Capitolo 29 (R)

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Iniziai con il mettermi una camicetta color rosa confetto,dei jeans blu strappati sulle ginocchia e delle Superga bianche. Oggi mi sento in vena di colori.
Pettino i capelli e li lego in una treccia disordinata.
Scendo giù in sala pranzo,ma Jason non c'é.
Tutte le cameriere sono in grande fermento,corrono di qua e di la neanche fossero possedute dal demonio.

Fra tante domestiche,non ne conosco nemmeno una,tranne quella ragazza dai capelli rossi e ricci che mi aveva avvertito di stare alla larga da Jason. Anche lei corre come tutte del resto.
Cerco di fermarla,ma mi evita,allora la rincorro ma ancora niente.
Svolto un angolo,ma l'ho persa.
Desolata e triste più che mai,torno alla sala da pranzo. Ormai i corridoi stanno diventando familiari,non mi perdo più come quando ero arrivata qui.
Il tavolo,è elegantemente apparecchiato per quattro persone.

Chi saranno le due persone in più? Forse una di queste è Jason, ma quell'altra chi è?
Ancora non si vede nessuno in giro,apparte le ragazze che non fanno altro che correre e ignorarmi.
Ho un'idea, mi metto in contatto con la mente di Josh,almeno saprò dove diavolo si è nascosto.

-Josh? Sei già sveglio oppure dormi?-

-per tua fortuna sono sveglio,cosa c'é?-

-bhe,innanzi tutto dove sei,visto che in sala da pranzo è elegantemente apparecchiato per quattro persone, e che le domestiche mi ignorano completamente, c'é qualcosa che devo sapere per caso?-

-oh! Si mi ero dimenticato di dirti,che oggi viene a trovarci mia cugina,siccome lei adora il verde smeraldo,sono andato a comprati un vestito che troverai nella tua camera sopra al letto. Poi,se vuoi sapere dove sono devi trovarmi.-

-Cosa è? Un gioco? Fra quanto arriva?-

-Quaranta minuti-

-Coosaa? Io devo prepararmi in quaranta minuti? Ma scherziamo? Non ce la farò mai!-

-invece di lamentarti,muoviti. Quaranta minuti sono più che sufficienti per una doccia-

-si,ma poi per il trucco,le scarpe,l'asciugatura dei capelli,l'acconciatura?-

-muoviti!-

-vado,vado-

Con la mia velocità sovrannaturale,salgo le scale ed entro in camera.
Sopra al mio letto,è adagiato il vestito,ma non ho tempo per vederlo,lo farò quando lo avrò indossato.
Apro l'acqua della doccia e mi ci fiondo, l'acqua scorre velocemente sopra al mio corpo,insapono più rapida che posso i capelli e li sciacquo.
Esco e vedo l'ora dalla sveglia che è appoggiata sopra al mobile dei cosmetici.
Sono passati già quindici minuti.

Impiego venti minuti per asciugare e piastrare i capelli.
Infilo il vestito e mi osservo allo specchio.
È un vestito verde smeraldo che mi arriva al ginocchio,ha uno scollo a cuore con dei brillantini verdi sopra,la gonna è ampia e piena di balze verdi chiare.
Mette in risalto il mio seno e le curve dei fianchi.
Apro l'armadio delle scarpe,e vedo delle zeppe nere assolutamente belle e che devo indossare,sento che mi stanno chiamando e dicono: indossaci! Indossaci,non te ne pentirai!

Ascolto quel richiamo,e sono comodissime!
Sono più alta di almeno venti centimetri!
Avevano ragione,non me ne sto pentendo.
Mi accomodo nell'area dei trucchi.
Applico sopra agli occhi un verde scuro che sfumo con del bianco,mettendo dei punti luce.
Metto del lucidalabbra rosa sulle labbra,e infine sono pronta.

Scendo le scale e trovo una scia di candele accese che creano un percorso,e un biglietto con su scritto:
Non è un gioco,trovami.
Okay, oggi Josh ha proprio voglia di giocare, seguo le candele che portano verso l'esterno. L'aria è fresca,scorre sulla mia pelle,spegnendo quasi le candele.
Passo accanto al lago,e lo giro completamente, le candele si inoltrano nella fitta foresta.

Forse non è una buona idea andare nel mezzo della foresta da sola,chissà chi può esserci li dentro,lupi,zanzare ecc.....
I pericoli sono tanti,ma la mia curiosità ha la meglio sulla ragione.
Così cammino lentamente passando accanto a tutte le specie di alberi,tra pini,ciliegi,peschi,meli e querce.
In lontananza scorgo una piccola casetta in legno,una baita per essere precisi.
La raggiungo e busso alla porta.

Chi può esserci se non Josh li dentro?
Apro la porta,trovando un caldo accogliente.
-Josh?- lo chiamo.
-ci sei?-
Sento un botto,la porta si è chiusa con un tonfo.
Non può essere stato il vento a chiuderla.
Così torno in salotto,ma non c'é nessuno.
Come è possibile?

-Josh? Dove sei?-
-A casa perchè?-
-Allora,chi mi ha portato qui?-
-qui dove? Susie dove sei?-
-in una casa nel bosco,corri c'é qualcuno in casa, ma non lo ved-

La conversazione si interrompe,perchè sento un dolore acutissimo alla testa,e chiudo gli occhi svenendo.

Sto mantenendo la promessa,sto facendo capitoli molto,ma molto più lunghi. Spero che possiate apprezzare il mio impegno nello scriverli.
Chi avrà portato Susie nella baita? E perchè?
Scopriremo nel prossimo capitolo!

Vostra Valentina.

Lui Il mio inferno (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now