Parte quinta

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Harry sbadiglia sonoramente e si appoggia contro il muro pieno di ragnatele, attento a non far sbilanciare il carico di vestiti impacchettati che ha in mano, anche perché sua madre lo ucciderebbe di sicuro, se li facesse cadere sul pavimento sporco e lercio del corridoio che conduce alle cantine condominiali.

Harry, sinceramente, non riesce a capire perché sua madre si sia dimenticata di portare il pacco dei vestiti invernali giù, soprattutto adesso che sono ad inizio agosto---e, sono passati un po' di mesi dall'ultima volta in cui gli è servito indossare un maglione di lana.

Bah, che gente, questo condominio cambia decisamente le persone perché poi -da quando in qua si mettono i vestiti in cantina?- ma per fortuna Harry ha smesso di farsele le domande, altrimenti sarebbe rinchiuso già da un po' di anni in un manicomio per disturbati mentali.

Fa un sorrisetto e riprende a camminare, ignorando le braccia che quasi urlano di dolore per il peso del pacco e cercando di stare attento a non cadere, perché già non ha tutto questo grande senso dell'equilibrio poi ci manca pure che si sfracelli rovinosamente per terra.

Come dice Liam ogni volta che non c'è Louis nei paraggi "Hazza, guarda che non c'è nessun prode Tomlinson a salvarti la vita se cadi, questa volta!" e tutto perché tre giorni prima ha perso l'equilibrio di fronte a Louis e quest'ultimo l'ha preso al volo e poi l'ha baciato ripetutamente sulla bocca sussurrandogli qualcosa (Harry non ha capito benissimo, era troppo preso a farsi baciare) come "Smettila di cadere ovunque mio raggio di sole, ho paura che ti fai male."

E niente, Harry ha totalmente perso la testa per Louis. Nel senso, è cotto ai livelli massimi, la sola sua presenza gli fa battere il cuore violentemente e deve darsi parecchi schiaffi mentali per smetterla di fissarlo con un'espressione da pesce lesso, anche perché se Louis se ne accorgesse inizierebbe a prenderlo in giro fino alla fine dei suoi giorni.

Ma Harry pensa che se ne sia accorto, visto che si scuote i capelli sempre quando è davanti a lui oppure agita il suo posteriore in un modo un po' troppo evidente ma---chi si lamenta? Ad Harry piace molto la visuale del sedere di Louis Tomlinson, grazie tante.

Il batterista si tira su il pacco di vestiti, visto che gli sta scivolando dalle braccia in maniera abbastanza preoccupante e si ferma davanti alla sua cantina, cercando di tastare con mano il buco della serratura, visto che deve aprirlo con una forcina (hanno perso le chiavi anni fa) ma è decisamente un'operazione complicata.

Harry sospira e cerca d'infilarsi il pacco dei vestiti tra le gambe, e non può far a meno di pensare che avrebbe dovuto decisamente portarsi dietro Louis. Anche se forse non sarebbe stata una buonissima idea, visto che da quando l'ha portato a farsi un giro in macchina di notte, giorni prima, vivono quasi letteralmente in simbiosi.

Il riccio raccoglie tutte le sue abilità per evitare di sospirare come una ragazzina innamorata, visto che la situazione si sta facendo decisamente imbarazzante (quella mattina Louis gli ha lasciato un fiore davanti alla porta di casa con attaccato un bigliettino con scritto - Vorrei poter vedere quanto sei bello quando dormi, raggio di sole- e niente, Harry è quasi svenuto) e estrae la forcina dalla tasca dei jeans, iniziando ad infilarla nella serratura con un sospirone scocciato.

Andrebbe tutto bene se-ma è una sua impressione o ci sono delle voci che provengono dalla sua cantina? Harry aggrotta le sopracciglia e appoggia l'orecchio e le mani contro la porta, mordendosi il labbro con aria nervosa.

Sono dei ladri, né è sicuro, finalmente sono riusciti ad entrare nel One Direction e li deruberanno tutti, nessuno escluso. Harry si da il solto schiaffo mentale, perché non è possibile che deve pensare sempre cose così drastiche e cerca di spiaccicarsi ancora di più alla porta, visto che non è che si senta molto.

Moonlight Drive || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now