HARRY'S POV:
Mi resi conto di aver combinato un disastro solamente quando vidi Meghan correre svelta verso le scale, pronta ad andare in camera sua. Lo zio James la guardò per qualche secondo, poi riportò l'attenzione su di noi, probabilmente credendo che sua figlia avesse soltanto un urgente bisogno di andare in bagno. Ma no, c'era di più, era rimasta ferita dalle mie parole e solo allora realizzai quanto fossi stato idiota.
Mi portai le mani tra i capelli e rimasi fermo lì per non destare sospetti, nonostante l'unica cosa che avrei voluto fare era rincorrere la mia ragazza su per le scale e stringerla forte.
"Quindi, raccontami un po' di questa Allie!" insisteva mia madre, facendomi innervosire ulteriormente. Alzai gli occhi al cielo e feci una smorfia: "non c'è nulla da raccontare."
"Ha ragione, Anne" intervenne Robin a mio sostegno, "così lo imbarazzi. E' un ragazzo, dannazione, lascialo avere le sue cotte segrete senza fare la mamma impicciona."
Lo ringraziai mentalmente e feci finta di ridere, per poi sgattaiolare via lentamente mentre mia madre si giustificava con la scusa di essere semplicemente curiosa.
Salii le scale due gradini alla volta, impaziente di raggiungerla. Mi scaraventai nella stanza di Meg in due secondi e la vidi lì, seduta a letto con la testa chinata verso il basso.
Deglutii, realizzando quanto ci era rimasta male, e mi sentii un verme. Che stupido.
"Scusa, piccola, scusa" mi portai le braccia dietro la nuca, dopo aver chiuso la porta della sua camera, "non sapevo cosa risponderle e ho detto il nome di Allie. Perdonami."
Lei continuava ad avere lo sguardo rivolto verso il basso, ma scosse la testa.
"Parlami, avanti" la supplicai, mortificato, "mi rendo conto di essere un coglione. Ma conosco mia madre, non avrebbe smesso di farmi domande curiose fino a quando non gli avessi dato una risposta soddisfacente. E visto che non potevo farle il tuo nome, ho.."
"Hai pensato bene di fare quello di Allie Gilbert!" esclamò all'improvviso, piantando i suoi occhi delusi sui miei, "l'unica ragazza di cui preferirei dimenticare l'esistenza."
Sbuffai e mi sedetti sul letto accanto a lei, poggiando una mano sulla sua gamba.
"E' stato il primo nome che mi è venuto in mente, così, per caso.." farfugliai.
Meghan sospirò: "ti sarà venuta in mente per un motivo, non credi? Avresti potuto inventarti un nome, maledizione! Invece no. Allie Gilbert."
Non capivo se la sua reazione fosse esagerata o se fossi io completamente nel torto.
In ogni caso, mi scusai di nuovo con lei. Capivo come si sentiva, se i ruoli fossero stati invertiti e lei avesse fatto il nome di Liam probabilmente sarei impazzito.
"Mi dispiace che tu te la sia presa così" aggiunsi, "è stata una cosa senza importanza per me. Te lo giuro, piccola."
"Lo so, e ti credo" rispose, guardandomi finalmente negli occhi, "ma cerca di capire. Prova ad immaginare come io mi sia sentita in quel momento, nel sentir pronunciare dal mio ragazzo il nome della tipa che stava per rimanere incinta di lui."
Mi coprii il viso con le mani, capendo quanto fossi stato stupido. Avrei potuto dire qualsiasi altro fottuto nome, invece no, per qualche motivo mi era venuta in mente Allie.
"Cazzo, mi dispiace tanto.." mi bagnai le labbra, esasperato.
Volevo solo che mi facesse un bel sorriso, invece continuava ad avere il viso spento.
"Questo l'hai già detto." Ribatté, seccata.
Mi portai una mano tra i ricci e l'altra sulla sua coscia, accarezzandola.
"Non fare così, dai" mormorai, cercando di addolcirla, "dammi un bacio."
Meg rimase immobile e in silenzio. Era testarda e orgogliosa, come me.
"Se non me lo dai tu, me lo prendo io.." la avvertii, sfoderando un leggero sorriso con la speranza che lei facesse lo stesso. Ma non lo fece, anzi.
"Per favore, non insistere." Disse. Fui tentato di baciarla lo stesso, come normalmente avrei fatto, ma questa volta scelsi di rispettare la sua volontà.
Mi alzai in piedi e uscii dalla stanza in silenzio, pregando che mi fermasse.
Non lo fece."Sei un idiota, amico." Commentò Zayn quella mattina quando, più tardi, uscii con lui.
"Sì, lo so" sospirai, facendo una smorfia e continuando a passeggiare per Londra.
Ero fottutamente nervoso perché odiavo lasciare qualcosa in sospeso, e volevo chiudere la questione con Meghan. Ma lei era ancora incazzata e non potevo biasimarla.
"Cioè, come ti è venuto in mente di dire Allie? Dai, cazzo!" mi rimproverò Zayn.
Sbuffai, "non ti ci mettere anche tu. Non so cosa mi sia preso, ecco."
"E' un errore da principianti" scherzò lui, divertito, "ma le passerà, tranquillo."
"Tu dici?" domandai, incerto. Avevo paura di perderla, per una simile stronzata.
"Ma certo" rispose, portando un braccio attorno alla mia spalla, "senti un po'. Devi ancora raccontarmi com'è andata la notte con i tuoi in casa. Si sono accorti di qualcosa?"
Scossi la testa, ammiccando un sorrisetto soddisfatto: "niente di niente. Sono un genio."
"Racconta, diamine!"
"Ho dormito con Meg, nel mio letto" ammisi, "e abbiamo chiuso la porta a chiave. La mattina dopo ci siamo inventati una buona scusa e lei ha fatto finta di dormire nel sacco a pelo. Fine della storia."
Zayn scoppiò a ridere e mi guardò incredulo, "aspetta.. quindi avete dormito nello stesso letto?"
Annuii, ripensando a quella splendida notte con lei tra le mie braccia.
"Merda" commentò lui, spiazzato, "quindi avete anche.."
"No" lo interruppi, "lei non è pronta, si vede. Ma le ho dato un assaggio, diciamo così."
"Hai idea di quanto questa frase suoni incredibilmente perversa?" scherzò, divertito.
Sbuffai, "diciamo solo che non è ancora arrivato il momento. Ma è stato bellissimo comunque. Non ho mai passato la notte con una ragazza e dormito con lei."
"Senza farci niente, questo è sicuro" aggiunse lui, ridacchiando.
Ricambiai la risata.
"Beh, è bello che Meg sia riuscita a farti mettere la testa a posto" mi scompigliò i ricci, "è incredibile il potere delle ragazze su noi maschi. Vicki ha fatto lo stesso con me."

CZYTASZ
Un amabile disastro sei tu.
FanfictionLei Meghan, lui Harry. Lei é stata adottata quindi non é proprio la cugina di sangue di Harry, figlio biologico della sorella di James, padre di Meg. Sono come degli sconosciuti, ma, sono troppo tutti uniti. Perché la famiglia é la famiglia. *"Ma è...