Capitolo 21

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Pov's Erika
Luca suona il campanello e non risponde nessuno.
Aspetta qualche secondo e poi risuona di nuovo.
Si affaccia una vicina di casa,dal balcone
"Ragazzi è inutile che suonate, Davide è partito stamattina presto, neanche le cameriere ci sono" dice gentilmente.
"Grazie signora" dice Luca.
Davide e partito, non lo rivedrò per chissa quanto tempo.
La nostra storia è finita per sempre.
Bisogna pur mettere un punto
Un punto ad una frase,
Un punto ad una storia
Si chiama Ortografia o più comunemente Coraggio.
Io l'ho amato davvero, e non credo che amerò mai più nessuno come lui.
Ha deciso di lasciarmi , non pensando hai momenti trascorsi insieme e hai progetti che ci eravamo fatti.
Mi ha lasciato perchè porto in grembo suo figlio.
Non ha pensato minimamente che il bambino è il frutto del nostro amore.
Non ha pensato minimamente alle difficoltà che dovrò affrontare per crescere un bambino a Sedicianni.
Davide ha scelto di scappare perché in fondo quando nascono i problemi sembra la scelta più giusta da fare.
Io ho deciso di affrontare i problemi.
Non avrò rimpianti.
Perchè infondo un bambino non puoi chiamarlo errore.

Per tutto il tragitto della strada io e Luca siamo silenziosi.
Lui è pensieroso , chissà a cosa pensa.
Dopo torno a casa mia , mangio , e mi addormento.
Sono le 16:00 , vengo svegliata dalla suoneria del mio cellulare .
"Pronto?" Dico assonnata , non ho guardato neanche il nome di chi è.
"Giovanni mi ha detto di dirti che sei invitata al suo compleanno" dice Denise.
"Ah d'accordo, quand'è?
"Domani, io me ne ero completamente dimenticata" dice disperata
"Tranquilla, mi cambio e andiamo insieme a comprare il regalo?" Chiedo.
"Si, ti aspetto davanti casa mia"
"Okey" dico chiudendo.
Mi alzo dal letto, mi lavo la faccia,
Metto la panciera , dei pantoloncini con il pizzo e una canottiera semplice azzurra. E infine metto un po di make-up.
"Zia io esco" annuncio prima di chiudere la porta.
Ecco Denise , accanto a lei c'è pure Luca, indossa dei pantoloncini che arrivano sopra il ginocchio e una maglietta blu.
"Andiamo?" Chiede Luca
"Si" rispondiamo in coro io e Denise .
Ed eccoci in un centro commerciale .
"Cosa gli compriamo?" Chiede Luca
"Non ne ho idea, io vado al piano di sopra" dice Denise
"Noi diamo un occhiata qui" dice Luca.
"D'accordo" dice Denise voltandosi.

"Questa maglia, è perfetta" dico sorridendo
"Naah,non conosci i gusti maschili" dice sicuro.
" Allora ,quale ti piace?"
"Quella" indica una maglietta in alto
Mi alzo sulle punte per prenderla , allungo il braccio il più possibile ma Luca mi spinge indietro
"Ci penso io" dice scacciandomi l'occhio.
"Grazie" dico sorridendogli
"Ricordati che adesso hai un bambino in grembo" dice serio
"Lo so" dico , la nostra conversazione viene interotta da Denise
"Avete trovato qualcosa?" Dice allegra.
"Si, questa maglietta" dice Luca sicuro.
"Ma è orribile" dice con una smorfia di disgusto.
"Quella che avevo scelto io era molto meglio" dico sorridendo
"Ma smettila" dice scherzoso Luca.
"Io ho preso questo bracciale" dice contenta
"Andiamo alla cassa" aggiungo io.
Dopo aver pagato , usciamo dal negozio.
A me viene una fitta forte alla pancia, come quella di ieri.
"Hei Erika , va tutto bene?" Dice Denise preoccupata .
"No" dico stringendomi la pancia
Luca si avvicina e mi aiuta , mi porta a casa sua ,
Ha una casa davvero fantastica , l'ingresso è pieno di quadri antichi di molto valore, tutto è curato nei minimi dettagli, Luca mi fa sdraiare sul divano e si siede accanto a me.
"Non c'era bisogno mi portassi a casa tua" dico con voce bassa.
"Io vado in camera mia , torno subito" dice Denise.
"A casa tua nessuno sa della tua gravidanza" dice Luca serio.
"E quindi?" dico cercandomi di alzare
" Se tua zia chiama il dottore , scoprono la tua gravidanza"
"Non ci avevo pensato" dico abbassando la testa.
"Comunque secondo me dovresti andare dal ginecologo per vedere se va tutto bene" dice Luca sorridendomi
"Col passare dei mesi ci andrò, sicuro che non sono un disturbo?" Chiedo
"Sicuro , i miei genitori torneranno tra qualche ora" dice Luca
Arriva denise , si avvicina accanto a me
"Ti è passato?" Dice dolcemente
"Un po" dico sincera
Trascorriamo altre due ore a mangiare schifezze e a guardare programmi stupidi. Con denise e Luca sto bene , sono due persone completamente diverse, ma magnifiche.
Ho in testa mille problemi , ma loro riescono anche solo per un'attimo a non farmeli pensare.
Di loro mi posso fidare , anche se ancora devo dire a Denise della mia gravidanza.
Suonano il campanello. La cameriera va ad aprire.
Entra una signora, alta , magra , indossa una camicia , dei pantaloni lunghi neri e i tacchi , penso sia la madre di Luca e Denise.
"Luca, non mi avevi detto che avevamo ospiti" dice acida, dirigendosi in cucina .
Denise e Luca la seguono.
Io mi alzo dal divano e cerco di ascoltare quello che dicono.
"Erika può mangiare qui da noi?" Dice Denise quasi supplicandola.
"Non mi sembra proprio il caso" dice la madre severa .
"Perchè?" Dice Luca lamentandosi.
"Tu sai cosa penso della sua famiglia"
"Solo per questa volta" dice Denise con un tono dolce
Sento la porta aprirsi , mi allontano e faccio finta di guardare un quadro , anche se in realtà non ne capisco un tubo della storia dell'arte.
"Puoi mangiare da noi" dice allegro Luca.
"No preferisco tornare a casa" ribadisco .
"Eh dai" dice Denise .
Così accetto .
Mi dirigo nella sala da pranzo, dove c'e un grande tavolo , apparecchiato , con dei fiori al centro , che rendono tutto molto più accogliente.
Luca si siede accanto a me e anche Denise , mentre la madre a capo tavola.
La madre inizia a fissarmi non capisco cos'ha contro me e la mia famiglia.
All'improvviso entra nella sala da pranzo il padre di Luca e Denise, sorridente con in mano una valigetta da lavoro.
"Buonasera" dice sistemandosi la cravatta
"Albert stasera abbiamo ospiti" dice la madre .
Il padre si irrigidisce appena mi vede, mi guarda per qualche secondo e poi se ne va .
Dopo che siamo tutti in tavola, la cameriera inizia a servire la cena.
"Allora, Erika, dove andrai dopo le superiori?" Chiede la madre sorseggiando il suo vino.
"Non lo so...credò farò un corso di parucchiera" rispondo sincera ,
"Luca tu andrai all'università , vero?" Dice seria
"Credo di si mamma, ancora mancano tre anni al diploma" dice sorridendomi.
Come se volesse darmi conforto alle parole rigide della madre.
"E tuo padre come sta?" Chiede Albert, con tono serio
"Bene" rispondo con un lieve sorriso.
Allungo la mano per prendere la bottiglia d'acqua solo che sfiora accidentalmente il bicchiere di vino, rovosciandolo sulla tavola, macchiando leggermente la camicia della madre.
La sua espressione in viso comincia a cambiare, è davvero infuriata . Cazzo, stavolta l'ho fatta grossa.
Mi alzo dal tavolo , mi dirigo verso la donna
"Mi perdoni, mi dispiace" dico sincera
"Dai Erika non fa niente , siediti" dice Luca
"Zitto Luca, è giusto che si scusi" dice il padre guardandomi severo
La madre continua a guardare la sua camicia e a non degnarmi nemmeno di uno sguardo.
Corro via da quella stanza , vado all'ingresso , dico alla cameriera di aprirmi.
"Erika dai" dice Luca mentre io sono gia uscita dalla porta di casa sua.
Sono un disastro.
Tornata a casa sento mio padre piangere in cucina.
Mi nascondo dietro il muro e cerco di ascoltare
"Non dirlo ad Erika , ancora ha Sedicianni , come potrebbe aiutarci?" Dice mio padre a mia zia.
Non l'avevo mai visto così.
Cosa cazzo sarà successo?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo...
Ve lo aspettavate che Davide partiva?
Voglio tanti commentiii ❤
Buona lettura ;)

Sedici anni IncintaWhere stories live. Discover now