"Primo contatto"

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Percorre la strada quando vede il moretto schiacciato al muro da una figura che non appena si avvicina constata essere un ragazzo.
Spegne il motore, scendendo dall'abitacolo e avvicinandosi ai due
"Beh, che succede qui?" chiede fissando i giovani con occhi ridotti a due fessure
"Drake!" esulta il moretto che subito cerca di divincolarsi dalla stretta dell'altro ma invano
"E questo chi é?" chiede in tono acido il giovane guardando il tatuatore con la coda dell'occhio che non risponde ma semplicemente si limita ad appoggiare una mano sopra la sua spalla
"Ti conviene lasciarlo..." sibila tra i denti fissando il ragazzo minaccioso
"Perché, se no?!" commenta il giovane con un sorrisetto beffardo sul viso , alza un sopracciglio e senza pensarci su tira un destro al ragazzo che finisce a terra con il labbro insanguinato per poi correre via
"Forza andiamo!" dice prendendo il moretto per il polso che non oppone resistenza e si lascia guidare fino alla sua auto.
Rimangono in silenzio per qualche secondo il tempo necessario per accendersi una sigaretta e calmare i nervi
"Allora vuoi spiegarmi che ci facevi in giro a quest'ora?" chiede mentre rilascia del fumo grigiastro
"Ovviamente non sono affari tuoi!" risponde il moretto facendolo innervosire ancora di più.
Lo guarda inarcando, inconsciamente, un sopracciglio "devo proprio disciplinarlo!" pensa mentre aspira ancora una volta dalla sigaretta
"Mph... non sono mai affari miei, però caso strano mi trovo sempre a tirarti fuori dai guai!" commenta mentre quello arrossisce
"E poi chi é che stava urlando il mio nome poco fa?" lo prende in giro il tatuatore e sorride nel vederlo sbuffare e arrossire 
"Riportami a casa!" ordina con le braccia incrociate al petto e il visino imbronciato
"Potresti essere un po' più gentile, non credi..." dice cingendogli la vita e avvicinandolo al suo viso mentre il moretto arrossisce violentemente "P-perfavore..." balbetta imbarazzato suscitando il sorriso di quello che lo guarda intensamente soffermandosi su ogni minimo particolare del viso, dalla forma degli occhi e dal loro colore brillante, dalle lunga ciglia, al naso piccolo e a patata, alle labbra carnose e rosa
"Ora ragioniamo..." afferma liberandolo dalla sua stretta.
Salgono in auto rimanendo in silenzio fino a quando raggiungono la casa del moretto dopo le sue indicazioni, "lo sapevo che era un figlio di papà!" pensa mentre fissa la villa
"Bene, siamo arrivati"
"G-grazie..."
"Hai da dire solo questo?"
"Cosa? Perché cos'altro dovrei dirti..."
"Non cosa potresti dirmi, ma cosa potresti darmi..." lo fissa malizioso il tatuatore osservandolo che arrossisce
"Scusa? Io non ti darò proprio niente e poi...co...cosa vorresti..." dice terminando la frase in un sussurro
"Mph...per questa volta mi accontento anche solo di un bacio..." continua malizioso mentre quello avvampa sempre di più
"Che-che dici! Piantala...perché mai io dovrei...insomma..." non fa in tempo a terminare la frase che si avventa sulle sue labbra, gliele fa schiudere introducendo la lingua e giocando con quella del ragazzino, esplora la sua cavità orale mentre il suo profumo di cannella stordisce le sue nari.
Un contatto breve ma intenso, il tatuatore si stacca dalle labbra gonfie,rosse e lucide del morettino che rosso in volto cerca di riprendere aria
"Niente male" commenta strizzando l'occhiolino al ragazzo
"Ti-ti odio!" dice per poi scendere dall'auto e dirigersi verso la villa.
Lo vede entrare dentro casa e poi mette in moto, sorridendo tra se e se  a ripensare alla reazione del giovane.
Arriva a casa esausto e con ancora in bocca il sapore del moro.
Lo ha fatto, lo ha baciato,non ha saputo resistere a quella visione ma trattenersi é stata dura.
La sua espressione mezza sorpresa, mezza imbarazzata e mezza arrabbiata era favolosa, tenera e allo stesso tempo buffa.
"Ma perché lo hai fatto Drake? Solo per capriccio o c'é qualcosa di più sotto... No, no, solo perché é maledettamente bello e le sue labbra sembravano chiamarmi, non c'é niente di più, io non... non posso, non dopo Eric... no, no e poi no!" pensa mentre nel letto continua a rigirarsi non trovando pace "cazzo Drake era solo un bacio, piantala! Non vuol dire che se lo hai baciato ti piace! Smettila!" cerca di auto-convincersi ma dentro di se, sa che quel ragazzino sta diventando qualcosa di più semplicemente, la parte più razionale di lui non vuole ammetterlo.
Forse, é presto.





Tonight i'm loving you Where stories live. Discover now