Capitolo 41

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Mi giro di scatto verso la fonte della voce.

"E tu chi cazzo sei?" Chiede Peter. Un profondo cipiglio è visibile sul suo volto devastato, rendendolo ancora più terrificante.

"Non la toccare" Questa voce è secca, arrabbiata e potente. Solo con questa frase avrebbe potuto distruggere tutte le mie ossa.

"Levati, biondino" Ghigna Peter, venendo verso di me.

Nascondo la mia faccia tra le mie cosce, stringendomi di più in me stessa. Vorrei essere tanto invisibile.

"Non mi chiamare in quel modo e levati dal cazzo, mi sei solo d'intralcio"

In un attimo, Peter è a terra e due forti braccia mi alzano, abbracciandomi forte.

"Stai bene?" Mi chiede, accarezzandomi i capelli.

Alzo lo sguardo verso il mio salvatore e sorrido ampiamente alla vista del mio migliore amico.

"Adesso che ci sei tu si" Stringo le mie braccia al suo collo, sentendo la gioia scoppiare dentro di me.

Possiamo andarcene tutti insieme.

"Vieni, ti porto a casa" Ci stacchiamo da quell'abbraccio affettuoso e mi prende per mano, guidandomi verso la strada che avevo percorso.

"Non così facilmente" Il ragazzo che precedentemente era a terra si è alzato ed è arrabbiato più che mai.

"La vuoi smettere?!" Sbotto, lasciando la mano di Ashton ed andando verso la direzione di Peter. La mia mano entra in collisione con la sua guancia insanguinata, provocando un suono acuto.

"Tu.." Ringhia il moro. I suoi occhi, già neri, si infuocano nella mia direzione.

Un pugno mi arriva dritto in faccia. Il mio zigomo viene colpito, facendomi girare la testa. Cado a terra, mentre reggo il mio povero viso stremato.

Il dolore è incredibile e per un attimo non sento più. Mi sento come in una grande bolla, come se non esistessi più.

"Con te non si può-" La frase del moro viene interrotta ed alzo lo sguardo verso il ragazzo.

Ashton è sopra di lui e continua a tirargli pugni sullo stomaco. Lascio che lo faccia per un po', ma poi lo richiamo con voce flebile.

Lui si stacca dal ragazzo e viene verso di me, alzandomi di nuovo.

"Megan!" Urla Peter.

Il sangue mi si gela nelle vene. Io sono Linda, dannazione.

"Megan?" Ripete Ashton, lasciando il mio braccio.

"Andiamocene" Dico, prendendo la sua mano. Lui si scansa e si gira verso Peter.

No, no, no.

"Chi è Megan?" Chiede al ragazzo che giace a terra, tra lo sporco dell'asfalto.

"Cosa?"

"Dimmelo!" Urla, tirando un calcio sulla sua schiena.

"L-Lei" Balbetta, stringendo gli occhi e puntando l'indice contro di me.

Ashton si gira verso di me. Le sue labbra formano una linea sottile, e si gratta nervosamente il braccio.

"Ashton" Lo richiamo senza voce. Lui non mi risponde e comincia a fare avanti e indietro.

"Ashton" Dico ancora, sentendo le lacrime uscire per la seconda volta.

"Cosa vuoi?" Sputa.

"Mi dispiace" Piango, avvicinandomi a lui.

Suspects • H.S.Место, где живут истории. Откройте их для себя