CAPITOLO 13

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Marco è un bravo fratello. Lo è sempre stato, non mi sono mai lamentata. È il migliore che si possa avere. Sospiro. Marco mi sta ancora abbracciando. < hei Nina, ti senti un po' meglio? > < un po' > < guardami! > Mi giro. < che c'è? > < quello che provi per questo Alex è sincero? > < si > confermo. < questi sentimenti sono molto profondi, non so spiegarlo, è qualcosa di molto potente. In lui c'è qualcosa di molto oscuro ... che mi attrae nel profondo dell'anima. Lui non è cattivo, ma solo stronzo. So che la parte più bella di lui è sepolta dentro al suo cuore, e se lui non me la mostrerà io non potrò aiutarlo. Sto male a causa sua, perché lui è l'unico oltre a te che io amo e che può ferirmi. > < capisco. Bene, faremo il possibile affinché tutto vada per il verso giusto. Voglio che tu sia felice, e se tu dici che lui può farlo, allora ci credo.> Ci alziamo dal letto e scendiamo di sotto. Troviamo Maggie ancora in pigiama. < Maggie ciao. > saluto triste. Maggie si volta e arrossisce. Non si aspettava Marco. Questa visione di lei che guarda Marco con gli occhi a cuoricini mi rallegra. <Maggie > saluta Marco. Lei annuisce e va di corsa in camera a cambiarsi. Scende dopo qualche minuto < Nina, come mai sei tornata stanotte? E perché Marco è qua? > < Perché ho lasciato Alex stanotte... Avevo bisogno di mio fratello > < per quale motivo? > < è un discorso lungo ... te lo racconterò più tardi. > Dopo essermi lavata e vestita, io Marco e Maggie, andiamo a fare colazione in un bar vicino casa. Il telefono squilla in continuazione. È testardo! Sospiro....Quando non resisto più alla sua insistenza, prendo il cellulare e rispondo. < cosa vuoi? > < piccola ... > lo zittisco < non chiamarmi così, queste parole non mi fanno pensare lucidamente ... devi smetterla di incasinare tutto. Non riesco a starti dietro. Sei troppo complicato. Mi dispiace dirti questo, ma se non mi dimostri che vuoi cambiare, non possiamo stare insieme. Anche se ti amo. Tutta questa situazione mi lacera dentro. Io ho aperto un varco attraverso il muro che avevo creato per proteggermi dalle persone. L'ho aperto solo per fare passare te, e tu non riesci a fare lo stesso. Come posso andare avanti così, spiegamelo? > < ascolta quello che ho da dirti, poi, puoi anche tagliare i contatti con me ... Nina ho bisogno di dirtelo guardandoti negli occhi. Possiamo incontrarci? > Sospiro. Mi sta montando un mal di testa fortissimo. Mi massaggio una tempia. < ci vedremo quando avrò tempo. Devo chiarirmi le idee. Verrò io da te quando sarò pronta. Verro al club. > < va bene ... > riattacco. Guardo mio fratello e la mia amica, che sono seduti di fronte a me. < vuole vedermi, ha qualcosa di cui parlare. Io non ho voglia di vederlo adesso. Non sono pronta. Quando lo sarò andrò al Verdant a cercarlo. > annuiscono. Quando ci alziamo e paghiamo il conto, mi giro perché mi sento osservata. Vedo la donna che era con Alex al bar l'altro giorno. Mi guarda. Ha uno sguardo gelido. Distolgo il mio sguardo e mi dirigo verso l'uscita insieme agli altri ma prima di uscire mi avvicino a lei. < che cazzo hai da guardare così attentamente? > lei resta di sasso di fronte alla mia sfacciataggine. Ci mette un po' a rispondere. < guardo la donna, che mi ha portato via Alex. > < scusa e tu saresti? > dico ridendo sarcastica. < Rebecca, chi altri sennò? > lo sapevo che la Rebecca di cui Alex mi aveva accennato qualcosa, non mi sarebbe piaciuta. < Mi spiace deluderti, ma non ho mai sentito parlare di te > la provoco. È rossa di rabbia. < ascolta Nina, se Alex non te l'ha ancora raccontato, te lo racconto io. Lui ed io, abbiamo avuto una storia, poi è finita perché l'ho lasciato. Ma ora lo rivoglio. E non ti permetterò di portarmelo via adesso che non state più insieme.> Sapevo che Rebecca sarebbe stata un problema tra me ed Alex, sin dalla prima volta che l'ho sentita nominare. < sei troppo convinta di te stessa. È vero l'ho lasciato. Ma questo non vuol dire che tornerà da te a braccia aperte. Lui mi appartiene e io appartengo a lui. Insieme ci completiamo. Incasinati come siamo, ci completiamo a vicenda. > < vedremo chi la spunterà > mi avverte. < si vedremo >. Volto le spalle ed esco dal locale. Raggiungo Marco e Maggie. Saliamo in auto e andiamo a casa. < chi era quella? > chiede Maggie. < una ex di Alex a quanto pare. >. Il tragitto fino a casa è silenzioso. Scendo ed entro in casa, mi butto sul divano. Dovrei andare alla clinica, ma non ho voglia di lavorare. Mi immergo nei miei pensieri, e d'un tratto ricordo qualcosa che mi era sfuggito di mente riguardo Alex e me. La pillola!!! non ho più preso la pillola! Dannazione! Vado in cucina di corsa. Cerco nella mia borsa. Prendo la pillola e la ingoio d'un fiato con un sorso d'acqua. Che stupida che sono stata a dimenticarlo. Spero faccia effetto. Non voglio un bambino in questo momento. Marco si avvicina e mi guarda < ormai sarà troppo tardi per quella no? > alzo le spalle. < spero che funzioni >. Mi prendo la testa tra le mani. < Nina se per te va bene, vorrei restare qua per un paio di giorni, per essere presente quando affronterai Alex. Se ci sarò io sarai più sicura.> gli butto le braccia al collo. < ti voglio tanto bene, fratellone. Per me va bene, però l'unica stanza libera è quella di Phoebe. Sennò il divano. > < va bene il divano. > sorrido e lo bacio. Sono passati quattro giorni dall'ultima chiamata di Alex. In questi giorni ho occupato i minuti stando a lavoro o dormendo. Ho tenuto occupata la mente, con giochi di società. Ma tutte queste distrazioni non sono servite a niente. Alex è un punto fisso nella mia testa. Sono a lavoro. Mi aspetta una giornata di visite. Mentre visito gli animali, il mio umore migliora. Fare la veterinaria mi rilassa. Stare a contatto con gli animali per me è una terapia. Finito il mio turno di visite, chiudo la clinica e vado a casa. Ceno insieme a Marco e Maggie, e dopo mi vado a preparare per poter affrontare Alex. Sono quasi pronta. Devo vestirmi e truccarmi e poi posso andare ad affrontare l'uomo che amo da impazzire che sta distruggendo a poco a poco la mia vita. Alle dieci sono pronta e aspetto in salotto gli altri due. Non sono del tutto calma ma cerco di respirare regolarmente. In passato ha sempre funzionato. Mi dirigo in cucina, apro il porta bevande e tiro fuori il Jack Daniel's. Prendo dal frigo una bottiglia di Coca Cola e ne verso un pochino in un bicchiere da caffè. Mentre il Whisky lo metto dentro un bicchierino da shot. Bevo d'un fiato il Whisky e dopo butto giù anche la Coca. Scendono in gola molto velocemente. Adoro la sensazione che mi danno quando pizzicano la gola. Sono già al terzo bicchiere quando scendono Maggie e Marco. Al vederli mi agito. È ora di affrontare Alex. Arriviamo al club ed entriamo. Ci dirigiamo al solito privè e li ordiniamo i drink a Lucas. Non so se poi lui e Maggie sono usciti insieme. Non mi ha raccontato niente. Marco si guarda intorno, sta cercando Alex. < non guardarti intorno, non sai nemmeno com'è! > dico. < saprò chi è da come ti guarderà ... infatti eccolo là > indica lo spazio vicino al bancone, poco distante da noi. < bene. Vado. Tornerò appena ci saremo chiariti. Nel frattempo divertitevi. > mi alzo e mi dirigo direttamente alle scale. Passo davanti a lui senza guardarlo. Salgo le scale e mi siedo sul divano. Lui entra dopo qualche secondo, e si appoggia alla porta ... Mi guarda. Sospiro. Se tutto andrà bene stasera lui farà la sua mossa. Spero quella giusta. Scoprirà le sue carte.

Lui... la mia rovina!!!Where stories live. Discover now