CAPITOLO 1

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Il sole illuminava gran parte delle strade, gli uccellini volavano, i cani passeggiavano accompagnati dai padroni per la consueta passeggiata mattutina e io dormivo. Stavo sognando di volare, di scappare dalla vita di tutti i giorni per viaggiare in lungo e in largo per tutto il mondo.

A rovinare la mia discesa verso le Hawaii fu mia madre, che accortasi che ero ancora a letto, iniziò a gridare a squarciagola il mio nome, per farsi sentire fino al piano di sopra.

Aprii gli occhi e saltai velocemente giù dal letto per poi afferrare dei vestiti dall'armadio. Il ripiano in basso conteneva quelli che non erano ancora abbastanza sporchi da essere lavati e perciò perfetti per creare un outfit veloce. Non che avessi una vasta gamma di vestiti, in fondo indossavo sempre un paio di leggins o dei jeans abbinati ad una t-shirt con sopra una felpa di mio fratello. Adoravo indossare i suoi vestiti, erano così larghi che potevo navigarci dentro.

"Rachel muoviti, sei in ritardo per la scuola!"

Dopo l'ennesimo richiamo scesi in cucina e addentai una fetta biscottata, prendendo con la mano libera lo zaino appoggiato alla parete dalla sera prima.

"Devi imparare a scendere prima, non puoi prepararti ogni giorno di fretta e furia."

Annuii con la testa e andai un secondo in bagno, correndo poi fuori di casa, ricordandomi solo a metà strada di non aver nemmeno avuto il tempo di truccarmi o pettinarmi i capelli.

Passai la mano tra i miei ricci, cercando di riordinarli almeno un po' e dopo poco vi rinunciai, concentrandomi solamente sul camminare velocemente per non perdere l'autobus.

Intorno a me non c'era nessun altro, e questo mi stupii visto che di solito trovavo sempre mio fratello. Evidentemente Mike era riuscito a prendere il corriere prima, arrivando così in anticipo, cosa che io non ero mai riuscita a fare.

Arrivata alla fermata mi sedetti sulla panchina e mi voltai a sinistra in attesa di veder comparire l'autobus che sarebbe dovuto arrivare a momenti.

Sentii dei passi dietro di me e, proprio mentre stava arrivando il fantastico mezzo che ogni giorno mi portava controvoglia a scuola, vidi comparire Connor alla mia destra.

"Anche te in ritardo oggi, eh?" chiesi accennando un sorriso, cercando di attaccare bottone con lui. Da piccoli eravamo migliori amici ma le scuole superiori l'avevano cambiato in peggio, rendendolo un adolescente frivolo e snob, che preferiva evitarmi piuttosto che mostrare agli altri che frequentava una ragazza come me, considerata una sfigata.

"Almeno io sono riuscito a prepararmi, al contrario tuo." disse a bassa voce con un sorrisetto dipinto sul volto, non lasciandomi neanche il tempo di rispondere visto che salì velocemente sul bus, sorpassandomi.

Restai qualche istante a guardarlo e poi mi aggrappai ad un palo, mettendo le cuffiette nelle orecchie e concentrandomi solamente sulla musica, la mia unica salvezza in certi momenti.

Connor sedette sull'ultima fila accanto a Luke, che secondo i pettegolezzi era il suo migliore amico, nonché il ragazzo più popolare del quarto anno. Purtroppo per tutte le ragazze che gli andavano dietro, era già fidanzato e sembrava persino una relazione seria quella che aveva con Stephanie.

Odiavo prendere l'autobus con loro, perché ogni volta che salivo mi sentivo osservata da tutte le ragazze che stavano attorno a Connor solo perché ero la sua vicina.

La sorte aveva voluto che tra le mie amiche fossi l'unica a percorrere questo tragitto per scuola, quindi ogni giorno finivo per restarmene da sola per tutta la durata del viaggio.

Dopo alcune fermate l'autobus iniziò a riempirsi e finii per restare in piedi davanti alla porta, schiacciata da altri studenti che come me si isolavano con la musica. Venni spinta da una ragazza che doveva scendere e, senza nemmeno accorgersene, le si impigliò il maglione alle mie cuffiette.

Il Mio Sogno Sei TuDonde viven las historias. Descúbrelo ahora