Veronica Spell - Alexis and Seth.

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"Alexis è un nome buffo, ma carino" aveva detto allora.

Io ero del tutto persa nel mio tentativo non vano di togliere gli ultimi residui di smalto rosso dalle unghie sottili.

"Devo tagliarle" avevo detto allora, facendo finta di non sentirlo. Il mio nome non è buffo, stupido incapace riconoscitore del genere umano e dei sentimenti che esso prova. Che io provo.

"Butto lì" aveva iniziato la sua frase perfetta con un movimento insignificante delle mani. Ci mancava poco che una signora non lo denunciasse per averla indicata. Si era girata per vedere chi fosse stato a parlare, e poi concentrò il suo sguardo maligno su di me. Io la guardai ancora più atrocemente. 

"Grazie mille" dissi allora, incapace di trattenere il mio orgoglio di persona che non vuole saperne niente, ma che vuole controbattere perché ha ragione. Non volevo di certo che lui instaurasse così una conversazione con me. 

"Non sei molto pratica nell'approcciare" concluse come se non ci fosse un domani. Il suo sguardo era di finto felino, quello dei peluche, la sua voce un perfetto miscuglio di niente. Era come se lo dicesse ormai da tempo, aveva imparato la scena a memoria, ed era pronto a tutti gli ostacoli. Ma non a me.

"E tu non sei molto bravo nel farlo" dissi allora, già con la valigia pronta per salire sul treno. Era arrivato in ritardo, già erano le 16 e uno, quindi doveva partire alle 16 e tre.

Avevo sbirciato, qualche minuto prima, in uno sguardo fugace, senza quasi neanche volerlo, e almeno il treno di quello sciroccato non era uguale. Il mio binario era il sei, il suo il nove.

"Ti sbagli" mi aveva sussurrato nell'orecchio, mentre io controllavo di nuovo il mio biglietto timbrato. Non ero mai sicura avessi fatto tutto correttamente. Forse poteva sfuggirmi qualcosa.

Mi girai e per poco non lo spinsi sotto i binari. "Ma è cretino?" dissi cauta, mentre il mio corpo si girava per salire nel treno.

"Ci diamo del lei, vedo" disse lui, procedendo dritto di fronte a me. Infatti. Era una domanda retorica.

Qualcuno mi tolga quest'ammasso di niente dai piedi, pensai, questa volta mentalmente.


Sm.

Vi capita mai qualcuno voglia per forza spiegarvi una cosa, o concludere un discorso che non vi interessa affatto, con voi? O un qualcosa come nel racconto, in generale insomma.

Di sicuro capita a tutti.

A proposito di cose che non interessano a nessuno! Vi piacciono queste cose che scrivo? Vi piacerebbe un racconto incentrato su questi protagonisti? 

Con affetto,

- Veronica Spell(.) (il punto non so mai se metterlo)

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