Give me love || Camren

Possiamo parlare?

LAUREN'S POV:

Sono le 9:00 di domenica mattina e io ho dormito si e no quattro ore sul divano in sala. Perfetto.

Adesso devo studiare, non voglio prendere brutti voti e avere qualcos'altro su cui discutere con mia madre.

Voglio che almeno alcune cose vadano bene o che comunque non siano un disastro. Per fortuna non sono stupida e riesco a capire le materie ecc, quindi non mi resta che studiare un po'.

Controllo il telefono dopo un'ora che sono sui libri e vedo qualche messaggio da mia mamma, Shawn e mio fratello. Rispondo dicendo che sto bene e le solite cose.

L'unico che davvero volevo mi scrivesse è mio fratello. Mi manca terribilmente e mi fa sempre bene sentirlo.

Spero che per lui le cose vadano meglio di come vanno a me.

"Vieni con noi questa sera da Dinah?" Dice così il messaggio di Shawn.

"Si, va bene" rispondo.

Sono sicura che Shawn ha invitato anche Camila, è completamente pazzo di lei, anche se non vuole ammetterlo.

Decido di prepararmi per uscire e dopo aver fatto una lunga doccia mi metto un paio di jeans neri, gli anfibi, un maglione grigio, preparo giubbotto e borsa. Controllo di aver tutto, o meglio, controllo di avere telefono, chiavi e soprattutto sigarette.

All'uscita ad accogliermi c'è Shawn che mi sbuffa il fumo della sua sigaretta in faccia facendomi ridacchiare.

"Bellissima" mi saluta.

Noto che al nostro tavolo ci sono anche Zack e Camila. Ohw. Adesso mi sento un po' a disagio, mi ricordo di come passavo tranquillamente davanti a Camila in mutande e maglietta la scorsa notte. Imbarazzante.

"Lo so che c'è troppa gente per i tuoi gusti, ma cerca di stare tranquilla" ironizza Shawn contro il mio orecchio.

Tutti parlano mentre io mi limito ad accendermi un'altra sigaretta.

Troppe ragazze che fanno le troie qua intorno e non so nemmeno cosa dire.

Il degrado del genere femminile. Penso che ragazze così poco vestite sono difficili da trovare e più passa il tempo più mi sento a disagio. Non ho più voglia di stare qua.

"Lauren, possiamo parlare?"

Conosco fin troppo bene questa voce, non mi volto nemmeno e faccio finta di niente.