CAPITOLO 13

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#Spazio Autrice#

Ah un' altra cosa in questo capitolo chiedete tutto quello che non vi torna così potrò correggere e spiegare meglio alcuni punti riguardando il capitolo. Davvero mi fareste un piacerone <3

Mi stavo allacciando le scarpe per uscire insieme a Alex, finalmente mi avrebbe raccontato tutto. Era miop diritto sapere. Con Han avevamo passato tutta la mattina a riorganizzare le idee e scritto tutto ciò che sapevo su dei fogli. Le avevo raccontato tutto quello che era successo la sera precedente. Il viaggio nel tempo l' aveva sconvolta abbastanza, anche se le avevo detto che ancora non mi era successo di nuovo e che forse era stato un caso. Aveva paura per tutte le incognite che si potevano presentare come per esempio le malattie che si trovavano nelle altre epoche, o le persone che magari vedendomi vestita in modo moderno si sarebbero spaventate dando di matto, e se poi saltavo indietro nel tempo fino all'epoca dei dinosauri ? Insomma erano sorte tutte le domande sul caso e mi aveva detto che avrei dovuto chiedere spiegazioni. Quando le avevo detto che Alex utilizzava il fuoco, non era rimasta troppo sorpresa, era già giunta alla conclusione che i poteri erano 4 : aria, terra, fuoco e acqua. Ovviamente avrei dovuto raccontarle tutto dopo "l' appuntamento". Sì lei lo definiva così, io un modo per dissolvere i miei dubbi. Tutte le cose strane e "magiche" che le avevo raccontato purtroppo non erano servite per distrarla dalla sua fame di pettegolezzo privato, come lo definiva lei ed eravamo anche arrivati al momento in cui mi aveva posto la domanda, che sapevo, aveva sulla punta della lingua da ieri sera :

- Cosa ci facevate ieri sera te e Alex abbracciati difronte alla porta della nostra camera??-

Io come prevedibile ero arrossita ma le avevo risposto in modo indifferente

- Hum... niente di che. Avevo bisogno di un abbraccio e lui era lì per caso...- Dissi vaga, ma alla fine era stato proprio così. Non mi sarei fatta abbindolare dalla sua bellezza quasi angelica e da quegli occhi verde bosco.

- Non mi sembrava niente di che... Ma cosa ti ha sussurrato mentre vi abbracciavate? Si vedo tutto.- Aggiunse con finta aria di superiorità vedendo la mia faccia sconcertata. Abbassai gli occhi.

- Ha detto "non ti perderò di nuovo"... non so cosa intendesse. Non ci siamo mai visti prima.- Hanna era rimasta interdetta. Dopo qualche secondo mormorò:

- Strano...- probabilmente più a se stessa che a me. Non entrammo più in argomento "cose strane" perchè andammo a pranzo, avevamo saltato la colazione quindi avevamo parecchia fame.

Lasciai cadere questi pensieri perchè ero pronta. Urlai ad Hanna, che si stava truccando per uscire con Christian, che scendevo. Quando arrivai al portone ero stranamente in perfetto orario, avrei dovuto segnarlo sul calendario. Alex mi stava aspettando, appena mi vide scendere le scale mi sorrise. Appena uscimmo dalle grandi porte mi investì una ventata di aria fredda e umida. Troppo per essere il primo giorno di primavera. Notai che il cielo era plumbeo e prometteva pioggia molto presto, non che mi dispiacesse, la pioggia mi piaceva, e non lo dico solo perché ho scoperto che l' acqua è il mio elemento, ma perché mi era sempre piaciuta. Fino a qualche hanno fa ballavo sotto la pioggia poi mi sono limitata a starci sotto e sentire le miriadi di goccioline che mi cadevano addosso, lo trovavo rilassante, quasi come la neve.

- Dove mi porti ?- Chiesi per rompere il silenzio.

- In un posto nel centro di Londra che sono sicuro ti piacerà-

- Sono molto curiosa- Sinceramente mi sconcertava un po' cosa sapeva lui di quello che mi piaceva o no ? Non rispose e tornò il silenzio. Camminavamo sul marciapiede accanto a noi le macchine sfrecciavano veloci.

-Posso farti qualche domanda?- Mi chiese mentre stavamo per svoltare all'angolo della via.

- Non dovrebbe essere il contrario?- Chiesi risentita. Qui quella bisognosa di sapere ero io e non lui.

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