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"Perché dovevo scoprire da Louis che mia figlia è in ospedale?" chiede urlando.
"Smettila di, urlare... non dovevi essere sull'aereo?"
"Stavo per salire quando mi è arrivato il messaggio di Louis. Perché non mi hai detto niente te?"
"Perché appunto pensavo fossi sull'aereo e non è niente di che. Ha due punti sulla fronte. Ti avrei chiamato stasera."
"Cosa è successo?" chiede incrociando, le braccia al petto.
"Era in camera sua e dice di aver visto qualcuno in giardino, si è spaventata ed è caduta."
"E tu dove eri?"
"Ero in salotto con Luke. Stavamo parlando e..."
"Menomale tra te e Luke non c'era niente."
"Non c'é niente tra me e lui e se stai insinuando che non mi prendo cura di mia figlia..."
"Di sicuro se non stavi a parlare con Luke, adesso non sarebbe in ospedale."
"Vaffanculo Harry! Per 4 anni ho cresciuto mia figlia da sola e non è la prima volta che si fa male. È normale per un bambino farsi male! Vorrei ricordarti che quando stavamo insieme ti sei rotto il braccio mentre giocavi a calcio. Se sei venuto qui a dirmi che non so prendermi cura di mia figlia allora puoi anche andartene. Sono sicura che Kayla ti sta aspettando."
"Voglio vederla."
"Sta dormendo."
"Voglio vederla lo stesso."
"La stanza 374."
"Grazie."
Lo vedo camminare verso la stanza e riprendo a fare avanti e indietro per quel corridoio deprimente.
"Lei è la mamma?" chiede un'infermiera.
"Sì, sono io."
"Le abbiamo prelevato del sangue per le analisi visto che era svenuta quando l'ha portata qui. È tutto apposto, può riportarla a casa appena si sveglia."
"Grazie mille."
"Prima però la prego solo di firmare questi fogli."
"Certo, firmo subito."
Appoggio i fogli al muro e li firmo velocemente.
"Grazie..."
Vado verso la camera e apro piano la porta cercando di non svegliare Faith, ma quando entro la trovo stesa sul letto a ridere.
"Già sveglia? La dottoressa dice che possiamo tornare a casa. Ti fa male?" chiedo poi avvicinandomi.
"No, non mi fa male."
"Bene, allora possiamo andare a casa."
"Papà, pranzi con noi? Mamma, può pranzare con noi?"
"Se non deve prendere l'aereo allora sì."
"Ormai ho perso il volo..."
"Siiii... Andiamo a casa, non mi piacciono gli ospedali."
"Piccola, a nessuno piacciono."
Usciamo da quel posto orrendo e saliamo in macchina.
"Dove hai lasciato i bagagli?" chiedo al riccio.
"All'aeroporto, appena ho ricevuto il messaggio sono corso qui, non ho aspettato i bagagli."
"Ma hai almeno avvisato che non saresti salito su quell'aereo?"
"No, chiamerò Kayla per dirle di andare a prendere i miei bagagli all'aeroporto. Almeno quelli sono saliti sull'aereo..."
Torniamo a casa e Faith sale in camera sua a prendere qualcosa, non ho capito bene cosa.
"Quando hai intenzione di tornare in Irlanda?" chiedo andando verso la cucina.
"Questi giorni, voglio accertarmi che Faith stia bene. Più tardi chiamerò mamma per chiedere se posso stare da lei per un po'. Le chiavi di casa sono nella valigia." dice seguendomi.
"Puoi rimanere qui se vuoi. Faith sarebbe contenta..."
"Non voglio disturbare..."
"Se vuoi rimanere, rimani. A me non cambia nulla."
"Non mi sentirai nemmeno."
"Tranquillo, sono abituato con gente in casa. Cosa vuoi mangiare per pranzo?"
"Non importa. Vado a vedere che fa Faith."
Rimango sola in cucina e inizio a preparare il pranzo.
Perché gli hai detto che può stare qui?
Coscienza, forse è meglio che tu stia zitta. Già sono confusa di mio, non ti ci mettere anche te!
Bene, sono arrivata a litigare da sola.
"Mamma, cosa prepari?"
"Sorpresa! Perché non accompagni papà nella camera degli ospiti? Starà con noi per un paio di giorni."
"Davvero? Che bello!!! Grazie mamma." dice abbracciandomi.
"Non devi ringraziarmi..."
"Papà, ti faccio vedere la camera!" urla correndo via.
"Non correre sulle scale!" urlo anche io sorridendo.
Se lei è felice lo sono anche io. Questo significa amare qualcuno no?
[...]
"Piccola, cosa vuoi fare?" chiedo uscendo dalla cucina.
Dopo pranzo si è sdraiata sul divano a non fare niente mentre Harry ha sparecchiato la tavola e io ho lavato i piatti.
"Faith?" chiede Harry spostandosi dal suo comodo posto sul divano per guardare in faccia la bambina. "Sta dormendo."
"Sarà stanca... Allora la porto di sopra." dico avvicinandomi per prenderla in collo.
"Faccio io." dice prendendola dolcemente in collo per poi portarla di sopra.
Lo seguo e sorrido quando le lascia un bacio sulla fronte e poi la copre con la leggera coperta viola.
"Forse è meglio se chiudo le tapparelle, non vogliamo che si spaventi di nuovo." dico aprendo la grande porta finestra per chiudere quelle meledette tapparelle. "Dormi bene amore mio." dico lasciandole poi un bacio sulla fronte prima di uscire dalla stanza e trovarmi Harry davanti.
Socchiudo la porta e cerco di sorpassarlo, ma mi impedisce il passaggio.
"Che c'é?"
"Perché ti sei offerta di ospitarmi?"
"Perché sei suo padre e visto che vuoi assicurarti che stia bene, mi sembrava un'ottima idea farti rimanere qui. Poi se non vuoi rimanere, nessuno ti impedisce di cercare un altro posto..."
"Rimarrò."
"Bene, se hai bisogno di vestiti, dovrebbe esserci qualcosa di Chris e Jimmy qui..."
"Magari più tardi."
Cerco di sorpassarlo, ma mi blocca di nuovo.
"Cosa c'è ancora?"
"Niente..."
"Allora posso passare?"
Si sposta e finalmente scendo di sotto.
Mi sdraio sul divano e accendo la tv per far passare il tempo. Dopo poco scende anche lui e si siede sul divano.
"Chi continua a mandarti messaggi?" chiede facendo cenno al cellulare che continua a vibrare.
"Sono affari tuoi?" chiedo prendendo il cellulare per verificare.
'3 messaggi da Mel♡'
'Ti ricordi vero che stasera festeggiamo?'
'Potresti anche rispondere al messaggio.'
'Avevi detto che casa tua era libera per stasera e che potevamo venire tutti da te visto che è la più grande.'
Mi ero completamente dimenticata che oggi è il compleanno di Chris.
'A Mel♡: Grazie per avermelo ricordato, con quello che è successo oggi non mi è nemmeno passato per la mente. Fai gli auguri al piccolo da parte nostra e ti assicuro che sarà tutto pronto per stasera.'
"Perché hai quella faccia?"
"Devi fare domande per qualsiasi minima cosa?" chiedo mettendomi a sedere.
"Si, mi annoio. Adesso dove vai?"
"Harry, smettila con le domande stupide. Vuoi che ti risponda? Bene, allora... stavo messaggiando con tua sorella e devo chiamare Luke così va a prendere delle decorazioni visto che festeggiamo stasera qui e io non posso uscire di casa. Contento?"
"Ancora Luke? Cosa dovete festeggiare?"
"Mhh... fammi pensare... Forse il compleanno di tuo nipote e il fatto che 5 anni fa abbiamo avuto tutti la fortuna di diplomarci?"
"È il compleanno di Chris? Dio, perché me lo dimentico sempre? Vado io a prenderti le decorazioni."
"Dove hai la macchina?" chiedo incrociando le braccia al petto.
"Nel garage di casa mia... ma non ho le chiavi... Bene, non ho la macchina."
"Vuoi renderti utile? Allora tieni." dico passandogli dei fogli e le chiavi della mia macchina. "C'è scritto tutto quello che devi prendere e dove, in più c'é la ricevuta già pagata delle torte."
"Va bene, a che ora devo essere qui?"
"Diciamo che hai 3 ore in tutto visto che dopo devo anche decorare."
"Va bene. Tanto mi annoiavo a stare chiuso in casa." dice avviandosi verso la porta.
"Rovinami la macchina e io ti rovino la vita." dico prima di chiudere la porta e buttarmi nuovamente sul divano.

Basta, devo assolutamente smetterla di scrivere capitoli così orrendi. Anyway... Cosa ne pensate del fatto che Cassy si sia offerta di ospitare Harry?
Ok, cercherò di scrivere capitoli meglio.

Un bacione.

Give Me Love 2 [H.S.] || IN REVISIONE Место, где живут истории. Откройте их для себя