8 Il primo giorno di lavoro

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Anna quella mattina si svegliò più energica che mai: sarebbe dovuta andare a scuola e poi al suo primo giorno di lavoro in assoluto di tutta la sua vita.
E poi la cosa che le aveva dato tutta questa carica era stato il bacio con Ettore.

Era così felice, che non toccò cibo a colazione e uscì da casa con un sorriso stampato in faccia senza accorgersi che si era scordata di mettere le scarpe e si era lasciata le sue pantofole pelose da casa. Quando se ne accorse tornò di nuovo a casa ridendo di se stessa e delle facce delle persone per strada che la guardavano male.

Arrivata a scuola corse da Gio e lo abbracciò, lui la guardò stranito e disse:"Ehi ehi come mai tutta questa allegria?" E rise.
"Ma niente..." Disse Anna mordendosi il labbro inferiore per non sorridere troppo.
"No dai dimmelo" disse Gio dandole un leggero pugno sulla spalla.
"Ettore mi ha baciata"
"Cosa? Era ora!!" Disse lui ridendo " da quanto sei felice fra un po' i tuoi occhi si fanno a forma di cuore"
"Ma dai" disse Anna ridendo.

Mentre si avviavano in classe incontrarono Benedetta e il suo gruppo di ochette che cercavano di farsi dei selfie mettendosi in pose a dir poco oscene. E la cosa più brutta era che per tutti i 5 anni del liceo Gio le aveva sbavato letteralmente dietro a quella, anche detta da Anna , Benedetta-la-troietta per tirare un po' su di morale Gio ogni qual volta Benedetta lo chiamava "sfigato".

Oh no sta venendo verso di noi...
Pensò Anna .

"Anna" disse Benedetta con la sua voce fastidiosa , guardandola con un sorriso falso.
"Sfigato" disse poi guardando Gio e facendo una smorfia di disapprovazione.

Quanto la odiava quando faceva così.

"Stasera organizzo una festa a casa mia ci sarai vero Anna?" Disse Benedetta marcando col tono di voce sulla parola Anna per far intendere che Giorgio non era il benvenuto.

"Mi spiace Benny ma stasera non posso." Disse Anna con un finto sorriso stampato in faccia e con un tono ironico" ma credo che Giorgio sia disponibile , vero?" Disse poi guardando Gio con uno sguardo complice.
Lui scosse la testa in segno di "Sì".

"Fantastico"disse Benedetta con un finto tono di allegria e poi, finalmente , girò i tacchi e scomparve tra la cozzaglia di liceali seguita dalla sua mandria di ochette.

*

La scuola passò velocemente ed in un batter d'occhio si fecero le 7 ed Anna doveva andare al bar per iniziare il turno.

Aveva detto a Ceci che si era trovata un lavoro e lei aveva insistito per andarla a trovare nella sua postazione dietro al bancone.

Anna prese le ultime cose e uscì di casa.

Quando arrivò al bar Michele la accolse con un caloroso abbraccio ed un enorme sorriso in faccia che passava da orecchio ad orecchio.

"Allora oggi sei di turno con Milena , la camicia del bar e il grembiule li trovi la dietro" disse Michele indicando uno stanzino vicino al suo studio. Anna lo ringraziò e si avviò al piccolo spogliatoio.

*

Mattia aveva dimenticato le sue chiavi della macchina al bar quindi dopo averle ritrovate nello studio del fratello uscì. Sentì dietro di se chiudersi rumorosamente la porta dello spogliatoio, maledisse chiunque lo avesse fatto perché quel giorno aveva un forte mal di testa, poi salutò sua sorella Milena con un bacio sulla testa e Michele con un cenno della testa ed uscì dal bar.

L'aria fresca gli riempiva i polmoni e alleviava il male alla testa.

Quella sera sarebbe dovuto andare ad una festa perché un suo amico aveva tanto insistito per invitarlo e alla fine lui aveva accettato. Non sapeva manco di chi fosse la festa gli sembrava di una certa Diletta, Giulietta, non aveva capito bene.

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