STILES: What have I done?

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Giusto per informarvi, questo è il 97º capitolo.

Vi avviso, questa è un po' triste. Se siete il tipo che non sopporta le storie drammatico-romantiche, allora vi suggerisco di saltare il capitolo.
#Sorrynotsorry

Se invece siete come me, allora godetevi la Imagine:

Your's POV:

Ti guardi allo specchio, cercando in tutti i modi di cancellare le tracce di mascara che ti è colato lungo le guance.
Fissi i tuoi stessi occhi spenti, gonfi e rossi di pianto. Guardi il tuo riflesso e lo odi.
"Perché?" chiedi alla tua gemella nello specchio. "Perché proprio lui?"
Ma non ti sai rispondere, per questo il tuo cuore si gonfia di dolore e le lacrime minacciano di riaffiorare.
All'improvviso senti bussare alla porta chiusa del bagno. "Un secondo" dici, sperando di rimanere lì da sola ancora per un po'.
"Y/N, so che non stai bene... So quanto ti faccia male questa situazione, ma ti prego, parliamone" senti la voce attutita di Scort attraversare la porta.
Ti mordi un labbro. "Parlare mi farebbe solo stare peggio" biascichi, dirigendoti verso l'uscita del bagno.
"Y/N..." comincia Scott, ma si interrompe quando la spalanchi e ti ritrovi difronte a lui.
Senza dire una parola, ti fiondi tra le sue braccia, nascondendo il viso nel suo giubbotto di jeans. Lui ti avvolge il corpo con le sue braccia forti. "Mi dispiace, mi dimentico che è anche il tuo migliore amico, non solo il mio ragazzo" mormori dopo qualche secondo.
"Non ti preoccupare, Y/N. So come ti senti in questo periodo, ma non devi buttarti giù. Lo salveremo"
Alzi lo sguardo, incontrando i suoi dolci occhi neri. "Come faremo? Come si fa ad uccidere il Nogitsune senza uccidere anche lui?" chiedi, in preda al panico.
Il tuo Stiles, il tuo dolce Stiles non c'è più. Il suo sorriso delicato, le sue battute spiritose, i suoi veloci baci rubati... sono spariti. Il Nogitsune si è preso il suo corpo e l'ha svuotato di tutto ciò che c'era dentro, senza curarsi che questo avrebbe svuotato anche te. Senti come una voragine, un buco nero nel posto esatto in cui una volta c'era il tuo cuore, che si è frantumato nell'istante in cui il Nogitsune si è rivelato e tu hai capito di aver perso l'unica cosa che amavi in quel mondo devastato: Stiles.
Fa così male che a volte credi di stare per perdere la testa.
"Abbiamo un piano. Stasera andremo ad affrontarlo, siamo pronti"
"Cosa?" chiedi, stupita, allontanandoti da lui. "E perché non me l'hai detto prima?"
Lui indugia, abbassando lo sguardo a terra. "Non vogliamo che venga anche tu" ammette poi tutto d'un fiato.
Quella frase ti colpisce come un pugno alla bocca dello stomaco, ma non dimostri neppure un'emozione. Non fai nessuna scenata. "Dimmi perché" dici semplicemente.
"Perché sei umana, Y/N. Nessuno di noi ormai lo è più. Abbiamo paura che ti faccia del male" spiega lui, visibilmente dispiaciuto.
"Lo sai che verrò con voi a tutti i costi" affermi, decisa.
Lui sospira, passandosi una mano tra i capelli. "Sì, sì lo so. Ma valeva la pena provare almeno a convincerti"

Stiles' POV:

"Ti prego, ti prego! Lasciami andare" urlo nella mente.
"Non essere ridicolo, ragazzino. Mi serve questo corpo" risponde il Nogitsune.
Sono arrivato al limite. Ho chimato, urlato, implorato e pianto, ma niente di tutto ciò mi ha permesso di riacquistare il controllo del mio corpo.
È orribile. Sono confinato nella mia stessa mente, osservando le mie gambe muoversi, la mia bocca parlare e le mie mani uccidere.
"Quante persone ho già ucciso?"
"Non lo sai?"
"Ho perso il conto, ma sono troppi, questo lo so"
"Ne abbiamo uccise più di una ventina. È stato divertente"
Se avessi ancora potere su di me, in questo momento i miei occhi si riempirebbero di lacrime. "Per favore, lasciami andare"
"Zitto, ragazzino! Sto cercando di concentrarmi" tuona lo spirito nella mia mente, tanto da spaventarmi sul serio. Da due settimane convivo con questo parassita, due settimane nelle quali ho commesso cosa atroci e non ho avuto il controllo su di me se non in rare occasioni. Non so perché, ma in certi momenti al Nogitsune piace restituirmi il corpo e lasciarmi fare ciò che voglio. Sparisce semplicemente dalla mia testa, come se non ci fosse mai stato. Forse perché in questo modo ogni volta che torna fa ancora più male, dopo aver assaggiato di nuovo cosa significhi la libertà, cosa significhi essere padroni di sé stessi.

TEEN WOLF Preferences and ImaginesWhere stories live. Discover now