Off Forever.

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Derek stava osservando il branco durante l'allenamento, quando successe. La porta del loft esplose. Derek fu scaraventato all'indietro, finendo contro la finestra e incrinando il vetro. Quando si riprese, le orecchie gli fischiavano e gli pulsava la testa. Il fumo regnava sovrano. Derek tossì, con i polmoni in fiamme. Si tirò su prima degli altri, che erano tutti parzialmente svenuti. Scott era caduto in una posizione orrenda, come tutti gli altri. Non diedero cenni di svegliarsi, così Derek decise di arrangiarsi. Alzò gli occhi.

Sull'entrata si stagliava una figura enorme, alta almeno due metri. Avanzò in mezzo alla nuvola di fumo, fermandosi in mezzo alla stanza. Derek lo riconobbe con un tuffo al cuore.

Stiles era diventato più grosso di Derek, e non era mai successo. La cosa lo spaventò. Quando il suo sguardo si posò sul licantropo, i suoi occhi rossi sotto la maschera scintillarono. Aveva capito che se voleva compiere ciò che doveva compiere avrebbe dovuto prima sbarazzarsi di Derek. Si avvicinò con passo pesante, facendo tremare il pavimento. Derek provò a spostarsi dalla sua traiettoria, ma il fumo lo confondeva. Stiles lo prese per il collo e lo sollevò ad almeno un metro da terra, sbattendolo contro il muro.

«Stiles» chiamò Derek, tossicchiando, senza ricevere alcuna risposta. Picchiò i pugni sulla mano di Stiles. «Ehi. Guardami, Stiles. So che ci sei ancora, la sotto. Da qualche parte so che mi stai ascoltando.» Stiles strinse ancora di più la presa sul collo di Derek, facendolo diventare viola.

Siccome Stiles non pareva volerlo ascoltare con le buone, Derek ricorse alle maniere più violente. Si trasformò lentamente. La stretta sul collo gli impediva di trasformarsi velocemente come faceva sempre. I suoi occhi diventarono azzurri al rallentatore, come i canini che gli si allungarono.

«STILES!» Ruggì, più forte che poteva, facendo tremare le pareti ancora in piedi del loft. Finalmente, gli occhi rossi di Stiles ebbero un guizzo verso il viso del licantropo. «Guardami negli occhi. Ascoltami. So che puoi riuscire a distruggere il controllo che ti blocca. Avanti. Devi solo volerlo. Dopotutto, tu sei Stiles. Non sbagli mai.» La presa sul collo di Derek si allentò un po', lasciando entrare un filo di aria in più nei polmoni del lupo.

«D-De-Derek?» Farfugliò Stiles. Dal suo tono di voce si capiva che stava combattendo contro qualcosa. Derek cadde per terra quando Stiles mollò la presa.

Tossì un paio di volte. «Sì. Sì, sono io» mormorò, alzandosi di nuovo in piedi. Stiles rimase immobile per qualche minuto, senza muoversi né parlare. Poi Derek sentì un gemito provenire dalla maschera. Il bagliore rosso nei suoi occhi si affievolì leggermente, come un fuoco sul punto di spegnersi.

«Mi-Devi-Aiutare.» Parlava a scatti, come una specie di macchina.

Derek ebbe un'idea. Prese il braccio di Stiles, se lo portò alle labbra e affondò i canini nella sua carne. Stiles ebbe un sussulto, poi abbassò la testa come se si fosse spento. Derek lasciò andare il polso e gli andò vicino, sputacchiando disgustato il sangue azzurro ovunque. Aggrottò le sopracciglia e sperò che il sangue di Stiles sarebbe tornato rosso, una volta tolta la maschera.

«Stiles, va tutto bene?» Il ragazzo, di colpo, sollevò la testa ed urlò. Derek si tappò le orecchie, mentre sentiva la testa esplodergli. Il suo cervello andò in tilt. Era come ascoltare uno degli urli di Lydia a distanza ravvicinata, se non peggio. Stiles cadde a terra, smettendo di urlare. Cominciò ad avere degli spasmi, mentre la maschera sul suo viso cominciò a fumare.

Derek si accucciò di fianco a Stiles e guardò fisso nei suoi occhi rossi.

«Liberatene, Stiles. Fallo andare via dal tuo corpo. Non permettergli di controllarti» ordinò, senza mai battere le palpebre. Gli occhi di Derek emanarono un lievissimo bagliore azzurro, che illuminò la maschera di legno sul volto di Stiles. Gli spasmi di Stiles si fecero più violenti. Urlò di nuovo. Stavolta, però, l'urlo era meno acuto. Derek lo vide portare le mani sulla maschera e affondare le dita nei fori per gli occhi e tirare. Il suo urlo si fece più forte. Pochi secondi dopo, la stanza fu invasa da un'accecante luce bianca. Derek chiuse gli occhi, indietreggiando, mentre l'urlo di Stiles cessava, scemando come se si stesse allontanando. Quando sollevò le palpebre, Stiles era in piedi, ansimante e tornato alle dimensioni normali, con la maschera tagliata esattamente a metà ai suoi piedi.

Only Human. [Sterek]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora