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Capitolo 104 

-Quindi Corrado,raccontami un po' di te-chiesi bevendo ancora il mio frullato.

Si girò a guardare il tempo fuori,aveva iniziato a nevicare. C'erano dei fiocchi bianchi per tutta la strada.

-Beh-sospiro-non so che dire-disse timido

-Non ti mangio mica-ridacchiai

-Prima di venire a Roma,stavo a Pistoia,era una bella città a dire la verità,ma non mi piaceva qualcuno-bevve un sorso del suo cappuccino 

-Perchè ti sei trasferito?-domandai incuriosita 

-Sono gay-disse tutto d'un fiato.- C'era qualche bulletto,nella mia vecchia scuola,che mi prendeva in giro per questo,venivo picchiato,deriso. Non avevo grandi amici,avevo bisogno qualcuno che mi confortasse e amasse allo stesso tempo.L'ho trovato,ma era a 324 Km da me,non era facile. Lo amavo. Avevo iniziato ad amarlo ed era così difficile,tutta quella distanza,avere paura che l'avrei potuto perdere,in poco tempo,che non mi sarei mai sentito veramente suo,se non l'avevo mai baciato o abbracciato,erano passati tre mesi e dopo tre mesi credo che la voglia di vederlo,di baciarlo ti assale,cazzo. Conoscersi su internet da ciò.Mia mamma dopo qualche mese di tutta questa storia,trovò lavoro a Roma,quando mi disse che ci saremo dovuti trasferire,anche per essere più vicino ai miei parenti,alle mie zie,alla mia nonna,alle mie cugine,ma di essere vicino soprattutto a lui,era la cosa che amavo di più. 

-Lui è di Roma?-chiesi soltanto,sapevo come ci si trovava in quella situazione,sapevo che non era facile.

-Si,abitiamo nello stesso quartiere,lui infondo alla strada e io a metà,ho anche avuto questa fortuna.

Sorrisi a quelle parole,per poi guardare fuori

-Sappi Corrado che so che significa amare,una persona a distanza. Vederla una volta ogni morte di Papà-risi-Lui sta a 456 Km da me,non è facile. Ma la cosa che odio di più è che lo ritrovo sempre a 583 km. Per farti capire lui è di Bari,ma la maggior parte delle volte sta a Milano,non con i suoi genitori,ma con i suoi amici. Si trova sempre a 583 km da me e non è facile. Avere la paura che quando lo rivedrai non sarà lo stesso,che non starai bene con lui come prima. Si accumula la rabbia,la tristezza,ma soprattutto la paura. Non è facile- continuai a guardare fuori per poi girarmi verso di lui- So cosa significa,so cosa si prova,quindi parli con una persona che affronta tutto ciò ogni giorno.

-Mi dispiace

-Anche a me 

**

Me: I'm back 

Amore: Ciao.

Me: Loveee

Amore: Allora?.

Me: Non puoi mettere il punto se c'è quello interrogativo

Amore: Stessa cosa.

Me: Acido 

Amore: Grazie.

Me: Hai il ciclo?

Amore: No.

Me: Vuoi sapere com'è andata,o devo dirlo a qualcun'altro?

Amore: Racconta.

Me: Devi vederlo è dolcissimo 

Amore: Ah.

Me: Sono felice tantissimo per lui,mi ha confessato una cosa e sono felice che l'abbia detto a me.

Amore: Ti ama?

Me: Ma se ci conosciamo da stamattina?

Amore: E tu che nei sai?

Me: Lasciamo stare,sono felice non rovinarmi questo momento.

Amore: Io sono felice.

Me: Taci. Lui è gay,si è trasferito qua,perchè sua mamma aveva trovato lavoro nella sua patria,è felice perchè a Roma c'è il suo compagno,sono così contenta per lui 

Amore: Io sono felice per noi...

Me: Una cosa che forse,di cui mi sono sentita ferita è stata quando abbiamo parlato della distanza. Ed ho pensato a te,ho pensato a quante volte vorrei stringerti,senza stare dietro a un telefono. Quante volte vorrei prenderti a pugni per non essere qua. L'amore fa schifo e la distanza ancor di più.


Siamo 6 in Teen Fiction,io vi amo,basta. Grazie mille amori miei. Buona domenica pt.2




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