If we only have one breath to lose i choose you.

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  Con la solita ansia che mi contraddistingueva,  aspettai Austin all'angolo della strada, nella cartolibreria.

Poco prima Dinah mi aveva intravista e si era precipitata da me. << Ma che cavolo hai in testa? E' da ieri che non ti sento! >> Alzai le spalle con la faccia di chi non si sente colpevole.

<< Cosa è successo? >>

<< Niente. >> Lei chinò il capo e scosse la testa. << Questa ti sembra la faccia di una che ti crede? >> Proferì e io sbuffai.

<< E va bene, ho baciato Lauren. Contenta?>>

Si portò le mani sulla bocca e cominciò a saltellare. << Non ci credo! Non ci credo!! >>

<< Sta' zitta! Zitta, per favore. >> L'afferrai per le spalle e la fissai.

<< Quindi state insieme? Oddio! Lo sapevo!! Bacia bene? Come bacia? >>

<< Dinah, ti devi calmare. E' per questo che non ti ho risposto.. io... non.. so che fare. >>

<< Perché? >> Aggrottò le sopracciglia.

<< Perché.. glielo spieghi tu ai miei? >> Sgranai gli occhi.

<< Chi ti dice che tu debba dirglielo? >> Mi anticipò lei sorridendo maliziosamente.

<< Sarà un segreto >>

<< E che faccio? Una relazione clandestina? La gente parla, lo verrebbero a sapere! >>

<< Dio, ti fai sempre mille complessi. Una come Lauren ricambia il tuo bacio e tu.. pensi ai tuoi genitori. Non ti capisco! >> Mi guardai intorno ritrovando la commessa a fissarci.

<< Che c'è? >> Domandai irritata.

<< Se non dovete comprare niente potete uscire? >> Dinah la guardò in cagnesco.

<< Guarda che mica ti blocchiamo i clienti; tanto non viene nessuno!! >> L'afferrai per il braccio e la trascinai fuori di lì prima che la ragazza le rispondesse a tono.


<< Ma perché sei finita qua dentro? >>

<< Devo vedermi con Austin. >>

<< Cosa?? >> Urlò. << Vuoi dirglielo? Sei impazzita! >>

<< Lui lo sa già, lo ha capito quando Lauren ha picchiato le ragazze che mi hanno aggredito.>>

<< Lauren ha picchiato a quelle? C'è troppa roba in questa storia di cui non ne so niente! >>

<< Si, ma adesso devi andare a scuola. Io ti chiamo più tardi e ti spiego tutto, tu tieni la bocca chiusa, va bene? >> Lei mi guardò non proprio convinta. << Ma voglio saperlo adesso!>>

<< Devo parlare con Austin, Dinah. Per favore. >>

<< E va bene >> Mormorò con un espressione triste, sospirai mentre la guardavo avviarsi verso l'istituto. Afferrai il cellulare costatando che Austin era in ritardo.

Poi aprii whatsapp e mi mancò il fiato. Un messaggio di Lauren.


''Tu sarai al primo posto nella mia lista del ''chissà come sarebbe stato'' ma, fidati, io sarò sempre al primo posto nella tua lista del più grande rimpianto.'' 3,45.

''E potrai anche non rispondere a quel messaggio e a tutti quelli a seguire, potrai anche evitarmi tutta la vita ma non potrai mai cancellarmi. Non potrai mai cancellare i nostri sguardi, i brividi provati solo nello sfiorarci e i sentimenti che provi, mai.'' 4,10.

''E' così stupido da parte mia continuare a cercarti sapendo che non mi vuoi. A volte provo ad ignorarti per sentire di avere controllo ma la verità è che non voglio lasciarti andare.'' 4,21

''Sai cosa? Vaffanculo.'' 4,23.

Mi si formò un nodo alla gola che quasi mi impediva di respirare, chiusi gli occhi per impedire alle lacrime di uscire.

<< Ehy >> Qualcuno mi toccò la spalla, mi voltai e trovai Austin che sorrideva.

<< Abbracciami, ti prego >> Sussurai e lui lo fece, mi strinse fortissimo.

<< Va tutto bene, okay? >> Mi diede un bacio sulla guancia, senza lasciarmi.



<< Allora mi perdoni? >> Mise una mano sulla mia, sorridendo. << Si, Austin! Basta ripeterlo! >> Scoppiai a ridere senza muovermi dal tocco delle sue dita. Eravamo al ristorante, il primo in cui mi portò quando mi aspettava sul mio letto. << Va bene, parla. >> Disse scostando la mano.

<< Cosa? >>

<< Che hai fatto con Lauren? >>

<< Io.. niente. Non so.. se.. dirtelo potrebbe farti piacere. Austin tu mi piaci tantissimo e .. non voglio ferirti. >>

<< Camila, io prima di essere il tuo ragazzo, sono stato tuo amico. Non posso tornare ad esserlo perchè non sarebbe come prima ma posso provare a farti capire quello che non riesci a capire. Ti piacciono due persone, giusto? E mi auguro che una di queste sia io. >>

<< Te l'ho appena detto, si, sei tu. >> Mi morsi il labbro inferiore con rabbia.

<< Sei innamorata di noi? >>

<< Credo.. Credo di si.. >> Sussurrai tremando. << Non lo so con certezza. >>

<< Bene, ora dobbiamo solo capire di chi sei innamorata di più. Perché nel profondo del tuo cuore tu sai di amare uno di noi un po' di più, devi solo avere il coraggio di lasciare andare l'altra persona. >> Il cuore cominciò a battere più forte, La verità è che non voglio lasciarti andare, ora stava per mettermi davanti alla realtà.

Quando io sapevo esattamente la risposta.

<< E' difficile, Austin. E' difficile, è come se poi perdessi una parte di me. >>


Lui sospirò chiudendo gli occhi. << Okay, dimmi cosa ti piace prima di uno e poi dell'altro. >>

Ci pensai un secondo e poi iniziai a parlare. << Di te mi piace che non sei per niente invadente, sei razionale, anche io penso tanto ma tu pensi decisamente troppo, io anche se penso finisco per fare la cosa sbagliata, tu invece non ne erri mai una >>

<< Tranne l'ultima volta. >> Precisò e io lo guardai male. << Di Lauren, invece? >>

<< Di Lauren mi piace il suo essere fragile, sembra la persona più forte del mondo ma è la più debole, mi piace il modo in cui tratta solo me e che vuole sempre sapere io cosa ne penso di lei, mi piace che voglia raccontarmi qualsiasi cosa. >>

Lui sorrise, scuotendo la testa. << Cosa? >> Chiesi. << Immagina un futuro. Tu e Lauren, lei è sempre in tour per via del gruppo, ma ti chiama. Passate molti momenti insieme e tra me e te c'è solo una bella amicizia. Può essere oppure no? >>

Annuisco, lui si morde le labbra.

<< Immagina un futuro. Io e te, una famiglia, dei figli, non adesso, in un futuro lontano. Nessuna traccia di Lauren, ci siamo noi e ci amiamo da impazzire. Lauren è sempre in tour e l'amicizia è un vago ricordo perché non vi vedete. Può essere oppure no? >>

Ci pensai un attimo e sentii di nuovo il respiro venire meno. Scossi la testa.

Lauren ormai faceva parte della mia vita e accantonarla non avrei mai potuto.

E' una di quelle sensazioni che senti sotto pelle.

<< E allora la risposta è Lauren non sono io. >>


A quelle parole capii di aver avuto sempre ragione, sin dall'inizio. Forse lo realizzai veramente per la prima volta e non fu come una batosta, anzi, un sollievo.

<< Mi dispiace, Austin. Il punto è questo tu sei razionale, anche io lo sono. E infatti ho bisogno di qualcuno che non pensi, che faccia le cose come gli vengono, che faccia tutto quello che gli passa per la testa, senza il timore di pentirsene dopo. Ho bisogno di Lauren. >>

<< Cavolo, sentirselo dire così in faccia fa un brutto effetto. >> Digrignai i denti.

<< Io vorrei.. >>

<< Camila, non devi torturarti per questo. Non fa niente. Me ne farò una ragione! >>



<< Cosa pensi di fare adesso? >> Mi chiese mentre passeggiavamo l'uno affianco all'altro, sulla strada del ritorno. << Non lo so, probabilmente parleremo di quello che è successo, di quello che proviamo, di cosa dovremmo fare. Non lo so. >>

Luì annuì pensieroso, con le mani in tasca. E mi chiesi com'era possibile che quello splendore di ragazzo, con gli occhi color nocciola e quel bel sorriso non mi piacesse.

O per lo meno non quanto poteva attrarmi Lauren.

<< Scusami, io non dovrei stressarti con tutto que.. >>

<< No, tranquilla. E' solo... strano. >>

<< Perché siamo due ragazze? Non ci vedi bene insieme? >> Tentai e lui sorrise.

<< Il punto è proprio questo: io vi vedo benissimo insieme e non me ne capacito. >>

Scossi la testa sorridendo, ormai eravamo quasi vicino scuola, riuscivo ad intravedere l'edificio e purtroppo anche il cortile, vuoto. Cazzo.

Avevo detto a mia madre la mattina stessa di non venirmi a prendere perché me ne sarei andata con Dinah ma avevo scordato di dirlo a lei.

Sentii il cellulare vibrare, sperando che non fosse mia madre fissai lo schermo.

Lodato qualsiasi sia il bastardo che mi ha accontentato.

- Ehy, Dinah dimmi che sei ancora fuori scuola -

- Ovvio che no! Lo hai visto? Dimmi di si -

- Visto cosa? - Fissai Austin affianco a me che aggrottò le sopracciglia.

- Vai fuori scuola, il muro di fronte la scuola, non noti nulla di diverso? -

Affrettai il passo ritrovandomi in meno di un secondo davanti a quella meraviglia.

Non credetti ai miei occhi, spalancai la bocca. Non era uno di quei striscioni che si dedicano le coppie, era un vero e proprio graffito. Coloratissimo, rosso, blu, verde. La frase di qualche canzone che avevo sentito alla radio.

Would you wanna run away too?
Cause all I really want is you.


Poi a lettere un po' più minuscole e rosse fuoco: DLS: I LOVE YOU.

Sentii l'aria mancare, come ogni volta che si trattava di Lauren. Sapevo che c'era una sola cosa che volevo: abbracciarla, stringerla, farci perfino l'amore.

<< Cazzo >> Sussurrò Austin, sbalordito.

<< Tra quanto passa il prossimo pullman? >>

<< E' già passato, Camila. >> Disse lui, serio. Fissandomi. << Perché cazzo non guidi >>

Grugnuii io dandogli un pugnetto sulla spalla e lui mi guardò malissimo.

- Camila, Camila, Caaaaamila -

- Dinah, cazzo, ti prego, frega le chiavi della macchina a tuo padre, sto venendo da te -

Iniziai a correre lungo la strada che portava a casa di Dinah, fortunatamente viveva lì vicino.

Salutai Austin con un veloce bacio sulla guancia e scappai. Non so perché tutta quella fretta, volevo solo farle capire che era lo stesso. E non volevo perdere tempo.

Durante il percorso mi venne in mente una canzone che mi aveva fatto ascoltare Bea e faceva più o meno così.

https://www.youtube.com/watch?v=FNGibvSXUpI

Dry ink on a empty page (Inchiostro secco su pagina vuota)
White sheet with the silent space (Foglio bianco con spazio silenzioso)
I feel like talk doesn't speak no more (Sento come se il discorso non parlasse più)

Dirty Little Secret [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora