Kiss From A Rose

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A Lucrezia,

perché nonostante tutto ciò che è successo,
questa storia sarà per sempre tua.
Chiara

«Baby,
I compare you to a kiss from a rose on the grey»


Harry non ha mai avuto istinti omicidi. In realtà, non ha mai nemmeno picchiato nessuno in vita sua. Ma in quel preciso istante, compresso in una maniera illegale nella metro di Londra, vorrebbe davvero uccidere qualcuno.

Perché non basta che lui già pensi di essere un disastro completo, no; la signora grassa di fronte a lui doveva per forza rovesciargli il suo caffè Starbucks appena comprato sui pantaloni nuovi, nuovi.

La grassona deve solo ringraziare di non aver preso i suoi stivaletti YSL, altrimenti a quest'ora non ci sarebbe più nessuna vecchia signora grassa di cui parlare, sicuro.

Ma questo è il minimo, infatti dopo aver tentato di pulirsi alla bella è meglio, si è accorto che la sua camicia aveva perso due bottoni, due, e che ora i suoi tatuaggi sono più che evidenti.

Sta' calmo.

Tenta d'incoraggiarsi da solo, mentre si passa frettolosamente una mano tra i capelli e- che diavolo sta facendo? Quella mattina quando si era svegliato per andare a quel dannato colloquio, avrebbe potuto immaginare qualsiasi cosa tranne che tutto andasse storto. Certo, Harry non era famoso per la sua buona sorte, ma davvero, quello era troppo perfino per lui.

Il riccio è una di quelle persone che crede fermamente nel destino, nel fato, in Dio, o come volete chiamarlo. Per cui, sta interpretando tutti quelli come segnali e, uh, non sono affatto segnali positivi.

"Permesso" prorompe una voce dietro di lui, che si fa largo a gomitate.

"Scendo anch'io alla prossima" fa Harry, gentile, rivolgendosi ad un ragazzo vestito di tutto punto, che non sembra minimamente intaccato dalla folla ed i quaranta gradi che c'erano lì dentro.

A proposito, ma da quando a Londra fa così caldo?

"Oh, meno male. Non credo che sarei riuscito facilmente a superarti" dice il ragazzo, gentile, aggiustandosi appena la cravatta e- Dio, pensa Harry, perché lui non si è messo una cravatta? Ma quanto è inadeguato?

Tenta di abbozzare una piccola risata di circostanza, non gli piace molto che la gente gli ricordi che è pressoché un mostro gigante: ehi, ha un cuore sensibile, lui.

"Non parli molto, vero?" torna a disturbarlo la voce e Harry dovrebbe perdere la pazienza, rispondergli che non è giornata, ma lui è Harry Styles e non sa nemmeno che cosa voglia dire perdere la pazienza.

"Sono abbastanza agitato" tenta di dire sbrigativo il riccio, pregando chiunque di aiutarlo a farlo scendere velocemente da quella metro.

"Colloquio?" chiede ancora il ragazzo, e questa volta Harry non può fare a meno di voltarsi nella sua direzione con le sopracciglia inarcate e: "Hai l'adesivo della Tomlinson and Partners attaccato alla camicia" gli fa notare dolcemente lo sconosciuto e Harry si vorrebbe davvero sotterrare.

"Oh" mormora leggermente imbarazzato, "sì, vorrei tenere un colloquio come segretario dell'architetto Tomlinson" dice il riccio, sbrigativo e, alleluja, le porte della metro finalmente si aprono e lui può sgusciare via.

Ma il ragazzo dietro di lui, che nonostante tutto Harry deve ammettere non è niente male, sembra non voler mollarlo.

"Ma pensa, sto andando anch'io lì" a quel punto il riccio sposta nuovamente tutta la sua attenzione sul tizio, capendo nuovamente di star commettendo un errore ad andare lì perché insomma, come può pretendere di competere con un ragazzo che sembra nato per quel lavoro?

Kiss From A RoseTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang