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Alzo la testa di scatto e provo ad asciugarmi le lacrime, senza successo.

Non riesco a dire una parola, e sono abbastanza certa di avere un sorriso da ebete in viso, ma andiamo, chi non l'avrebbe?

Mi giro verso Calum che ci sta sorridendo e, dopo aver salutato Sammy, ci lascia soli.

"Io... Non so cosa dire. È il più bel regalo di Natale" lo abbraccio senza smettere di piangere.

Mi stringe più forte di quanto mi aspettassi riuscisse a fare.

"Mamma dov'è?" chiede accorgendosi della sua mancanza.
"Stamattina non c'era, credo sia al posto di papà" rispondo io.

Papà era un poliziotto, è stato ucciso mentre era in servizio il giorno della Vigilia di Natale.
Ogni anno mamma va nel luogo del loro primo appuntamento tra il 24 e il 25.

"Sammy io e Calum torniamo più tardi, tu... Okay stavo seriamente per dire riposati" dico ridendo seguita da lui che aggiunge
"Okay sono abbastanza riposato Liz"

*

"Cazzo!" urlo improvvisamente mentre stiamo tornando a casa perchè sento qualcosa.
È più o meno il mio sesto senso sentire il sangue scendere. Già, inquietante lo so.

Calum e una vecchietta per strada mi guardando un po' male.

La vecchietta si allontana in fretta con il suo cagnolino tremante.

"Dobbiamo correre a casa" dico accellerando il passo.

Non sono sicura che Calum abbia capito, ma spero che si sbrighi.

Dopo qualche minuti siamo arrivati e io ovviamente non trovo le chiavi. Ma per tutti gli unicorni del santo cielo.

*

Sto bene e, sì, sono viva.
Complimenti Elizabeth.

Sono in bagno da più o meno dieci minuti perchè non ho voglia di alzarmi.
Sento bussare alla porta. Uff.

"Si?" urlo cercando di farmi sentire
"Ci sei morta lì dentro?" urla a sua volta Calum.

Idea.

Mi alzo in fretta e mi sistemo un secondo, apro la porta e sorrido.
"Mettiti dei vestiti che puoi sporcare e lavati che puzzi perché ci ho trovato cosa faremo questo pomeriggio. Biscotti."

Twitter; C. H.Where stories live. Discover now