Capitolo 24

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Elaia giaceva placidamente sul letto della stanza reale, i lunghi capelli color del rame sparsi sulle spalle. La schiena era poggiata alla testata imbottita. Tra le braccia un neonato che succhiava avidamente il latte dal seno appena scoperto.

 Tra le braccia un neonato che succhiava avidamente il latte dal seno appena scoperto

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Il momento era sublime. Un sentimento di gioia incontenibile pervase il giovane re Alfonso XIII. Quest'ultimo si avvicinò trepidante alla donna.

La mano della madre scanzò il lenzuolo mostrando il sesso del neonato.

"È un maschio!" Pronunciò con un filo di voce il monarca. Con mani tremanti prese la piccola creatura tra le braccia. Gli occhi del bimbo erano serrati in una dolce espressione corrucciata.

"Mio figlio!" disse il re, mostrando il più radioso dei sorrisi.

A quelle parole sussurrate il bimbo parve animarsi. I lineamenti si distero e le minuscole palpebre cominciarono a sollevarsi.

Con orrore Alfonso vide gli occhi del neonato: erano due laghi di sangue!

Un pianto improvviso squarciò il silenzio e poi, lentamente, rivoli rossi e densi iniziarono a scivolare lungo le guance dell'erede.

Maggio 1907
Palazzo Reale di Madrid

Le campane della cattedrale dell'Almudena suonarono l'ora. L'eco si spense nei corridoi del palazzo.

Si svegliò di soprassalto.

Alfonso, ancora in divisa, si era assopito con il mento poggiato nel palmo della mano, e il gomito puntato sulla scrivania.

Quello strano sogno era un presagio tutt'altro che rassicurante. Ena, da lì a momenti, avrebbe finalmente partorito il suo primo figlio.

* * *

Il cielo sopra la capitale era scuro, velato da nuvole gonfie di pioggia.

Maria Cristina, la regina madre, fissava il crocifisso sulla parete. Le mani erano giunte in grembo e le dita stringevano il rosario con forza. Nella penombra del salotto, la luce dorata del tramonto sfiorava i mobili intarsiati, mentre il ticchettio dell'orologio scandiva il tempo con un'insistenza quasi fastidiosa.

José Montaña, figura religiosa e onnipresente nella vita di corte, attendeva in silenzio, rispettando il lungo momento di riflessione della sovrana.

José Montaña, figura religiosa e onnipresente nella vita di corte, attendeva in silenzio, rispettando il lungo momento di riflessione della sovrana

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La strega di EibarWhere stories live. Discover now