PARRISH: Beacause I love you.

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Jordan ha deciso di portarti in un bel ristorante questa sera, proprio in centro.
Passeggiate per le strade, mano nella mano, esattamente come una di quelle coppiette sdolcinate che invidiavi prima di conoscerlo.

"Sei davvero bellissima stasera Y/N" dice mentre ti ammira, con lo sguardo pieno di amore.
Parrish ti fa sentire così: la ragazza più bella e amata del mondo. E riesce a farlo anche solo con lo sguardo.

Ridi, lusingata. "Perché, gli altri giorni non lo sono?" scherzi.
Parrish ride. "No! Lo sai cosa intendevo...".
"Sì, lo so" mormori, poi ti avvicini e lo baci dolcemente.

Stare insieme a lui è come essere drogata, perdi la percezione della realtà.
È un sogno, una creazione fantasiosa della tua mente.
Sei assieme al tuo principe azzurro, in una palla di vetro che protegge dall'esterno, dalla vita vera, e dalla crudeltà che la soggioga.
Una di quelle che si tirano fuori solo a natale, con una piccola scultura natalizia al centro, che viene lentamente coperta dai soffici fiocchi di neve.
Ma non si può ignorare tutto ciò che c'è all'esterno per sempre.
E in quel momento, è proprio la crudeltà a frantumare la tua piccola sfera, come uno spillo che fa scoppiare una bolla di sapone.

"Dammi quella borsa!" sentiamo gridare. "Aiuto! Aiutatemi!" implora qualcun altro.
Gli occhi di Parrish si illuminano, improvvisamente vigili e calcolatori.
Corriamo verso il vicoletto a destra della strada, dal quale provenivano le voci.

Notiamo una signora di mezza età che cerca di non farsi rubare la borsa da un'uomo corpulento, vestito di scuro.
"Hey!" grida Jordan. "Polizia! Lasciala stare, ora!". Tira fuori la pistola, che tiene sempre nella fondina.

L'uomo si blocca, e la donna corre verso di voi. Le fai cenno di avvicinarsi, poi la rassicuri e le dici di andarsene. Lei coglie al volo l'occasione e se ne va.

"Mani in alto!" urla Jordan.
Come ti ha sempre detto di fare in questi casi, cerchi di retrocedere e metterti al sicuro, ma in quell'istante senti una pistola caricarsi e, senza nemmeno guardare, sai che non è quella di Jordan.

Chiudi gli occhi, sapendo in che situazione siete ora: Parrish che punta la pistola contro il ladro, e il ladro che la punta contro di te.
"Abbassa la pistola!" urla Parrish.
"No! Prova anche solo ad accennare a spararmi e giuro su Dio che premo il grilletto" risponde il ladro, tutto tremante.

Jordan ti guarda con la coda dell'occhio, terrorizzato.
Per una volta nella sua vita credi che non sappia cosa fare.
"Lasciala andare!" prova a convincerlo. "Lei non c'entra niente!"
"Non m'importa!" grida il ladro.
Noti che sta tremando come un foglia, neppure lui è sicuro di quello che sta facendo.

"Avanti, cerchiamo di essere ragionevoli" provi a convincerlo. "Abbassa la pistola. Hai idea di quanto più grave sarebbe la tua accusa se mi sparassi?".
"Zitta!" grida lui, tremendo ancora di più.
Deglutisci a vuoto ed espiri, cercando di dimenticare che hai una pistola che mira dritto alla tua testa. La tensione ti sta facendo saltare tutti nervi presenti nel corpo.

"Arrenditi, sarà tutto più semplice" lo rassicura in tono più mansueto Jordan.
"State zitti!" urla l'uomo. Poi senti il suono  del proiettile che lascia la canna della sua pistola.

Chiudi gli occhi, pronta a ricevere il dolore lancinante che consegue una ferita del genere, ma non senti niente, tranne il suono di qualcuno che cade a terra.

Riapri gli occhi, ed è quello il momento esatto in cui la bolla scoppia, la scultura ricoperta di neve si crepa, il tuo mondo perfetto va in mille pezzi e Parrish... muore.

"No!" urli, mente corri verso di lui.
Il ladro scappa, ma a te non importa più di lui.
Crolli sulle ginocchia, a fianco a Jordan.
Lo chiami, ancora e ancora, finché non apre gli occhi.
Gli alzi la testa, e in quel momento noti l'enorme chiazza rossa che si sta espandendo ad una velocità mostruosa sulla sua camicia.
"No! No! No!" è tutto quello che riesci a gridare.

Jordan non dice niente, ti guarda negli occhi e ti prende la mano insanguinata che cercava di tamponare la sua ferita.
"Non potevo... permettere che ti... sparasse. Dovevo... proteggerti".

Le lacrime arrivano subito a riempirti gli occhi.
"Perché, Jordan?" chiedi in preda ai singhiozzi.
"Perché ti amo" mormora, poi ti sorride.
Il suo ultimo, stupendo sorriso, che persino in questa situazione riesce a scaldarti il cuore.
"Ti amo anche io" sussurri, mentre guardi il suo sguardo spegnersi.

La sfera di vetro si è frantumata, così come il tuo cuore. I pezzi giacciono per terra, ma non hai idea chi raccoglierà i cocci, perché sai che tu non troverai la forza per farlo.

TEEN WOLF Preferences and ImaginesWhere stories live. Discover now