Capitolo 16.

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Lali's pov.
Lali, svegliati, dobbiamo andare a scuola.
Mi sveglio e noto che sono in un letto, ma non è il mio letto. Mi giro intorno, sono in una stanza d' ospedale, ma se sto bene, perché sono qui?
Mi ricordo di Peter.
Dov'è?! Urlo a Euge.

È di la. Potrai tornare a vederlo dopo, dai andiamo.

No, io resto qui, resto con lui. Devo sapere come sta, tutto.
Vai tu Euge.

Ma Lali...

Niente ma, lui ha bisogno di me, e io di lui. Ti prego Euge.

Ok. Sospira e poi mi lancia una busta.
Li ci sono dei vestiti puliti. Ci vediamo dopo. Dice Euge dandomi un bacio sulla guancia. Ciao China. La abbraccio e va via. Mi vesto velocemente, raccolgo i vestiti in una crocchia e prendo la mia roba. Esco dalla stanza e corro verso la segreteria.
Peter Lanzani. Dico sbattendo le mani sul tavolo.
Stanza 209.

Grazie. Corro verso la stanza e appena arrivo, un medico esce da li dentro.
Mi scusi, come sta Peter?

La notte è stata molto brusca, ma è fuori pericolo. Ora è sveglio. Le consiglierei di chiamare una certa Lali, mi ha chiesto mille volte di lei.

Sono io. Posso entrare?

Si. Il medico va via. Io piano apro la porta ed entro. Lui è li, disteso su quel letto con le bende sui capelli, i lividi in faccia, insomma una visione di Peter orribbile.
Ehi. Dico avvicinandomi piano.

Lali scusami, ti prego io... dice cercando di alzarsi.
Piano, ti fai male cosi. Lo aiuto ad alzare il busto, e poi gli metto i cuscini sotto.
Cos' è successo?

Benjamim.

Vuoi parlarne? Annuisce.

Mi ha inviato un messaggio con un luogo e un ora. Alle 23 ero al parco indicato, sapevo che era lui. Con lui c'erano i suoi amichetti, mi hanno iniziato a picchiare, poi mi hanno sparato, e in qualche modo sono arrivato a casa tua. E tu mi hai salvato.

Mi dispiace. Dico stringendogli la mano.
Grazie. Davvero grazie di tutto, mi avresti dovuto lasciar morire.

E tenere un morto sulla coscienza? No, meglio cosi. E poi tu hai fatto solo una stupida scommessa, nulla di che.

No, io ti ho ferito, e lo so. Mi dispiace, non volevo. Ti giuro che non volevo ferirti.

Peter, non giustificarti perché era quello il tuo intento.

Si, ma all' inizio. Dopo, non lo so, qualcosa è andato male. Non è andata come avrei voluto.
Lo guardo con aria interrogativa.
Io mi sono affezionato troppo a te, non volevo più portarti a letto, non volevo più ferirti. Volevo dirti tutto, e mi dispiace che sei venuta a saperlo cosi. Lo so, so un idiota, un emerito idiota.

Peter' s pov.

Menomale che lo ammetti. Dice ridendo.
In questi giorni ho pensato a una cosa.

Cosa?

Ho cambiato teoria: l' amore esiste.

Ohhh, Lanzani innamorato! Dice ridendo.

Dai! Non scherzare! Dico nascondendo la testa sotto un cuscino.
È una cosa seria?

Si.
Alzo il cuscino e la guardo, ha un sopracciglio alzato, e mi guarda stupita.
Peter, ma non è che hai preso troppe botte in testa?

Ahahaha, spiritosa. Sono serio!

Oh. Dice, il suo sguardo si rattrista.

Mi consigli una cosa?

Cosa?

Come devo fare con lei?

Dipende da com' è lei.

Lei è bellissima, mora, occhioni marroni, labbra carnose, è una ballerina bravissima. Dico accarezzandole i capelli.
Ed è la ragazza che mi ha travolto la vita, che mi ha fatto amare per la prima volta.

È speciale allora.

Si, ma c'è un problema.

È fidanzata?

No. Sospiro. Ho fatto una scommessa su di lei, e lei non vuole parlarmi anche se mi ha appena salvato la vita.
Mi guarda.
Peter...

Si, hai capito benissimo. Io mi sono innamorato di te, come Romeo di Giulietta, come Dante di Beatrice. Anzi no, io non sono come loro, ma so solo che ti amo, e che non voglio che la nostra storia finisca come la loro. Io ti amo Lali.
Lei mi si avvicina e ci baciamo, un bacio vero.
Dopo poco ci stacchiamo.
Certo che non potevamo scegliere location migliore. Dico ridendo.
Ah, perché se guarda come siamo conciati. Continua ridendo.
Un secondo, Mariana Esposito, non mi hai dato una risposta!

E ce è anche bisogno?! Si, si ti amo. Ti amo e ti amo. Dice dandomi dei baci a stampo.
Ma non dovresti essere a scuola?

E ti lasciavo solo?

Ti amo. Dico baciandola.
Lei si accoccola vicino a me e rimaniamo cosi per tutto il giorno. Finalmente è mia.
Vedi avevo ragione!
Si scusa, scusa per non averti ascoltato e per averti chiamato in mille modi.
Ma è stato difficile ammettere che l' amore esiste e che io amo Lali.
Tanto difficile, ma è stata la cosa più bella del mondo ammetterlo.
Grazie subconscio.
Di nulla Peter, credo che per un po non ti servirò, mi farò vivo io. Alla prossima.
Ciao. Continuo ad accarezzare i suoi capelli e a morderle le labbra. E pensare che fino a un giorno fa, ero ad ubriacarmi per essermi pentito di averla fatta soffrire. E ora sono qui con lei, che è il mio motivo di felicità. Il mio cielo salvatore.

BoomWhere stories live. Discover now