Capitolo trentacinquesimo.

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"Brutti giri."


Ci incamminammo in silenzio verso una zona di periferia, che fortunatamente non distava tanto dalla scuola. "Tu mi indichi a chi, io la porto, okey?"

"Perché tutta questa ostinazione?" mi chiese, d' un tratto.

"Perché non ti stai zitto?" risposi, acida. Infilai una mano nella tasca del giubbotto che indossavo, la busta con i soldi delle precedenti serate era al suo posto.

La prima di tre tappe era un bar, con una scarsa illuminazione e un odore acre, in cui il fumo creava una nebbia perenne. "Laggiù, mi indicò Zayn."

In quella direzione un uomo di mezza età era seduto in un divanetto, intento ad accendersi una sigaretta.

Mi avviai verso di lui, senza che Zayn mi seguisse e cercai di non pensare agli uomini che avevo 'incontrato' nelle serate precedenti. Mi sedetti acanto a lui e tossii, per attirare la sua attenzione. Misi una bustina in una mano e gliela feci scivolare in tasca, cercando di non farmi notare da nessuno lì attorno.

L' uomo mi sorrise con gli occhi socchiusi e mi diede qualche banconota in mano, non le contai nemmeno e mi alzai tornando in direzione del ragazzo che mi aspettava all' uscita.

Una volta oltrepassata la porta di vetro presi una boccata d' aria, scrollandomi di dosso il nervosismo. Passai le banconote a Zayn, che sorrise. "Ha dato qualche soldo in più, forse una mancia per una bella ragazza come te."

"Non scherzare, il prossimo?" Il ragazzo mi guardò dispiaciuto e ci avvicinammo, lentamente, ad un vicolo stretto, tra due alti palazzi.

"Sei sicura di voler venire? Non è un bel posto per una ragazza." ci scambiammo uno sguardo di sfida e lo seguii nella strada, che era ricoperta di graffiti e di spazzatura.

Poco più avanti distinsi, nell' ombra, le figure di vari uomini, tra cui uno con una ragazza in ginocchio, intenta a farle un lavoretto personale. Zayn si fermò di fronte all' uomo a fianco, facendomi un cenno con la testa. Tirai fuori una bustina, per poi guardare l' uomo e restare a bocca aperta. "E' stato stupendo ieri sera, bellezza." disse.

Con tutti i drogati del mondo e con tutte le situazioni possibili, proprio lì dovevo incontrare un cliente? Sorrisi inclinando la testa da un lato e prendendo i soldi dall' uomo, per poi andarmene seguita da Zayn.

"Ferma." il ragazzo mi afferrò il polso, una volta fuori dal vicolo.

"Andiamo a casa." dissi, decisa. Non volevo più trovarmi in una situazione del genere, non di fronte al ragazzo per cui stavo facendo tutti questi sacrifici. Gli passai i soldi ed affrettai il passo. Casa nostra era ad almeno tre quarti d' ora di camminata, sapevo che non avrei potuto evitare il discorso facilmente.

Per tutta la strada cercai di abolire qualsiasi conversazione, anche se i piedi mi facevano male e avevo una gran fretta, non riuscivo a smettere di pensare a cosa avrei potuto dirgli, a come avrei potuto giustificare la situazione.

Ogni tentativo di conversazione riguardo a quello che era venuto fuori quella mattina veniva da me azzerato, o con una battutina o con il silenzio.

"Scusa, ma manca un cliente. " mi disse il moro, di fronte alla porta di casa.

"Entra in casa." gli dissi, girando la chiave nella serratura e spalancandogli la porta.

Lo vidi salire le scale sbuffando, dirigendosi verso la nostra camera. Lo seguii.

Lasciai cadere la giacca sul letto e le scarpe si levarono dai miei piedi quasi magicamente. L' idea di tornare sotto le coperte effettivamente mi piaceva. E stavo per farlo. "Puoi spiegarmi perché sei così stronza oggi con me?" mi disse, avvicinandosi.

"Quanti soldi devi, precisamente, a James?" dissi, riprendendo in mano la giacca e cerando la busta.

"Non so la cifra precisa, ma parecchi." gli passai la busta bianca con tutti i soldi guadagnati nelle serate fatte in quel club, senza tenermi nemmeno un centesimo.

"Questi possono bastare?" Zayn sgranò gli occhi. "Non chiedermi niente."

"Ma come diavolo te li sei guadagnati? Saranno almeno mille dollari." disse, scorrendo le dita tra le banconote.

Mi girai, sistemando i mie vestiti e spogliandomi. Presi il pigiama e me lo infilai velocemente. "Buona giornata, io vado a dormire." sorrisi e mi infilai sotto le coperte, sperando che smettesse di parlarne.

Pensai a quello che era successo, poi riaprii gli occhi. Il ragazzo non era rimasto nel punto dove si trovata prima, al contrario aveva provveduto a spostare i soldi in un luogo più appropriato.



Eccomi, con un capitolo cortino,ma prometti di aggiornare domani♥

Grazie mille per essere tutte ancora qui, davvero.

IMPORTANTE: Ho pubblicato il prologo di una nuova storia/fanfiction, se vi va potreste passare a leggerla, sono sempre io a scriverla e se apprezzate il mio modo di esprimermi potrebbe essere una bella cosa anche per voi :) Si chiama Umanity's saviors, il genere è fantasy horror.

Sofia.


Sex battle || Zayn MalikWhere stories live. Discover now