Capitolo 10

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"Desidera qualcosa da bere, signore?"


La voce della hostess mi riporta al presente, lontano dai miei pensieri, lontano da Roxy.

Distolgo lo sguardo dal finestrino dell'aereo sui cui sono salito solo tre ore fa, e lo poso sulla signorina bionda dal viso delicato che mi guarda, impaziente di una mia risposta. Con voce debole e distratta, annuisco. "Emh.. sì, grazie." Lei sorride e mi porge un vassoio con un calice colmo di quello che mi sembra champagne.

"Ecco a lei. Vuole che le lasci qui la bottiglia o...?" "La lasci pure qui." Rispondo subito. Magari un po' di alcol mi farà passare la voglia della coca e allontanerà tutta l'ansia e lo stress che mi pervadono il corpo da capo a piedi.

L'hostess sorride ancora e posa la bottiglia di vetro sul tavolino di fianco a me, sopra il vassoio d'argento. "Di qualunque cosa ha bisogno.... Mi chiami pure. Io sono qui di fianco." Dice con uno sguardo vagamente malizioso, poi indica il fondo del corridoio e mi fa l'occhiolino.

Sospiro e la ignoro, buttandomi sull'alcol prima ancora che senta il suo sbuffo di protesta e i suoi passi allontanarsi.

Finisco il primo calice, subito lo riempio di nuovo e tracanno giù mezzo bicchiere. 

E' incredibile, tutto quello che mi sta succedendo. Roxy... lui mi ha accompagnato all'aereoporto qualche ora fa. Mi ha fissato dritto dritto negli occhi, uno sguardo perfettamente composto. Ma le mani gli tremavano, mentre mi guardava afferrare i miei bagagli e il resto della roba da dietro.

Sono uscito dall'abitacolo, poi mi sono affacciato al finestrino. "Stammi bene, Roxy... e... mi dispiace." Ho sussurrato, la mia voce era quasi inudibile dal tanto che era debole e bassa. All'improvviso siamo diventati due estranei, la nostra amicizia e il nostro legame rovinati dalla confessione che mi ha fatto la sera prima.

E io lo odio, lo odio profondamente, per questo. Mi ha ferito, ci ha ferito e ci ha separati.

"Sai già che è una missione suicida la tua, vero, Damon?" Aveva chiesto, con la voce bassa ma rabbiosa. Avevo sospirato e poi mi ero tirato su, le valigie strette nei miei pugni dalle nocche bianche. "Lo so." Ho semplicemente ribattuto con voce dura. "Ed è questo che vuoi?"

"." Ho risposto ancora. Lui ha inspirato di scatto e non appena mi sono girato per andarmene, ho udito il suo pugno schiantarsi contro il volante della sua macchina violentemente, poi l'auto è sfrecciata via alle mie spalle in meno di un nanosecondo.


Ma ora non voglio pensare a lui.

Sto per incontrare Lei. Mia sorella.

Ma per me non è mai stata una sorella. 

Mi sono innamorato di lei.

All'inizio volevo solo vendicarmi, non capivo, ma ora ho compreso finalmente. Non sapevo cosa fosse l'amore prima di lei. Non sapevo cosa volesse dire sentirsi amati e amare qualcuno, finchè lei non mi ha portato nel suo mondo, mi ha cambiato e mi ha aiutato. Sarà l'ultima volta che la vedrò probabilmente, ma non importa.

Perchè dopo tutto quello che le ho fatto, so che mi farò perdonare, lei mi perdonerà. Ne sono certo.

Farò qualcosa che le farà capire quanto io sia pentito di averle rovinato la vita.

Le farà capire... quanto io la amo e cosa sono disposto a fare per lei: tutto, ogni cosa.


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Senza Cuore - La FineWhere stories live. Discover now