Capitolo 6.

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6.

Corro verso Simone e cerco di aiutarlo, ormai dolorante, neanche parlò. Mi fece male vederlo così, quando mi vuole bene e io a lui. È Mirko che fa tutto questo per nulla.

Una lacrima riga il mio volto.

"Ora ti porto al pronto soccorso, avrai tante ferite sulla pancia" Biascico.

"N-no, portami a casa t-tua" Biascica, balbettando.

"Oh s-si, andiamo" Lo presi dai fianchi e lo aiutai a rialzarsi.

Si tira sù e mi fece un sorrisone smagliante. Mirko rimane immobile, lo guardo con disprezzo e me ne vado.

Mirko pov

Sei proprio una testa di cazzo!
Sei proprio una testa di cazzo!
Sei proprio una testa di cazzo!
Sei proprio una testa di cazzo!

Questa frase mi rimbomba nella testa, e il mio subconscio questa volta ha ragione.

Cercai di distoglierli lo sguardo di dosso, ma non ce la feci proprio.

Perchè ho fatto tutto questo? Per proteggerla, o forse no. Se non avessi fatto tutto questo bordello forse mi avrebbe capito.
Porcaputtana!

Una lacrima riga il mio volto, e ancora fissandola, l'asciugai.

Jessica pov

Ci recchiamo a casa mia, mentre Simone lancia qualche sussulto dal dolore, grazie alle ferite.

"Eccoci arrivati" Lo abbasso, davanti la soglia delle porta.

S' incanta a guardarmi per un pò e velocemente posa le sue labbra sulle mie.

Imbarazzata riposi: "Ehm.." Cerco di parlare.

"Si?" Mi domanda, addolorato.

"Non è il momento adatto ora" Biascico.

Come faccio ad amarlo ancora? Con tutto quello che ha fatto? Sono ancora troppo pazza di lui, troppo.

"S-si, hai ragione, scusami" Sorrise imbarazzato.

"Saliamo su" Lo aiuto ancora.

"Si" Con una voce febile e delicata rispose.

Mia madre tanto non c'è.

Saliamo al piano di su, dove si trova la mia stanza.

"Puoì accomodarti quà. Io prendo l'acqua ossigenata e qualche cerotto" Gli accarezzo la guancia.

"Va bene" Era triste.. e non volevo vederlo così.

Mi giro.

"Che hai? Tutto okay?" Mi preoccupo.

"Più o meno" Si gratta la nuca.

"Vuoi parlarne?" Gli domando, sedendomi accanto a lui.

"E che io... io... beh...io" Non trova le parole.

"Tu?" Gli domando, impaziente.

"Io... t-ti amo davvero. Ti amo dalla prima volta che ti ho visto e sò che per te non è così. Sò che ami ancora Mirko" Conclude. "Amici?" Aggiunge.

"Sai che non è facile dimenticare una persona dall'oggi al domani, lo sai no? Comunque si, amici" Gli batto il cinque.
"Si è comportato davvero come uno stronzo però eh!" Ridacchia.

"Non ti biasimo, amico mio!" Rido successivamente pure io.

"Vado a prendere quelle cose" Vado al bagno.

"Ti aspetto" Prende il telecomando e accende la Tv.

Ma.. quando sento una porta aprirsi, e tanti rumori.

"Simo, tutto okay?" Gli chiedo impaurita.

"Ehm...vieni" Urla, titubante.

Esco dal bagno.

Mirko. Lui.

"Che ci fa questo quì quà?" Domanda, arrabbiato.

"No, che ci fai tu quà?" Urlo.

A quelle parole rimase in silenzio.

"Simo.. ci puoì lasciare soli?" Gli domando, guardando ancora Mirko.

"Oh si...certo, a domani!" Mi fece il cenno del saluto con la mano.

"A domani" Spensierosa, lo salutai.

Sospirai. Aspettando una sua spiegazione.

"Ecco io..." Deglutisce.

"Tu?" Cerco il suo sguardo.

"Siediti" Guarda terra.

Gli feci una faccia confusa.

"Siediti e basta. Ti devo raccontare tutto ciò" Biascica.

"Quella ragazza è... Clara. La mia ex ragazza" Deglutisce. "Tanto tempo fa, quando avevo pressapoco 14 anni... stavo solo, sempre solo. Nessuno stava con me. Solo in solitudine. Vedevo sempre le bande di ragazzi originali, quelli che fanno guai nel paese e gli chiedei se potevo far parte del loro gruppo. Tutto andò così. Tranne una sera. Una sera, quella sera..." Piange.

Lo incintai a continuare.

"...mi obbligarono a...picchiare una ragazza. E violentarla" Si guarda le mani.

Si vedeva una cicatrice.

"E se io non mi sarei allontanato da te, ti avrebbe detto tutto lei" Conclude.

Guardo terra, con le lacrime agli occhi.

"Non ti farò soffrire, non sono più disposto a farlo. Ero solo un coglione"

Presi il suo viso.

Ma che sto facendo?

"Ti amo" Sibila.

"Ti amo anche io" Sorrido.

//

5 anni dopo.

Avere 21 anni e non sentirli. Avete presente la sensazione?

Mirko mi chiama dal finestrino. Per andare alla luna di miele a Londra. Del nostro matrimonio.

Ebbene si, abbiamo pure una piccola. Si chiama Hazel e ha solo tre mesi.

"Andiamo" Mi chiama.

"Si, amore" Nel mentre che saluto alla mamma.

"Prenditene cura tu" Gli poso la piccola a mia madre.

"Certo. Buon viaggio!" Mi schiocca un bacio.

E io chiudo gli occhi.

Salgo nel taxi e ci reccamo in aereoporto.

"Auguro già un viaggio di nozze a noi. Ti amo, Jessica Rossi"

"Ti amo anche io, Mirko Trovato"

THE END.

Ed eccomi quà. Questa è la conclusione aspettata. Grazie mille a tutti per le visualizazzioni e i voti! Se ho continuato e anche per merito vostro,
Vi voglio bene,
Chiara. ❤




Endles love 2||MirkoTrovato||Where stories live. Discover now