Parte 16

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Dopo poche settimane di permanenza Ashton dovette partire di nuovo.

Eravamo, per l'ennesima volta in un aeroporto, e quanto odiavo dovergli dire a presto.

La cosa brutta di avere un ragazzo come Ashton è proprio questa, gli auguri un arrivederci ma con un'alta probabilità che si trasformi in un addio. In lavori come il suo non puoi mai sapere se torni o meno, e la cosa fa male a chi invece aspetta.

-Inutile chiederti quando torni.-

-Cercherò di tornare entro il prossimo mese, non posso perdermi la visita sul mio piccolo campione-

-Non puoi sapere se sarà maschio! potrebbe essere una principessina..-

-Qualunque cosa sia, già la amo più della mia stessa vita.-

A quella frase soffermai lo sguardo di Ashton. Lui si era piegato su un ginocchio per dare un bacio alla pancia che intanto cresceva sempre di più. Alle sue parole mi tornò in mente sua madre, tutto quello che mi aveva raccontato... se era davvero quella la vita di Ashton, non ci sarebbe voluto molto ad amare qualcosa "più della sua stessa vita".

-Ci vediamo presto-  disse per poi darmi un bacio, dolce ma veloce allo stesso tempo. Lui andava sempre di fretta.

-A presto.-

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-Ho tentato di dirgli di restare ma non può, lo butterebbero fuori dalla brigata!-

-Beh, se io fossi un padre responsabile rinuncerei ad un lavoro simile. Come pretende di crescere un bambino prestando servizio allo stato? E' inconcepibile Grace, Inconcepibile.-

Ero andata a trovare la mamma di Ash. Erano passati ancora pochi giorni da quando era partito ma la madre era furiosa. In questi quattro mesi non eravamo, o meglio, non ero mai andata a trovarla.. quindi non poteva sapere che fossi incinta.

-Grace, io.. davvero è una bellissima notizia, all'inizio pensavo che non riuscisse nemmeno a trovare mai una ragazza quindi si, adoro il fatto che avrete un bambino ma.. avete corso troppo.-

-Corso troppo? Anne è stato uno sbaglio! Io avrei voluto far passare ancora... cinque se non sei anni per avere un figlio con Ashton! E' successo e basta, non lo abbiamo voluto noi è capitato.-

Il mio tono di voce era pieno di nervosismo. Come faceva a non capire che tutto quel casino era successo per sbaglio? che tutta quella situazione si era creata per sbaglio...

Chi mai vorrebbe fare un cambiamento così radicale alla propria vita a 19 anni?

-Comunque siano andate le cose, devi abortire.-

-COSA?!-

-Magari non per forza l'aborto ma almeno dallo in adozione! Non puoi fare la madre a 19 anni!-

-E questo chi lo dice? tu?-  risposi 

Capisco che un giorno sarebbe diventato suo nipote, ma non aveva alcun potere su di me, lei non poteva decidere per mio figlio.

-Anne Marie. Io davvero non voglio diventare acida, ma tu mi costringi! prima dici che è una cosa meravigliosa e adesso dici che devo abortire? Non ha senso. Io terrò questo bambino e lo crescerò meglio che posso, ormai ho praticamente finito gli anni obbligatori di scuola e troverò un lavoro.-

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Man mano che il tempo passava io e Ashton trovammo un nuovo sistema per sentirci.

Visto che i telefoni non erano ovviamente ammessi, iniziammo a sentirci tramite lettere.

Era una cosa davvero dolce scriversi così, anche se non arrivavano sempre belle notizie. Nella prima lettera che scrissi ad Ashton gli raccontai come andò la seconda visita, fu sei giorni dopo che lui partì..

"Caro Ashton,

Fa uno strano effetto dover scrivere quelle parole all'inizio, ma voglio scrivere tutto per bene. Trovare questo sistema è stata la miglior cosa che potessimo fare, nonostante le lettere arrivino a due settimane di distanza è pur meglio di non sentirsi.

Oggi ho fatto la seconda visita e ho una brutta notizia per te papà hahaha.

E' una meravigliosa bimba, e cresce bene. Mi dispiace che non avremmo il maschietto che tanto desideravi, ma in compenso avremmo comunque una stupenda principessina.

La dottoressa ha detto che la bimba cresce bene, che sembra essere in ottima salute e che è abbastanza quiete. Non si muove tanto, solo qualche volta si stiracchia, motivo del mio vomito di colpo hahaha.

Quando sono uscita dall'ospedale, immaginavo te tenerla in braccio, immaginavo un nuovo futuro che non era stato scritto per noi e forse è per questo che sembra così bello.

Ho immaginato la piccolina, correre da te quando torni dall'aeroporto, ancora in divisa, il papà più forte del mondo.

Dovremmo iniziare a pensare come chiamarla sai? Mancano poco meno di 5 mesi, sembra tanto ma il tempo vola fortunatamente.

Non so dove sei di preciso in questo momento ma ti prego, se devi andare e rischiare la vita, leggi questa lettera prima di farlo.

La consapevolezza che tu sappia che diventerai padre di una stupenda bambina è fondamentale per me.

Aspetto una tua risposta. Ti amo tanto.

-Grace."

La sua risposta fu praticamente immediata, nel giro di due settimane e mezzo la sua lettera era già nella cassetta della posta, non ebbi neanche il tempo di entrare in casa che già stavo leggendo..

"Cara Grace,

Hai perfettamente ragione, fa uno strano effetto scrivere così ma va bene, se questo serve a leggere ancora parole tue e immaginare la tua voce va bene.

Una femmina? e perché dovrebbe essere una brutta notizia?!!

Ovviamente anche io immagino già la piccolina scorrazzare per casa girandomi attorno fino a farmi cadere.

Ho anche immaginato di portarla al parco giochi pensa un po hahaha

Tra due settimane da quando ti arriverà questa lettera dovrebbe arrivarti un pacchetto, spero che il contenuto ti piaccia piccina mia.

Adoro l'idea che avremmo una bambina, mi stimola a continuare il mio lavoro fino al grande periodo di pausa di natale, e spero di poterla dilungare fino alla nascita della principessa, che se non mi sbaglio dovrebbe avvenire verso Febbraio.

Vi amo così tanto ad entrambe, non saprei spiegare quanto amore provo per voi. Forse è proprio questo che mi spinge ad andare avanti, voi siete davvero la mia forza.

Adesso devo andare ma Hei! ci sentiamo presto!

Ti amo tanto anche io piccola.

-Ashton."

Non sapevo perché, ma in quel momento una lacrima riuscì a vincermi, scendendo lentamente sul mio viso. Le sue parole, immaginare il suo tono di voce ad ogni punto, ad ogni virgola.

Ed è davvero strano come col tempo le cose sono state rivoluzionate. Nel giro di poco più di un anno, io e Ashton Fletch Green, diventammo mamma e papà. Nel giro di un anno ci siamo picchiati fino ai lividi per poi baciarci fino ai brividi.

E' strano come il tempo ti cambi la vita, non puoi mai sapere cosa succederà un minuto dopo, o il giorno dopo. Tutto può cambiare in un attimo, ma esattamente quanto dura un attimo? il mio attimo perfetto è durato un anno ed è volato via con la stessa facilità con cui ha iniziato a scorrere.


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