.Incipit 5

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Dal giorno della cena a casa di Gabriele trascorsero alcuni giorni durante i quali i quattro amici si videro con grande frequenza. Grazia e Alice non sapevano per quanto tempo Gabriele sarebbe rimasto, né il motivo per cui aveva fatto ritorno dopo così tanto tempo di assenza. L'amico aveva però espresso il desiderio di trascorrere quanto più tempo possibile con le due ragazze e loro avevano cercato di accontentarlo.

Sebbene Grazia non provasse un così tale entusiasmo nel riavere l'ex medico nella sua vita, non se la sentì di rifiutare questa richiesta. Probabilmente, si disse, Gabriele e Giulio sarebbero rimasti ancora pochi giorni per cui a lei non restava che stringere i denti e mordersi la lingua ogni qualvolta si ritrovava di fronte quel bel e sfrontato muso di Gabriele.

Avevano pranzato insieme svariate volte in quei giorni, e se non era il pranzo allora era la cena. Gabriele sembrava voler approfittare di ogni istante libero delle ragazze per stare insieme, e ciò se da un lato le rendeva felice dall'altro la cosa stava diventando quasi opprimente.

Come accadeva quasi ogni sera, Grazia e Alice vennero invitate da Gabriele e Giulio a trascorrere una serata insieme. In un piccolo paesino lì vicino si stava festeggiando una festa patronale, quindi le strade erano gremite di persone che ridevano e chiacchieravano rumorosamente. Ai lati delle strade sostavano numerosi banchi stracolmi di ogni sorta di caramelle e dolci in quantità; c'era chi vendeva zucchero filato e chi borse ed orologi di dubbi provenienza e qualità. Nella piazza principale, accanto ad una adornata fontana, troneggiava un grande palco sul quale si stava esibendo un'esordiente band locale. I quattro amici passeggiarono tra la numerosissima folla, rimasero ad ascoltare i cinque giovani ragazzi sul palco, finché decisero di averne abbastanza.

Giulio allora propose di raggiungere il piccolo parco divertimenti che era stato allestito qualche strada più avanti, in un grande parcheggio. Alice accolse la proposta con grande entusiasmo, adorava le giostre. Grazia, al contrario, non ne era molto amante ma decise lo stesso di accontentare la sua amica e di non fare la pecora nera del gruppo.

Percorrendo la strada, Alice si intrattenne a chiacchierare fittamente con Giulio. Da quando erano arrivati, Alice aveva scoperto di avere grande affinità con quel giovanotto. Probabilmente perché entrambi erano un po' svitati ed infantili, ma la sua compagnia era davvero piacevole per la ragazza.

Grazia si trovò invece a camminare di fianco a Gabriele. Per buona parte del tragitto non aprì bocca e avrebbe continuato così se non avesse notato qualcosa, all'altro lato della strada, che la turbò profondamente.

«Oh merda!- esclamò facendo corrugare la fronte a Gabriele –Non voltarti.» gli ordinò.

L'uomo sgranò gli occhi e alzò un sopracciglio in un'espressione di confusione. «Che hai visto?»

Grazia fece per aprir bocca, ma venne bruscamente interrotta da una giovane donna che si avvicinò al gruppo.

«Non ci credo!- squittì, con velata indignazione, Lucrezia –Gabriele.»

«Lucrezia!» la salutò lui freddamente.

La bionda lanciò un'occhiata di indignazione mista ad irritazione dapprima a Grazia, che imperturbabile restava di fianco al bel moro, e poi sulla piccola Alice. «Dove sei stato tutto questo tempo?- chiese, ignorando del tutto la presenza degli altri tre –Avevo capito ti fossi dato alla latitanza.» cercò maldestramente di ironizzare.

Le due amiche dietro di lei risero a quella battuta di scarsa ironia.

«Affatto. Mi sono trasferito in Puglia, sono tornato solo per alcune settimane.»

Lucrezia inclinò la testa di lato in un'espressione di sorpresa. «Puglia? Hai avuto una promozione?»

Gabriele alzò gli occhi al cielo, sbuffando. Era evidente che non amava parlare dell'argomento, men che meno con la sua ex.

Like a Book on a Shelf (The wattpad writers games)Where stories live. Discover now