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Da Lucas Robert Hemmings:

Ehi Yma

Una sola domanda: perché? Sicuramente si è fatto di qualche stupefacente a quest'ora del pomeriggio, oppure gli si è fuso il cervello. Luke non mi scrive mai.

Ehi Lucas...

Come stii?

È meglio che te lo chiedo io,quindi, come stai?

oh, io bne. Che fi?

Come mai tutta questa
curiosità, oggi Lucas?

Pershè eri con Calum ogghi?

Ma che fai mi segui?

Non rispindere con altre domnde, rispondi e bsta.

Ma se non voglio risponderti?

Tu devi, non hei scelte.

Mi fai ridere Lucas.

Pehnso di essere ubriacco

Ecco lo sapevo..

Pershé non vietni?

No

daiiiiiiii

Ok ora basta. Chiudo la sua chat con la nostra conversazione, se avesse continuato a dire cose senza senso avrei decisamente perso la testa. Più che altro perché non se ne può uscire con messaggi del genere, e ubriaco, per giunta. Non può. Anche se sto lottando contro me stessa, perché muoio dalla voglia di chiedergli perché fosse ubriaco a quest'ora del pomeriggio. Sono altamente indecisa. Guardo il telefono ogni minuto che passa, aspettando una specie di segno, che mi dica cosa fare. Ma è inutile anche che ci penso, sarebbe assurdo. Alla fine decido di mettermi a studiare, anche perché domani ho il compito di matematica e non posso permettermi di andare male, assolutamente no.

Sono passate circa tre ore da quando mi sono messa a studiare, il telefono l'avevo spento per non avere distrazioni, ma ora la tentazione è forte. Come sempre il mio autocontrollo, che non è dei migliori, cede e così riaccendo il telefono. Non trovo niente, a parte una chiamata. La sua. Comincio ad allarmarmi. Sinceramente non mi sarei mai aspettata che mi chiamasse. È di tre ore fa, esattamente quando ho spento il telefono. Chissà se gli è successo qualcosa, magari mi aveva chiamata perché gli serviva aiuto, e io non ho risposto. I sensi di colpa per una cosa di cui non dovrei nemmeno interessarmi, cominciano a frasi sentire. Ovviamente, decido di chiamarlo, non potevo aspettare altro tempo altrimenti sarei morta sepolta dai sensi di colpa.
Uno. Due. Tre squilli, ancora non risponde. Al sesto scatta la segreteria, fantastico! Allora Amy, pensa. Cosa puoi fare? Se Luke non risponde al telefono o starà dormendo oppure starà suonando con i suoi amici. Giusto! Perché non ci avevo pensato prima?! Ho il numero di Calum,al massimo se non risponde potrò andare al vecchio centro commerciale. Chiamo Cal, che fortunatamente al secondo squillo risponde.

"Ehi Amy!"

"Ciao Cal, dovrei chiederti una cosa.."

"Dimmi"

"Ma state suonando?"

"No,perché?"

"Prima ho parlato con Luke , e lui era ubriaco, adesso non mi risponde più"

"Tranquilla,da Luke ti puoi aspettare di tutto, sono dei periodi in cui non capisce niente, ha sempre la testa fra le nuvole, e poi credo che si rintani da qualche parte, quindi credo che sia li."

"Ah vabene, grazie Cal"

"Di niente, principessa"

"Perché?" - dico nervosa per il nomignolo che mi ha affibbiato, solo papà mi chiamava così, e mi faceva uno strano effetto sentirmi chiamare di nuovo così.

"cosa perché?"

"Perché mi hai chiamato principessa?"

"Perché lo sei"

"Come? Perché cal-" ha attaccato. Bene. Di certo ora non sono mica più tranquilla sapendo che Luke non è nemmeno con loro. Non so cosa devo fare. Potrei andare a casa sua, ma non so dov'è, potrei provare a richiamare ma so già che sicuramente non risponderà, potrei mandargli un messaggio, almeno per fargli capire che lo stavo cercando, ma comunque non risolvo niente perché non so se è al sicuro o meno. Rifletti Amy, dove potrebbe essere? Se fossi Luke, dove andrei? Di sicuro a suonare, ma Cal ha detto che non c'è perciò, opzione scartata. Potrà essere uscito con la moto, ma sarà impossibile rintracciarlo. Potrebbe essere andato al bar dove lavora mia madre, perché effettivamente lui mi aveva detto che ci andava spesso la sera, e a quanto pare parlava con mia madre. Potrei provare a chiamare lei, sperando che ora stia facendo il turno al bar.

"Mamma?"

"Ehi Amy tutto apposto?"

" , stai tranquilla. Ma per caso stai facendo il turno al bar?"

" perché?"

"Mi potresti dire se c'è un ragazzo alto, biondo, occhi azzurri, ha un piercing al labbro.."

"Vuoi dire Luke?"

", è ? "

"Si"

"Ok, grazie mamma... e tienilo d'occhio...per favore" e chiudo la chiamata.

Come ho fatto a fare una cosa del genere? Io non mi dovrei minimamente preoccupare per lui eppure ho chiamato mia madre. Non dovevo proprio farlo. Un po mi dispiace che io e Luke non siamo più come prima. È stata tutta colpa mia. Se solo lui non mi piacesse ora sarebbe tutto più semplice. E si ho detto che mi piace, l'ho ammesso, quindi coscenza sta muta. Io voglio che noi due possiamo ritornare amici. Lui è stato il primo a capire che ci fosse qualcosa che non andava in me. Magari quella sera era ubriaco, magari non voleva evitarli in quel modo, magari devo solo perdonarlo per qualcosa che lui non sa di aver fatto. Non so come fare. Io sento che tengo a quel ragazzo, ma non abbastanza da fare qualcosa di importante per lui, per dirgli che mi piace. Devo ritornare ad essere sua amica, non voglio che ci parliamo e fra di noi ci sia tensione, o che ci parliamo normalmente solo quando lui è ubriaco. Domani a scuola gli devo parlare, per forza. Sono le otto e non ho voglia di cenare. Tra l'altro mia madre ancora non è tornata e non mi va di cucinare. Decido di farmi una doccia così vado nella mia stanza prendo il pigiama e l'intimo e vado in bagno. Faccio una doccia veloce infatti dopo già cinque minuti sono nel letto con in mano un libro. Sono indecisa, non so se leggere o passare un po di tempo al telefono. Alla fine scelgo di stare un po al telefono, perché stasera mi sento gli occhi pesanti e non riuscirei a leggere. Giro un po sui social. Niente di nuovo. Tutte queste notizie e post mi stanno fondendo il cervello. Ho la bacheca di Facebook intasata da questi post. Vengo distratta dalla mia noia catatonica dal suono del campanello. Scendo per vedere chi sia a quest'ora e trovo a ciondolare sul portico l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere. Lucas.

WE ARE LOST ||Luke HemmingsWhere stories live. Discover now