Capitolo 5

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- cosa c'è stato tra te e Quinn? -

Guardo Frank che è sdraiato sul suo letto.
L'infermiera l'ha chiuso in camera e ora io sono sulla sedia girevole e sto disegnando qualcosa.

- niente, niente di importante almeno -
- bhe, Bert era molto arrabbiato -

Lui sospira.

- Bert è molto possessivo ma non sta con Quinn, almeno credo - si ferma un attimo a pensare - però Quinn è come un bambino, tu gli dai una caramella e lui inizia a fidarsi -
- a Bert piace Quinn -

Ricordo lo sguardo di Bert alla voce di Quinn.
Si vede che lui ci tiene al biondino.

- forse, però tra di noi non c'è stato niente di che, te l'ho detto -
- avete fatto... -

Deglutisco prima di finire la frase.
Lui la finisce al posto mio.

- sesso? No caro, stavamo per farlo però ma Bert ci ha beccato -
- ah -

Il Biondino l'ha visto, l'ha toccato, l'ha baciato e stavano per andare a letto insieme.
Una sensazione d'odio mi parte dallo stomaco, lui è il mio Frank.
Ora capisco Bert e qualcosa mi parte nella testa.

Mi alzo e mi metto la sua felpa nera.
Okay, mi va leggermente piccola quindi non la allaccio.

- dove vai? -
- non so, ci vediamo dopo - la porta si apre e entra mio fratello - oh, ciao Mikey -

Esco dalla stanza e percorro il corridoio.
Arrivo davanti a una porta e sento delle voci.

- Bert sei troppo geloso -
- piccolo ma tu sei speciale per me -

Busso e le voci si spengono.
Aspettano qualche secondo prima di aprire la porta.

Bert mi viene ad aprire.
Mi guarda con un sopracciglio alzato.

- Way? Che ci fai qui? -
- Bert, non fare il maleducato, fallo entrare -

Il moro si sposta di lato e mi fa entrare.
Noto che hanno spostato i letti, unendoli in uno solo, e Quinn è su quello, senza maglietta e con un sorriso gentile sulle labbra.
Bert si va a sedere affianco al biondo e gli prende la mano.

- cosa succede Way? -
- mi chiamo Gerard -
- che succede Gerard? -

Bert mi chiede per poi invitarmi a sedere sulla sedia.
Quinn si alza e va in bagno per poi tornare con tre birre.

- hai fatto picchiare il suo ragazzo, tesoro, forse vuole delle scuse -

Quinn gli lascia un tenero bacio sulla guancia e Bert annuisce. Alla fine portano tutti e due gli occhi su di me.

- non voglio delle scuse, e non è il mio ragazzo -
- oh si invece, ho visto come lo guardavi, come lui guardava te -

Quinn mi sorride.
Forse non riesco ad odiare questo ragazzino.

- nello stesso modo in cui Bert guarda te? -

Vedo Quinn arrossire e Bert spostare lo sguardo sulle sue calze nere.

- quindi cosa vuoi? -
- solo dirti che non vi odio, vi capisco... Nel senso, Bert, anche io l'avrei fatto - lo guardo con un sorriso spavaldo - e se lo rifai ti assicuro che sarà l'ultima cosa che farai -

Lui scoppia a ridere prima che Quinn si alzi e vada in bagno.

- mi minacci? -
- no -

Finisco la birra e la poso sulla scrivania.
Lui me ne passa un'altra e inizio a bere.

- sai, Way, non volevo farlo ma capiscimi, Quinn è Quinn e Iero ti ha raccontato? -
- si, per questo sono venuto qui, io ti capisco -

Lui sorride e poi mi alzo e mi avvio verso la porta.

- come fai a sapere che ami Quinn? -
- ho avuto istinti omicidi verso Iero, penso che sia una prova più che sufficiente -

La sensazione di odio verso Quinn.
Forse lo amo d'avvero, Frank intendo.

Esco e sto per andarmene quando mi ferma.

- lui ti ama, mentre Dan lo ehm, picchiava, lui diceva il tuo nome -
- sai, penso che potremmo essere amici -

Mi batte il cinque e io torno da Frank.
Sta parlando con Mikey e io rimango ad ascoltare.

- Frank, lui ti ama, e se non se ne è ancora accorto vedrai che lo farà -
- no, Mikey, ho paura, non voglio che se ne vada, ho bisogno di lui -

Sento dei singhiozzi. Frank piange, io sto facendo piangere Frank.
Entro velocemente nella stanza e lo vado ad abbracciare.

- piccolo perché piangi? -
- tu mi abbandonerai, lo stai già facendo -

Continua a piangere tra le mie braccia e io faccio cenno a Mikey di andarsene.
Va a farsi una doccia.

- Frank, calmati, potrebbe essere il contrario, cioè guardati, sei bellissimo. Io sono solo io, un depresso, ciccione per giunta -

Lui sorride e mi fa passare un dito sui miei fianchi.

- non sei ciccione, hai un po' di pancetta ma ti adoro anche per questo -

A quel punto mi piego su di lui a baciarlo.
Quando mi fa sdraiare e lui si sdraia affianco a me inizio a parlare.

- prima ho visto Bert e Quinn -
- davvero? -

Annuisco e lui si accomoda di più sul mio petto.

- forse potremmo provare a essere amici, non credi? -

Lui annuisce e mi abbraccia e mi bacia.

- io ho una richiesta da farti -
- dimmi piccolo -

Lui abbassa la testa e la nasconde nel incavo del mio collo.

- non chiamarmi piccolo -
- scricciolo va meglio? -

Lui scuote la testa e io sorrido.
Mi lascia un bacio sul collo e poi ridacchia.

- mh, possiamo provare a si, ecco, uscire insieme? -
- mi stai chiedendo un appuntamento? -

Lui annuisce e io sorrido.
Lo stringo forte e gli lascio un bacio tra i capelli.

- quindi? Ti va? -
- dove mi porterai tesoro? -

Lui aspetta qualche secondo, pensando a una risposta valida.

- stavo pensando, sai la festa d'autunno? Ti va di andarci con me? -

Scoppio a ridere ma ovviamente accetto.
Lo bacio a stampo e poi lui si stringe a me.

Passa un po' di tempo prima di tornare in camera.
Guardo il telefono e cazzo domani è la festa.

Sei uno stupido Way, davvero stupido, hai qualcosa da mettere?

La vicina nella testa si mette a parlare.
La chiamerò Toby.
Comunque ha ragione, non ho niente da mettere.

Lips of an angelWhere stories live. Discover now