~I fratelli Sakamaki~

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-Mi chiamo Yara e vorrei trasferirmi qui per un pò di tempo. È un piacere fare la vostra conoscenza- disse facendo un educato ma piccolo inchino -fratelli Sakamaki.-

I Sakamaki rimasero interdetti nell'udire il loro cognome da una completa sconosciuta e si guardarono l'un l'altro. Solo l'ametista, dopo averla osservata per bene, si sistemò gli occhiali -Non mi è arrivata nessuna lettera che mi avvertisse di un nuovo componente. Non possiamo accogliere un'estranea senza sapere niente su di essa.- spiegò severo il ragazzo -Comprendo le vostre ragioni e sono dispiaciuta di essere piombata in casa vostra senza nemmeno informarvi della mia venuta. La mia intenzione era il rimanere qui per qualche mese fino a quando le lotte tra clan della mia terra non saranno terminate.- replicò la corvina senza nessuna esitazione.

-Casa nostra non è un albergo quindi puoi anche tornare da dove sei venuta.- le rispose il rubino con un'espressione disgustata in volto -Avevo ipotizzato che avreste detto così quindi ho un patto da proporvi.- disse per niente turbata la ragazza attirando su di sé lo sguardo interessato dello smeraldo -Che cosa puoi offrirci in cambio della tua permanenza qui?- -Il vostro principale nutrimento: il mio sangue.-

La tsavorite socchiuse gli occhi -Come fai a conoscere la nostra natura?- -Mi sono informata bene prima di venire qui anche se le fonti su di voi sono molto poche. So che siete una tra le più importanti e potenti famiglie di vampiri e che vostro padre, Togō Sakamaki, è l'attuale Re dei Vampiri ma non conosco i vostri nomi.- rispose sincera Yara -Quali sono le tue intenzioni?- chiese l'ametista squadrandola da capo a piedi.

-Non sono venuta qui per combinare guai ma solo per stare lontana dalla faida che ha colpito la mia famiglia su ordine di mio padre. Ho un conto bancario dove ho depositato i soldi che mi sarebbero serviti e sono abbastanza per pagare le spese che farete a carico mio se mi permetterete di alloggiare qui. Se lo farete, a una settimana prima della partenza, oltre che lasciarvi i soldi che ho sul conto, potrete usufruire del mio sangue un giorno ciascuno, dall'alba al tramonto. Il mio sangue per lasciarmi vivere qui per un pò di tempo.-

I sei fratelli ascoltarono attenti le parole di Yara che non si scompose durante il suo discorso. Lo smeraldo le fece un sorrisetto malizioso -Perché no? Dei soldi non m'importa niente ma l'idea di poter disporre del tuo sangue per un giorno intero mi intriga parecchio.- -Io ci sto.- concordò la tsavorite -Nee Teddy, hai sentito? Potremo bere tutto il sangue che vorremo se rimane qui.- disse il quarzo rosa all'orsetto di peluche che stringeva a sé. L'ametista guardò lo zaffiro, che alzò indifferente le spalle, e il rubino che non aveva ancora tolto l'espressione furibonda che aveva fin dall'inizio.

-Hai il permesso di rimanere qui. Fino a quando non te ne andrai, sarai una sposa sacrificale e frequenterai la scuola da domani sera. Sono stato chiaro?- -Cristallino.- -Molto bene e ora direi che sia giunto il momento delle nostre presentazioni.- batté le mani e le luci si accesero.

Il rubino dai capelli bianchi e dalla collana con appesa una chiave si chiamava Subaru ed era l'ultimo figlio.

Il quarzo rosa dai capelli viola che si teneva appresso Teddy, l'orsacchiotto con una benda sull'occhio sinistro, era il quinto figlio di nome Kanato.

Lo smeraldo dai capelli rossicci che sfioravano le spalle e dalla fedora nera era Laito, il quarto figlio.

La tsavorite dai capelli rossi e con la camicia sbottonata fino al petto era il terzo figlio e il suo nome era Ayato.

L'ametista dai capelli neri tendenti al viola scuro e dalla postura dritta e rigida era Reiji, il secondo figlio.

Lo zaffiro dai capelli biondi e con le cuffie nelle orecchie si chiamava Shu, il primo figlio.

Diabolik Lovers~Past's NightmaresWhere stories live. Discover now