Lily disattivò la sveglia e si alzò dal letto dell'albergo stiracchiandosi. Era domenica mattina, ciò significava che aveva un gran premio da correre. Si buttò velocemente sotto l'acqua fredda della doccia per riuscire a sopportare il caldo spagnolo, si spazzolò i capelli lasciandoli umidi e infilò la sua adorata tuta nera e una t-shirt della ferrari academy. Poi uscì e scrisse un messaggio ai genitori, che per motivi lavorativi erano dovuti rimanere in Italia, dando il buongiorno.
-Vuoi un passaggio nana?-chiese Ollie arrivandole alle spalle.
-Sì, ma non sono nana! Sei tu che sei troppo alto.-sorrise.
Salirono in auto e Ollie fece partire la musica.
-Pronta? Anche stavolta hai intenzione di stracciarmi?-
-Esatto, ti aspetti il contrario?-sorrise voltandosi ad osservarlo.
-Non sì sà mai, chi ti dice che oggi non decido di superarti in partenza e poi metto la me ne vado?-la guardò qualche secondo prima di tornare a guardare la strada e parcheggiare fuori dal paddock.
-Ti piacerebbe. Vamos hermano!-esclamò aprendo la portiera e scendendo.
Camminarono fino al prefabbricato bianco rosso e verde della Prema, firmarono un paio di autografi e scattarono un paio di foto con i fan, si cambiarono e andarono a riscaldarsi.
Stava ripassando il circuito seduta su una sedia di plastica con le gambe al petto quando qualcuno da dietro le mise le braccia tra cosce e polpacci e la sollevò di peso facendola urlare per lo spavento.
-È così che mi saluti? Io faccio lo sforzo di venire in terra nemica e reagisci così? Basta me ne torno in Italia.- le disse una voce perfettamente riconoscibile a chiunque mentre la lasciava scendere a terra
-Vale! Mi avevi detto che non saresti venuto perchè dovevi allenarti!-esclamò felice abbracciandolo.
-E lasciarti da sola con quello per di più in terra spagnola? No grazie vendo la moto piuttosto.-rispose accennando a Ollie lì vicino.
-E come hai fatto ad entrare?-
-Principessa, sono Valentino Rossi!-esclamò con fare ovvio sorridendo dandole un bacio sulla fronte.
-Dai ora vado che devo andare in griglia, vuoi venire?-chiese.
-Ovvio!-esclamò mettendole un braccio intorno alle spalle mentre si avviavano fuori verso la griglia di partenza con le macchine già sistemate.
-Ehy fenomeno, buona fortuna!-esclamò in inglese Lewis scendendo dal monopattino quando la vide.
-Grazie Lew, speriamo di non schiantarsi come a Monaco.-ridacchiò mentre l'inglese ripartiva.
Una volta arrivata in griglia si allacciò la tuta e con il casco in mano si appoggiò all'halo con Vale davanti con le mani nei jeans.
-Sai che domani tornerai sui giornali di gossip?-chiese Lily sorridendo.
-E sai che oggi noi tutti faremo di tutto per finirci e dargli qualcosa di cui parlare?-chiese guardando un punto dietro di lei e facendola così voltare.
Dalla griglia anche separava la pista dalla pit lane vi erano infatti i pilota dell'academy in piedi aggrappati ad essa mentre reggevano un cartello con scritto "Forza Lily!" a caratteri cubitali.-Noo... siete incorreggibili.-rise attraversando poi la pista controllando non arrivasse nessuno.
-Un messaggio di buona fortuna via whatsapp era troppo complicato vero?-chiese ridacchiando.
-Nah, banale come cosa. Non ci avrebbe notato nessuno. Pensa invece quasi una decina di piloti di MotoGP italiani in terra spagnola solo per fare il tifo, questa sì che è una figata!-esclamò il bez battendole il cinque dopo aver infilato la mano nel buio tra la recinzione.
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l'orso e il giglio
Random(Per chi volesse a breve dovrebbe uscire la traduzione in inglese tradotta dalla mia amica @The_Gay_Pancake, andatela a leggere) La vita di Alice Lily Leclerc era, nonostante l'essere la sorella del celebre pilota di Formula 1, abbastanza normale...