Angel with dirty face

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Mia madre me lo diceva sempre: quando incontrerai l'amore e la dannazione della tua vita sarà un giorno come gli altri, per cui sorridi che la gente ce ne mette di tempo per innamorarsi dei bronci. 

E in un certo senso l'ascoltavo, sapevo di essere più carina quando sorridevo ma se lo facevo era solo per nascondere quel senso di malessere che mi avvolgeva ogni giorno. 

Mi sentivo sempre disadattata, fuori luogo, fuori dal mondo proprio. E sapevo che dovevo adattarmi a quello che mi circondava per vivere meglio, in realtà avevo solo bisogno di qualcuno fuori di testa per iniziare a vivere sul serio. 

Erano passate due settimane dall'inizio della scuola ma la situazione non era cambiata e mi meritavo quello che accadeva: il nulla. 

Con Beatriz c'erano state parecchie battutine, perfino un abbraccio, ma non avevo le palle di dirle che mi piaceva, non avevo le palle di fare niente. 

Ridevo e parlavo con Dinah di un reality show quando la mano della professoressa si schiantò sul banco di Fabio che sussultò leggermente. 

<< Voi due non potete stare sedute vicine, Camila spostati. >> Lanciai uno sguardo alla classe e notai due posti liberi. Uno accanto a Fabio e.. uno accanto a Beatriz. Inutile dire che la mia intenzione era quella di sedermi accanto all'italiano ma tutto andò a farsi benedire. 

<< Primo banco, accanto a Diaz, così magari le insegni qualcosa. >>

<< Non ho bisogno di qualcuno che mi insegni, prof. >> Intervenne Bea mentre io raccolsi il libro, dando uno schiaffo dietro alla testa di Dinah che se la rideva. 

<< Beh, signorinella, io ultimamente la vedo un po' distratta, Cabello potrà aiutarla dato che vanta tanti buoni voti. Non è vero?>> 

Aiutarla a distrarla di più. Pensaii. 

Io e Beatriz quando eravamo vicine potevamo solo parlare molto, nonostante un po' di attrito,  riuscivamo benissimo a non annoiarci. 

<< Eccoti qua.. >> Sorrise, avvicinando la sua sedia alla mia e mettendo un braccio sullo schienale. << Se non vuoi fare niente, io cambio posto. >> Anticipai.

<< Rilassati. >> Sussurrò, dando un'occhiata al cellulare e poi guardando fuori dalla finestra che era esattamente all'altezza del nostro viso. 

<< Ho come l'impressione che tu mi odia. >> 

<< Ottimo >> Sorrisi. << Ci sono momenti in cui non ti sopporto e mi stai antipatica. >> 

<< Ma perché? Sono sempre così carina con te. >> Le sue dita raggiunsero la mia spalla e io la fissai negli occhi. 

<< E' una cosa a pelle ma non è negativa. >>

<< No? >> Disse beffarda per poi puntare gli occhi sulla professoressa che era impegnata a fare una ramanzina ad Ally per non aver svolto i compiti. 

<< No, insomma, quando qualcuno mi sta antipatico poi finisce per piacermi >> 

In un secondo mi maledii per quello che avevo detto, mi morsi la lingua e lei sorrise maliziosa.

<< Quindi ti piaccio? >>

<< Nel senso più normale del termine. Mi piace il fatto che io possa cambare idea su di te, ecco>> Lei annuì comprensiva ma poco convinta. << E invece se uno ti sta simpatico fin da subito? Se hai sintonia con qualcuno dal primo momento? >>

<< Mi è capitato una sola volta, con un'amica delle elementari e sinceramente anche se non ci parliamo le voglio più bene di tante persone di cui mi circondo adesso. >> 

Dirty Little Secret [Camren]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant