Complicazioni...

7.5K 379 0
                                    

P.O.V Hunter

Sapevo che dovevo stare zitto. Perché non ho tenuto la bocca chiusa maledizione?!

Potevamo passare una bella serata solo io e lei! Invece no!

Ho avuto la brillante idea di tirare fuori l'argomento "mettere su famiglia".

Avevo preparato cosa dirle, come dirglielo, come tirare fuori l'argomento. Ma cazzo ormai sono passati due mesi da quando abitiamo insieme. Sulla questione "matrimonio" non ho intenzione di ribattere perché sono altrettanto d'accordo con lei. Ma non credo di poter far finta di volere figli da lei.

Un figlio è il legame più forte e duraturo con una persona e voglio che sia lo stesso fra me e Jade.

Non so bene cosa la spaventa, ma posso immaginarlo. Oggi però non era programmato che ne avremmo parlato.

Anche perché è andata abbastanza male e il suo silenzio e la scarsità di parole non hanno aiutato.

Per non far continuare quella conversazione catastrofica mi sono rintanato in camera aspettando che lei mi raggiunga.

Passa solo qualche minuto quando anche lei decide di venire sotto le coperte.

Ci ignoriamo a vicenda. La tensione si potrebbe tagliare con un coltellino.

Ho una voglia matta di toccarla e di stringerla a me, ma oggi direi che non è serata.

Ho intenzione di riparlarne più avanti, magari quando avremo conferma che il prestito per il Tattoo sarà accettato.

Non mi darò per vinto fin quando non mi urlerà in faccia che non vuole un figlio da me!

Perché in certo senso e come se me lo sentissi che lo desidera, ha solo paura di non essere all'altezza.

Sento il suo respiro rumoroso dall'altra parte del materasso. So che è sveglia e che sta piangendo, ma non me la sento di parlarle.

La lascio riflettere su questa piccola discussione.

Dopo quel che sembra un eternità mi arrendo al fatto che il sonno non vuole arrivare. Innervosito mi alzo a sedere poggiando la schiena alla spalliera del letto.

-Non riesci a dormire?- La sua voce mi fa rinascere. Pensavo che ormai dormisse. Mi da ancora le spalle quindi non posso vederla in faccia, ma si può percepire che ha la voce incrinata.

A quanto pare la nostra chiacchierata la scossa quanto me da non farla dormire.

-No. Tu?-

-No...-

La sua voce è quasi un sussurro sforzato, come se le mancasse la voce. Non volevo abbatterla in questo modo, ma prima o poi sarebbe arrivato il momento.

-Come te lo immagini tuo figlio?- La sua domanda mi lascia un po sorpreso. Pensavo volesse chiudere il discorso stasera.

Penso bene a cosa risponderle, anche se non c'è ne bisogno. Non immagina le volte che ho sognato il giorno che saremmo diventati genitori.

-Vorrei una femminuccia, quindi la immagino coi tuoi stessi occhi e la tua testardaggine. Dolce e misteriosa come te e scontrosa allo stesso tempo. Magari sicura di se e vanitosa come il sotto scritto.- Riesco a strapparle una piccola risatina per la mia modestia, poi continuo.

-Immagino come farà la lecchina quando vorrà andare a ballare ma noi non saremo d'accordo. Quando ci chiederà di fare un piercing o un tatuaggio. Oppure quando porterà a casa il suo primo ragazzo e io morirò di gelosia sapendo di non essere più il suo unico uomo nella sua vita. Poi però mi ricorderò della mia bellissima ragazza che mi ha permesso di veder nascere e poi crescere una creatura spettacolare proprio come me e te. Saresti una mamma perfetta Jade, non dubitare di questo.-

Il materasso sotto di me si muove. Anche lei si è messa a sedere ora.

-Non riesco a non dubitarne. Ho paura...- Ammette finalmente.

-Piccola perché? Cosa ti fa credere che crescerà male o che non riceverà l'amore e tutto il bene che si merita?! Ci sono i tuoi genitori che ci daranno sicuramente una mano, poi Zoe, i ragazzi...-

-I miei non possono aiutarci! Loro non hanno saputo fare i genitori, solo ora si stanno comportando come tale. Solo ora hanno conosciuto meglio la loro figlia ventenne. Zoe e i ragazzi non possono aiutarci! Loro non hanno figli, cazzo! L'unica cosa che possono fare e dare affetto. Punto. Ma non saranno mai in grado di aiutarci. Per di più noi non abbiamo la minima idea di come si faccia i genitori.-

-Si può sempre imparare. Tutti hanno avuto difficoltà col primo figlio. Non hanno dato a nessuno il libretto delle istruzioni Jade.-

Sta ragionando sulla situazione, ma non riesce a vedere un solo lato positivo. Per lei è sempre tutto nero.

-Hunter non ti sto dicendo che sicuramente non vorrò mai un figlio da te, solo che ora non me la sento. Ho appena cominciato a godermi la mia vita quasi tranquilla, non ho intenzione di complicarmela così presto. Ho bisogno di tempo per riflettere. Ora ti prego rimandiamo la discussione dopo l'apertura del Tattoes, abbracciami e dormiamo.- Chiede esasperata.

Non posso fare altro che annuire rassegnato. Ma il fatto che abbia tirato fuori lei il discorso nella stessa serata mi da qualche speranza. Non ha detto di si...ma neanche di no. Meglio essere ottimisti.

Sul fatto di riprendere la questione dopo l'apertura del negozio non potrei essere più d'accordo. Così avremo più tempo per organizzarci e riflettere.

Mi rimetto sotto le coperte e mi affianco a lei. In queste ultime ore mi è sembrata così lontana da sentirne la mancanza anche se a pochi centimetri di distanza da me. Avevo bisogno di un minimo contatto con lei. La stingo forte a me facendo aderire perfettamente la sua schiena al mio petto, come piace a lei.

-Ti amo da morire- Le sussurro prima di darle la buonanotte.

-Ti amo anche io-

Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora