta» disse solamente, creando ancora più confusione al ragazzo.

«Pronta per cosa?» chiese lui cercando il suo sguardo, ma la ragazza aveva il capo abbassato e guardarla negli occhi era difficile.

«Per parlarti del mio passato» bisbigliò e Luca capi.
Fece un sospiro rilassato ed allungò la mano sulla spalla della bionda, dicendo:
«Non pretendo questo da te, appena sarai pronta potrai parlarmi di tutto quello che vorrai» le sorrise.

Lei alzò il capo con paura.
Si sentì così piccola un quel momento, fragile.

Luca si alzò e si sedette accanto a lei stringendole un braccio attorno il busto.
Le sue labbra calde si posarono sulla tempia della ragazza, dopo aver scosto una ciocca di capelli biondi.

«Non erano queste le mie intenzioni, mi dispiace» le sussurra.

«Dispiace a me aver reagito di impulso» farfuglia girando il volto verso di lui.

Erano molto vicini. Molto.
I loro respiri diventarono un tutt'uno, i loro nasi quasi si sfioravano ed i capelli di Luca sfioravano la fronte di Corinne.
I loro sguardi erano un alternarsi continuo tra occhi e labbra.

«Ragazzi è pronta la cena» la voce profonda di TrigNo ruppe il silenzio nella stanza.

I ragazzi sussultarono tornando alla realtà.
Corinne posò il quaderno sotto il letto e si alzò in fretta senza dire nulla, proseguendo di là in cucina con il cantante dagli occhi azzurri.
Luca sembrò non capire nulla.

Cos'era successo?

Fece un sospiro profondo e si alzò anche lui proseguendo verso la cucina, dove trovò già tutti i suoi compagni.
«Dai aspettavamo te Luca» dice Rebecca indicandogli il posto vuoto accanto a lei.

Era lontano dalla biondina.
Da lì riusciva a vedere soltanto la sua chioma bionda illuminata dalle luci della sala.

Tra un boccone e l'altro, la sua mente, gli riproduceva l'immagine di prima in continuazione: quello sguardo, quella vicinanza...
Il suo stomaco era sottosopra, inevitabilmente sembrò non potersi togliere un leggero sorriso sul viso.

È lei che mi provoca ciò?

~

eiii! questo capitolo😭

fatemi sapere cosa ne pensate.

xoxo<3

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