Complotti

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Quando la vita, o karma, o sfiga, o come vogliate chiamarla, si mette in mezzo allo svolgersi tranquillo della tua vita è davvero una rottura di zebedei.

Zayn aveva lasciato Perrie, non ne conosceva bene il motivo, e si era tinto i capelli di un bianco platino sulle punte.

Liam aveva, come sempre, consolato l'amico come farebbe un padre. Non c'è bisogno di dire che Zayn l'aveva guardato male e gli aveva intimato di tenere il suo ottimismo lontano dalla sua splendida figura.

Poi sorprendendo tutti il dolce e cuccioloso Liam, si era fatto due tatuaggi nuovi sul braccio insieme alle cinque frecce che andavano in una sola direzione.

Sophia si era convinta di non voler più vivere la sua triste vita da universitaria e aveva lasciato, e già è una cosa da pazzi, un pezzo di gnocco, maturato abbastanza bene da quando aveva una cascata di capelli bruni in testa che sembrava un barboncino, come quel muscoloso e sexy Payne, per andarsene all'avventura in qualche posto sperduto.

Fu così che i suoi due migliori amici tornarono sulla piazza, per la gioia di migliaia di vagine.

Normalmente Louis avrebbe fatto in modo che i due si trovassero nudi in una stanza a cui casualmente si chiudeva la porta a chiave.

Il suo gay-radar non aveva mai accettato il fatto che i 23 centimetri di pene-Payne non avessero profanato il tempio sacro nascosto tra le natiche tonde di Zayn Malik.

Ma, ovviamente, Louis non era in pieno possesso delle sue facoltà mentali.

Erano esattamente cinque giorni che non sentiva il suo Adone-sono-un-Dominatore Styles.

Harry era sparito dopo quello che era successo in quel club per pervertiti con frusta.

Il suo orgoglio ruggiva dentro la cassa toracica, bloccandogli le mani ogni volta che prendeva il cellulare in mano, impedendogli di cercarlo in qualche modo.

Il cervello era d'accordo con la bestia che si era impossessata del suo cuore e anche del suo stomaco, che non stava affatto bene, tanto che tirava e si contorceva.

Il cuore invece, sventolava la bandiera bianca, con un vessillo della pace stampato sopra, urlava che non ce l'avrebbe fatta a sopportare di stragli lontano.

Il Louis Junior che albergava nelle mutande, il suo buchetto e i suoi ormoni erano d'accordo con lui.

Una persona normale sarebbe partita con l'elencare come Harry gli fosse entrato sotto la pelle, diventato l'aria che respirava, il sangue che gli pompava dentro.

Ma ripeto, Louis non era mai stato, normale.

Tutto ciò che sentiva era la morsa dello stomaco che lo stringeva, lo faceva agonizzare, contorcere e mancare il respiro.

La bocca asciutta quasi, la gola chiusa e arida, respirava flebilmente, i polmoni stavano battendo in ritirata.

Gli occhi erano l'unica parte umida, inumidivano anche le guancie e qualche volta sentiva il sapore salato delle sue lacrime.

Eppure, odiava quando qualcuno gli elencava come fosse stato male per amore, odiava tremendamente tutti i cliché riguardo all'amore.

Amore.

Che parola inutile, odiosa, stupida e controversa.

Insomma, quale sentimento può essere talmente bipolare?

Quando Odi una persona, provi solo un sentimento.

Quando Sei felice, provi solo un sentimento.

Quando sei arrabbiato, provi solo un sentimento.

Yes, Mr. Styles.Where stories live. Discover now